Esperienze – Sempre più stretta la collaborazione tra l'istituto torinese e la Solex per coniugare formazione, ricerca tecnologica e creatività

L'interesse per il design del bagno ci ha spinto ad approfondire come questo tema sia affrontato all'inizio della filiera, dove avviene la formazione dei giovani designer. Come avviene lo studio, la ricerca e la progettazione dell'ambiente bagno con i giovani studenti delle scuole di design? Così abbiamo discusso con il direttore dello Ied, l'Istituto Europeo di Design a Torino, che ha assunto un ruolo centrale nella formazione dei futuri designer anche per la sua dimensione internazionale. Lo Ied, infatti, è presente in Italia, Spagna e Brasile ed è noto per la sua attenzione alla ricerca, il suo costante rapporto con il mondo dell'impresa e la dimensione formativa centrata sulla sperimentazione e sull'innovazione.

«Trovare nuove soluzioni progettuali legate all'acqua, trasformandola da bisogno primario a elemento di benessere, è ciò che rende l'ambiente bagno uno dei settori più interessanti per lo sviluppo di nuovi prodotti», spiega agli studenti César Mendoza, direttore dell'istituto torinese. Ecco l'importanza dell'innovazione in un settore in forte evoluzione: il bagno, da spazio puramente funzionale, sta acquistando una dimensione abitativa, che lo rende luogo e strumento per la ricerca di benessere fisico e mentale. Da qui ha preso forma il progetto sviluppato dagli undici studenti del II anno del Corso triennale post diploma in Industrial Design, ai quali è stato chiesto d'individuare, nell'ambito della progettazione dell'ambiente bagno, nuove tecnologie applicabili alla gestione dell'acqua.

La sfida è stata lanciata da un'azienda, in questo caso la Solex, leader internazionale nella produzione di nuove tecnologie per il bagno e la cucina con base a Xiamen. «Il confronto con una grande realtà internazionale - commenta Mendoza - che agisce in un mercato numericamente importante e apparentemente distante come quello cinese, consente agli studenti di allargare le prospettive sui bisogni dell'individuo e sull'interazione tra uomo e design, oltre i propri confini geografici e culturali». I giovani designer hanno così la possibilità di sviluppare l'oggetto dalla sua struttura, partendo da un vero obiettivo funzionale, oltre il semplice livello estetico.

Gianni Clerico, direttore di Solex-Italy, ha seguito personalmente il lavoro degli studenti, che si è svolto in tre fasi: un incontro iniziale di presentazione dell'azienda, utile a conoscerne la filosofia, i prodotti e il mercato di riferimento; un lavoro di ricerca individuale che ha portato ogni studente a sviluppare l'idea del prodotto dal punto di vista tecnico, funzionale ed estetico; un incontro finale con l'azienda, che ha esaminato e valutato le proposte. Il rapporto consolidato tra Ied e Solex garantisce la possibilità di stage in Cina per i neodiplomati: Roberto Strippoli e Stefano Ollino sono due ex studenti d'Industrial Design che nel 2008 hanno intrapreso un'importante esperienza professionale presso la sede di Xiamen.

Ciò ha permesso a Stefano Ollino di vincere lo IF Design Award China 2009 con un progetto sviluppato all'interno dell'azienda: Sunrise, la cui forma s'ispira alla linea dell'orizzonte nel Paese del Sol Levante, è un innovativo rubinetto basato sul controllo del flusso e della temperatura dell'acqua attraverso un intuitivo touch screen. È un'esperienza particolarmente significativa, dove s'intrecciano diversi aspetti: ricerca, raccordo tra aziende e sedi di formazione, collaborazione tra culture e mondi produttivi differenti, possibilità di lavoro all'estero per giovani talenti italiani.