fiera – Diritti dei più deboli, grande forum a Trieste dal 15 al 18 aprile.

Il design può favorire l'interazione tra l'essere umano e il suo ambiente di vita? La risposta è sì: basta superare l'accezione comune di design come sinonimo di esteticamente originale, ricercato, sofisticato e parlare di Universal design.

Universal design, o "design per tutti", è quello stile di progettazione di edifici, ambienti e prodotti utilizzabili da tutti, anche dalle persone più anziane e da quelle disabili, senza dover ricorrere a consistenti modifiche, adeguamenti o soluzioni speciali. E' questa un'esigenza nata negli ultimi decenni, testimoni di cambiamenti legislativi, economici, sociali e demografici nella misura in cui la numerosità delle persone appartenenti alle suddette categorie è aumentata in modo significativo.
 
In una società che progressivamente invecchia, l'approccio alla salute deve necessariamente evolversi ponendo sempre maggiore attenzione ai diritti delle persone: non solo interventi strettamente sanitari - comunque necessari dal momento che l'86,9% degli italiani ultrasessantacinquenni è affetto da almeno una delle principali patologie croniche (dato 2009) - e mera assistenza ma anche, e soprattutto, politiche e strategie di inclusione in tutti i campi. Questo nuovo modello di welfare è reso ancor più necessario se alla popolazione anziana andiamo a sommare il popolo dei diversamente abili: oggi in Italia sono 2.5 milioni, dei quali ben 900 mila confinati stabilmente in casa, a causa di barriere architettoniche che non permettono loro di spostarsi liberamente e in piena autonomia.

L'Universal design si basa su un'idea semplice ma decisiva: non serve pensare ambienti appositi per disabili ed anziani, ma ambienti fruibili da tutti. E' necessario ripensare all'uomo, o meglio all'essere umano: al suo essere uomo o donna, soggetto che evolve da bambino ad anziano, a persona che nel corso della vita può andare incontro a cambiamenti temporanei o permanenti e presentare caratteristiche differenti da quella "normalità" definita arbitrariamente da convenzioni che si sono dimostrate inadeguate.
Tra l'altro, la corretta applicazione del "design per tutti" sin dalle prime fasi progettuali rappresenta un risparmio di spesa, cancellando i costi per l'adeguamento successivo di ambienti e prodotti che presentano limitazioni all'uso per i soggetti più deboli.

Di Universal design e di Nuovo welfare delle opportunità e delle responsabilità che si rivolge alla persona nella sua integralità, che interviene al formarsi del bisogno, che dà a tutti il diritto di partecipazione in modo pieno ed effettivo alla vita relazionale e di società si parlerà a Trieste dal 15 al 18 aprile 2010, in occasione di DOMUS PERSONA-LA SALUTE NELLA TUA CASA. Per quattro giorni Trieste sarà un laboratorio di idee e conoscenze, di saperi e soluzioni per fornire risposte ai diversi bisogni della persona con disabilità effettiva o potenziale e della sua famiglia.

L'attività convegnistica e seminariale, che prevede un fittissimo programma, sarà affiancata dalla prima esposizione italiana dedicata interamente ed esclusivamente ai prodotti e sistemi di sostegno alla salute negli spazi abitativi, che occuperà i padiglioni A, B ed E di Fiera Trieste.

La manifestazione è un progetto di Fiera Trieste realizzato congiuntamente con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia (Assessorato alla Salute e Protezione Sociale e Assessorato al Lavoro, Università e Ricerca), in collaborazione con l'Assessorato alle Politiche Sanitarie della Regione Veneto, l'Assessorato alla Sanità della Regione Lombardia e la Carinzia ed Il Sole 24 Ore Sanità, e si svolgerà presso la Fiera del capoluogo del Friuli Venezia Giulia. Obiettivo sarà favorire l'incontro tra i bisogni, i desideri e le istanze delle persone anziane o con disabilità e le conoscenze organizzative, professionali e tecnologiche dell'amministrazione pubblica e delle imprese al fine di individuare soluzioni adeguate per permettere una migliore qualità della vita degli individui nel proprio ambiente naturale di vita, la casa.