Arrivando alla base della antica città di Toledo, si staglia davanti a noi, arroccata su un’altura a dominare il Tago, racchiusa da mura, molto simile a come la dipinse El Greco nel 1610; la cittadella storica è patrimonio dell’Unesco. Costruire un edificio di quasi 35.000 mq, con funzioni che richiedono grandi volumetrie, in un tessuto storico così compatto e consolidato: questo è il tema compositivo del progetto. Secondo Rafael Moneo, la città è un organismo composto da molti elementi, ciascuno con le sue peculiarità determinate da epoca, funzione e materia; ogni edificio contribuisce e partecipa dell’essenza della città e da essa non può essere avulso. “Gli edifici sono frammenti di città, episodi che difficilmente possono essere considerati isolatamente, ma come sostanza di quella che denominiamo città”. Rafael Moneo assegna al Centro Congressi El Greco un ruolo complesso nei confronti della città di Toledo e costruisce, in collaborazione con Olivier Bieniussa, un’architettura che lo esprima chiaramente. La topografia del sito e le sue caratteristiche naturali hanno permesso di progettare un edificio che è al tempo stesso un bastione, a strapiombo sul lato nord della rocca.

La copertura piana, che si trova alla quota della cittadella, è un parco pubblico e, proprio come un camminamento sopra le mura, offre una vista spettacolare della valle del Tago e si ricollega all’antico “Paseo Miradero”. Il Centro Congressi El Greco comprende un auditorium da 1.000 posti, 4 sale conferenza, una sala polifunzionale con 500 posti, un ristorante con 600 coperti e spazi per esposizioni temporanee. Questo “muro abitato” è, dunque, in grado di contenere l’imponente volumetria necessaria alle funzioni del Centro Congressi senza alterare l’antico skyline della città, ma entrandone a far parte in modo armonioso. Forte della sua complessità funzionale e potenzialità topografica, l’edificio non si limita a essere una parte delle mura della città storica: ne diventa la nuova porta d’accesso. Tutto il complesso è scavato nella roccia e, sviluppandosi su 8 livelli, riconnette le due quote della città: al livello più basso si accede al parcheggio per 600 posti auto; alla quota della città storica si trovano gli ingressi al Centro Congressi. Un sistema di scale mobili contenute all’interno del muro abitato permette una rapida salita pedonale alla cittadella, partendo in prossimità della stazione di treni e autobus. Il fronte nord, compatto e uniforme, è di calcestruzzo armato a vista, con inseriti corsi in blocchi di granito che richiamano l’irregolarità e la ruvidezza delle mura antiche.

In prossimità del Paseo Miradero il fronte varia, per denunciare il punto di attacco con la città alta: il tetto giardino si alza, diventando una grande pensilina che protegge l’accesso al Centro Congressi e l’arrivo del sistema di risalita. In corrispondenza della piazza coperta, il fronte si apre con una grande superficie vetrata che offre una veduta privilegiata sulla valle. Il raccordo delle diverse quote è risolto con un sistema di scale e rampe che si riconnettono alla topografia delle strade esistenti; a una quota inferiore rispetto alla piazza coperta, una rampa conduce al ristorante e alla sala polifunzionale, il cui ingresso è denunciato nuovamente con una grande apertura vetrata. Il sistema distributivo, l’auditorium, le sale conferenza e le zone di servizio non sono leggibili dalla facciata, ma rimangono nascoste nelle viscere della terra. L’interno del Centro Congressi, in contrasto con l’esterno, ha spazi ampi e luminosi; un grande lucernario, dal tetto giardino, porta la luce nel foyer; le rampe di scale, libere nel grande vuoto che attraversa i livelli principali, sono finite con pannelli di legno di cedro, così come le sale conferenza e tutti gli spazi pubblici. Il compito di questo edificio, sia per funzione che per forma, è quello si servire la città di Toledo: la sua forza, coerentemente con il pensiero di Rafael Moneo, è quella di integrarsi con la città, ricucendone le parti irrisolte e migliorandone gli aspetti deteriorati. In un tempo in cui le nuove architetture spesso hanno bisogno di diventare le protagoniste di un contesto per avere una ragione d’essere, il Centro Congressi El Greco è un esempio di come il progetto debba saper leggere il proprio intorno e scegliere un ruolo consono per poterlo rispettare e migliorare.

IL MURO ABITATO
Il Centro Congressi El Greco appare all’esterno appare come uno dei bastioni che cinge la città antica, ma al suo interno, penetrando nella roccia, ricava lo spazio necessario a racchiudere tutte le funzioni. Uno scavo di 30 m di dislivello, in prossimità di palazzi storici, con una larghezza che, in corrispondenza dell’auditorium, arriva a 30 m, ha richiesto un grosso impegno ingegneristico, per un costo che ha superato i 40 milioni di euro. Gli elementi portanti sono unicamente di calcestruzzo armato e acciaio, ma, essendo loro assegnata la sola funzione strutturale, non sono sottolineati architettonicamente all’interno dell’edificio. Le diverse sale vengono costruite attraverso una sovrapposizione di strati di materiali differenti per soddisfare le esigenze tecnologiche ed estetiche, mascherando le strutture. Sulla facciata esterna, il calcestruzzo viene lasciato a vista e dipinto di un giallo che si uniforma alle sfumature di colori presenti in tutta la città di Toledo, per meglio integrare nel contesto l’imponente fronte nord; questa scelta, che trova la sua ragione nella superficie scabra del cemento, ha portato però a un deterioramento estetico del materiale. A causa delle caratteristiche del calcestruzzo e dell’acciaio, si sono dovuti utilizzare accorgimenti tecnici per impedire la trasmissione delle vibrazioni dalla struttura agli spazi interni e garantire le prestazioni acustiche necessarie.

Scheda progetto
Progettista: Rafael Moneo
Structural design: NB 35 Ingenieros - Jesús Jiménez Cañas
Committente: Toledo EMV
Periodo di costruzione: 2006 - 2012
Gross built area: 37,000 mq
Costo: 46 million euros
Photos: Duccio Malagamba, GISTC - Palacio de Congresos de Toledo

Arketipo 92, in Viaggio, aprile 2015