Anteprima – L'amministratore delegato di Villeroy & Boch Italia, Walter Bongiorni, presenta il nuovo marchio di oggetti per il mondo cucina, pensato per un pubblico giovane

C'è qualcosa di nuovo nel mondo dell'abitare: il prossimo 17 gennaio, giorno prima dell'apertura della rassegna Macef, ci sarà la presentazione al mercato di VIVO, il nuovo marchio di Villeroy & Boch, la celebre linea tedesca di Arti della tavola. Il nuovo brand vuole esprimere un atteggiamento differente nel modo di interpretare gli oggetti per la tavola, come sottolinea Walter Bongiorni, amministratore delegato di Villeroy & Boch Italia, sentito in anteprima da Casastile, il bimestrale del Sole 24 Ore Business Media dedicato al settore tavola, cucina, regalo, complemento d'arredo.

Con quali obiettivi nasce, come si posiziona, quali trend del vivere e dell'abitare vuole interpretare VIVO-Villeroy&Boch?
«VIVO nasce come risposta alle nuove “regole del gioco” dettate da un mercato in costante evoluzione, che impongono una rilettura della risposta adeguata in termini di proposta merceologica. Il segmento “C” (dove A sta per basic e B per prima fascia, con riferimento al prezzo al pubblico di un piatto piano, per capirci, di 3 euro e di 6 euro) è l'obiettivo del nuovo brand. Si trattava quindi, in fase progettuale, di verificare la capacità trasversale della nuova marca di inserirsi, senza troppi compromessi e allo stesso tempo in maniera soddisfacente e comprensibile, nel contesto dei grandi numeri commerciali e-spresso da questo mercato».

In particolare a quale target di consumatore si rivolge?
«Il target di riferimento è chiaro: 25/45 anni, single, giovane famiglia, un consumatore con forte spirito di indipendenza e distacco da vecchie e obsolete regole del vivere quotidiano».

Un idea nuova, dunque, che rompe gli schemi precostituiti di arte della tavola?
«Il progetto che caratterizza VIVO Villeroy&Boch si orienta in maniera evidente verso un “atteggiamento del vivere” estremamente aggiornato ed espresso dallo stesso nome VIVO scelto come immediato e percettibile messaggio. L'idea centrale è una concezione, ad esempio, di pranzo che si possa consumare in modo semplice, rapido ma comunque gratificante. È una questione che nella vita quotidiana e nel tempo libero sta acquisendo sempre più rilevanza (easy-simple-nice). Nel corso della settimana, in effetti, la maggior parte dei pasti viene oggi consumata con il minimo dispendio di tempo e senza eccessivo impegno. Non c'è tempo di elaborare dei menu complessi: semplicemente ci si inventa, spesso improvvisando con alterna fortuna, una pietanza veloce che possa essere anche gustosa. Se vogliamo dare a tutto questo un senso potremmo dire: “simplify your life and be happy!”. Ovviamente, la vita quotidiana così come viene vissuta oggi influisce anche sulle abitudini culinarie ed alimentari di paesi di grande e consolidata tradizione come l'Italia o la Francia, ma nel contempo tende sempre più a diffondersi uno spiccato interesse per il mondo “cucina”: cuochi anche di spiccata fama divulgano il messaggio della semplicità nella preparazione dei pasti, privilegiando piuttosto la qualità essenziale delle materie prime utilizzate. I momenti della preparazione di una pietanza in cucina e la consumazione del pasto divengono spesso diversi aspetti di una medesima attività, caratterizzata anche da un elevato fattore divertimento. Si va verso una attività culinaria personale o di gruppo di amici che diventa alla fine hobby diffuso e popolare. In sintesi: mettersi davanti ai fornelli, sperimentare nuove ricette, invitare degli amici per mangiare e divertirsi insieme. Il costo della serata è accettabile e accessibile, il felice esito quasi assicurato».

Come si articola la proposta Vivo?
«La scelta ponderata dei prodotti del nuovo brand corrisponde alla voglia di disinvoltura (e persino un po' di provocazione) che sempre più caratterizza l'attività culinaria nelle trasmissioni televisive, con una chiara ricerca di adeguamento a ritmi moderni con soluzioni brillanti ma veloci. Un “casual dining” che si impadronisce sia dello spazio cucina che di altri spazi dell'abitazione (chi ha detto che non si fa colazione in bagno?), inventando magari un bel “martedì sera” di solito noiosissimo. VIVO-Villeroy&Boch accompagna il consumatore in tutte le fasi della giornata colazione, pasti intermedi, pranzo e cena) e incoraggia a cucinare, mangiare e servire pietanze leggere, buone e semplici. L'assortimento non offre servizi impostati su un abituale numero di pezzi. L'obiettivo è invece quello di offrire una collezione di pezzi singoli caratterizzati da compatibilità/ adattabilità/multifunzionalità, in maniera tale che il consumatore possa assemblarsi un servizio che risponda alle esigenze personali».

Come verrà presentato nel punto vendita?
«Nel punto vendita, VIVO sarà presentato esclusivamente tramite apposito display, kit di presentazione vetrina e/o interno, scheda prezzi al pubblico trasparente e ben visibile».

Quale sarà il rapporto fra il brand Villeroy&Boch e il brand Vivo?
«L'affinità tra VIVO e Villeroy&Boch viene messa in risalto da un logo conciso, che richiama senza equivoci V&B. Il nuovo brand esprime in effetti una forte continuità con il marchio Villeroy& Boch. VIVO ha però caratteristiche che consentono la frequentazione di mercati diversi e nuovi spazi di vendita, quelli vissuti dal suo target di consumatore».