La Direttiva europea 2010/31/UE ha introdotto nel 2010 il concetto di edifici “Nearly Zero Energy”, prevedendo l’obbligo in Europa di edifici quasi zero a partire dal 2020. Il Decreto rinnovabili (DM 28/2011) ha recepito la direttiva europea e ha visto dal 2012 un crescente ricorso alle fonti rinnovabili, attualmente superiore al 50% del fabbisogno energetico globale dei nuovi edifici.
Rispetto alla prassi corrente, già orientata a forte contenimento dei consumi, è necessario operare un salto di qualità notevole, con una discontinuità non inferiore a quella già operata a suo tempo dalla legge 192/2005 e s..mm.ii.
La proposta progettuale messa a punto dall’architetto Riccardo Roda (Res Architetture) per l’E.P.P. di Prato, il locale istituto autonomo case popolari, punta a sperimentare i limiti fino a cui l’indipendenza da fonti energetiche tradizionali si può spingere nel difficile settore dell’housing sociale, sottoposto ai severi limiti di costo tipici dell’edilizia sovvenzionata a totale contributo dello Stato.

Coniugare efficienza elevatissima e budget ridotto, senza extra-costi rispetto ai massimali di finanziamento, ha rappresentato il principale obiettivo di questo progetto. L’intervento, progettato e appaltato appena uscito il Decreto Rinnovabili, ha avuto una storia travagliata a causa del fallimento dell’impresa esecutrice, ma è stato completato rispettando gli obiettivi iniziali e rispettando i massimali economici prefissati, pari a circa 1.150 euro/mq come costo di costruzione.
L’intervento fa parte del progetto europeo CONZEBS, finanziato dal programma comunitario HORIZON 2020, ed è monitorato da Enea come caso di studio italiano.

L’intervento è situato nel quartiere periferico di San Giusto, e propone la ricucitura di un angolo urbano non edificato a cavallo tra edifici preesistenti. Il progetto propone 29 alloggi di edilizia sovvenzionata, di vario taglio, finanziati dal Piano Nazionale Casa e con risorse proprie, oltre a un centro civico posto al piano terra. L’edificio, a forma di “elle”, racchiude al suo interno un ampio giardino, che ospita anche i posti auto.
Le prestazioni di progetto sono elevatissime, e corrispondono a valori superiori all’attuale classificazione A4: l’edificio presenta una copertura dei consumi energetici totali superiore al 90%, e con un APE medio di 12,71 Kwh/mq/anno.
Per ottenere questo risultato, che proietta l’edificio assai al di là degli obblighi previsti in Italia nei prossimi anni, è stato necessario operare su più fronti. Innanzitutto, secondo un metodo già ampiamente collaudato da Res Architetture in molti altri progetti, sono state ingegnerizzate e razionalizzate tutte le scelte progettuali e tecnologiche, compensando gli extra-costi con risparmi equivalenti. Ad esempio, fronti compatti, senza aggetti riducono i costi e contribuiscono a eliminare i ponti termici; ugualmente è stato scelto di prevedere posti-auto all’esterno, con un duplice vantaggio sui costi e sui canoni degli alloggi.
In secondo luogo il progetto è stato ottimizzato in base a criteri bioclimatici, con particolare attenzione al comfort estivo: copertura a falda, isolata e con forte aggetto; doppio affaccio di tutti gli alloggi, con ampio uso di logge per proteggere gli ambienti sui fronti maggiormente esposti alla radiazione solare; schermatura con brise-soleil dei vani-scala.

In terzo luogo l’involucro è stato ottimizzato per assicurare elevata inerzia termica ed eccellenti prestazioni di isolamento termo-acustico, attraverso pareti stratificate, eliminazione totale di ponti termici, e infissi potenziati basso-emissivi. Nella scelta dei materiali è stata assicurata forte attenzione all’utilizzo di soluzioni ecologiche e di materiali riciclati; in particolare sono stati usati isolanti termo-acustici derivanti dal riciclaggio di scarti del locale settore tessile (filiera corta a km zero). L’impianto, completamente centralizzato, si basa su un sistema a pompa di calore acqua-aria, alimentata elettricamente, con distribuzione a bassa temperatura (pavimento radiante); la pompa ha una resa termica di 152 Kw e un COP di 3,2.
L’utilizzo delle fonti rinnovabili si basa su un sistema integrato di pannelli fotovoltaici, che assicurano una potenza di oltre 37.000 KWh/anno, e di una batteria di 83 mq di pannelli solari di tipo piano, dotati di sistema di svuotamento per evitare il surriscaldamento estivo.
Il dimensionamento degli impianti e delle fonti rinnovabili è stato ottimizzato per garantire il massimo beneficio agli utenti, e presenta sinergie tra sistemi di riscaldamento, produzione di energia elettrica e quelli destinati all’acqua calda sanitaria, attraverso un assetto variabile a seconda delle stagioni e della domanda degli utenti.
Mentre per la contabilizzazione vengono utilizzate tecnologie domotiche, per la regolazione si è optato su sistemi assai semplificati, più adatti al tipo di utenza.
Il sistema pompa di calore-pannelli fotovoltaici assicura la copertura del 100% del fabbisogno di riscaldamento, e del 67% del fabbisogno elettrico; i pannelli solari, integrati da una caldaia a condensazione alimentata a metano, garantiscono una copertura del 65% del fabbisogno di acqua calda e contribuiscono al 20% del fabbisogno energetico del riscaldamento. Il centro civico, posto al piano terra, è gestito con un sistema autonomo a pompa di calore ariaacqua.

Scheda progetto
Progetto: Complesso NZEB per 29 Alloggi di Edilizia Residenziale Sovvenzionata, Centro Civico e Opere di Urbanizzazione relative, Programma Integrato di Intervento “San Giusto / Gello”, Piano di Zona “San Giusto Z.2/11”, Lotto AA
Località: San Giusto, Prato
Operatore: Edilizia Pubblica Pratese spa
Responsabile del Procedimento e CSE: ing. Giulia Bordina
Finanziamenti: Piano Nazionale Casa - D.D.R.T. 5020/2010, e risorse comunali da reinvestimenti
Coordinatore del Gruppo di Progettazione, Progetto e Direzione Lavori Architettonica: arch. Riccardo Roda (Res Architetture)
Progettazione Definitiva ed Esecutiva: 2012
Realizzazione: 2013 - 2019