Disinfestazione

Testo di Luciano Cannas

Il tipo di intervento e la scelta del prodotto più adeguato vengono decisi in relazione alla tipologia degli insetti o dei funghi responsabili del danno oltre che dal tipo di legno.
Di solito in presenza di funghi si ricorre a interventi radicali di deumidificazione o a funghicidi disciolti in solvente organico la cui base è costituita da pentaclorofenolo e dal Tributilossido di Sn.
Il trattamento chimico è utilizzato solo se impossibile che si determinano condizioni favorevoli per una nuova proliferazione.

IMPREGNAZIONE CON INSETTICIDI LIQUIDI
Gli insetticidi sono preparati organici contenenti insetticidi del tipo "a contatto" miscelati con altre sostanze velenose diluiti in solvente. Essi agiscono solo se ingeriti e proteggono il legno anche nel caso di nuova infestazione. La base attiva è costituita da organofosfati, carbonati, piretroidi; il solvente è utile per esercitare una elevata tossicità durante le fasi di evaporazione.
Vengono utilizzate tramite:
- applicazione a pennello. E' il sistema di impregnazione più economico ma no garantisce una azione efficace di disinfestazione a causa della scarsa capacità di assorbimento della miscela utilizzata con solventi organici dall'elevata tensione superficiale.
- applicazione a spruzzo. Può essere tramite polverizzazione (penetrazione limitata alla superficie che il getto è capace di raggiungere), atomizzazione o nebulizzazione (penetrazione più profonda ed estesa).
- applicazione mediante immersione. Sistema adatto per la penetrazione di oggetti piccoli o parti di struttura smontabili con facilità. Si possono distinguere due metodologie di applicazione: immersione breve utilizzato per impregnare materiali dagli spessori inferiori di 27 mm con umidità che non supera il 25%. La durata dell'immersione è di alcuni minuti e si utilizzano antisettici diluiti in solventi organici.
immersione lunga metodo utilizzato per spessori più lunghi e per legni poco stagionati con umidità superiore al 35%. Si utilizzano antisettici salini idrosolubili.
- applicazione mediante iniezioni. Nel caso di una disinfestazione più profonda si praticano le iniezioni a pressione di sostanze velenose oppure si inseriscono iniettori metallici plastici collegati alla pompa che immette il disinfestante in microfori. La quantità di disinfestante da iniettare dipende dal prodotto utilizzato e dalla condizione del legno, anche se in generale la percentuale di sostanza assorbita per numero medio di perforazioni è pari circa a 4/5 fori al mq del diametro di 3/5 mm è di 150/350 gr. al mq. Se si è in presenza di fori di tarli nelle superfici dipinte o lucide è consigliabile effettuare l'iniezione dove essi sono situati.. Per effettuare queste operazioni bisogna tener conto di alcune regole per la tutela della salute dell'operatore e per la protezione degli oggetti circostanti: ventilare il locale, dotarsi di maschere protettive, utilizzare conduttori di elettricità a lampade protette, proteggere gli oggetti circostanti con teli.

FUMIGAZIONE
Si usano dei gas altamente tossici per la disinfestare oggetti e mobili in legno di dimensioni contenute quindi trattabili in laboratorio. Si possono utilizzare anche in strutture quando non si vuole intervenire su tegole o pavimenti quando si opera nei solai o nelle coperture oppure quando si vogliono usare in fase successiva resine per il consolidamento senza correre il rischio di ottenere una scarsa impregnazione.
Per la disinfestazione attraverso i gas vengono utilizzati bromuro di metile, acido cianitrico, fluoruro solforico. In alcuni casi si utilizzano dei candelotti fumogeni che emanano particelle velenose che uccidono tarli o li rendono sterili. Questo tipo di operazioni devono essere ripetute ciclicamente interrompendo così il ciclo vitale dell'insetto poiché le particelle emanate non riescono a penetrare all'interno del legno. Il gas non lascia alcun deposito tossico ed è consigliabile tenere i locali perfettamente sigillati.

RADIAZIONI
Le applicazioni a base di radiazioni prevedono l'utilizzo di onde radio a frequenze molto alte quali le onde gamma e raggi infrarossi. Risultano molto efficace nell'eliminazione degli insetti ma hanno anche un effetto dannoso per il legno. I raggi gamma necessitano inoltre di una schermatura in piombo che presenta costi elevati da risultare ingiustificati se non in presenza di preziosi reperti.

Fonte testo:
S. Tinè, La pratica del restauro : materiali, macchine, tecnologie per il recupero, Ed. BE-MA, 1988, Milano