La complessa struttura statica  è scaturita dal desiderio di mantenere il  più possibile intatti i muri storici preesistenti, senza tuttavia rinunciare al carattere di contemporaneità della ristrutturazione

Norme antisismiche e struttura statica dell'edificio


Il progetto di ristrutturazione della residenza unifamiliare di San Quirino è stato condizionato notevolmente dal rispetto delle norme antisismiche previste per la zona. Innanzitutto sono state sottomurate le murature originarie creando un cordolo di fondazione continuo.
Le norme hanno poi imposto l'inserimento di una porzione di setti di cemento armato, dello spessore di circa 20 cm, a sdoppiamento dei muri originari. Questi sono stati affiancati alla struttura lapidea e collegati con staffe d'acciaio, mantenendo al loro interno un'intercapedine di isolamento. Le nuove solette in c.a. poggiano sui setti murari composti e, insieme, costituiscono un sistema rigido in grado di sostenere il peso della nuova copertura.
L'antisismica prevede, infatti, l'inserimento di un cordolo anulare, sempre in cemento armato,  posto a coronamento dell'edificio, al di sotto della copertura.
La complessa struttura statica  nasce a partire da questi vincoli ma è soprattutto scaturita dal desiderio di mantenere il  più possibile intatti i muri storici preesistenti, senza tuttavia rinunciare al carattere di contemporaneità della ristrutturazione dell'edificio.


Una copertura mista ferro e legno


La nuova copertura è stata ricostruita con travi in legno di castagno miste a travi in acciaio, il manto rivestito con tradizionali  coppi recuperati.
La capriata è costituita da un articolato sistema di travi in acciaio a forma di ombrello. Questo è stato ideato per creare la sporgenza della falda esterna, circa tre metri e mezzo a sbalzo, a coprire il terrazzo sottostante che termina con una trave di falda. La struttura ad ombrello è costituita da un pilastro centrale che poggia sull'unico muro portante continuo a tutta altezza posto al centro dell'edificio. In cima al pilastro una cerniera tiene insieme quattro travi. Le travi composte a doppia c e saldate fra loro con dei fazzoletti sono disegnate su misura per garantire un innesto preciso fra  struttura in acciaio e orditura secondaria in legno.
Il grande sbalzo del tetto sul terrazzo ha reso necessario l'utilizzo di un telaio metallico lungo la falda ovest che è stato messo in evidenza dal colore arancione della vernice antiruggine utilizzata come finitura a vista.



Credits

luogo: San Quirino, Pordenone

committente: Angelo D’Olivo

progetto architettonico: Elastico spa + 3

team: A.del Maschio, V.Brero, C.Curti, D.Almondo, M.Burigana, I.Martini, D. Musmeci

responsabile di progetto: Stefano Pujatti

direzione lavori: Alberto Del Maschio, Stefano Pujatti

coordinamento cantiere: Angelo D’Olivo

progetto strutture: Arcade

progetto impianti: Proj-system

impresa: Bedin e Arrigò

Tempi di progetto: 2005 -2007

Tempi di realizzazione: 2008 - 2009 (in corso)

foto: courtesy of elastico spa +3