Interni: un incastro di superfici e materiali
All'interno dell'edificio residenziale si alternano tre materiali: il cemento a vista, la muratura in sasso recuperata e il legno di rivestimento delle pareti: ognuno dei materiali gioca un ruolo importante nel definire gli spazi e gli usi delle diverse parti della casa .
Le murature in sasso hanno mantenuto le aperture originali che portano all'interno una luce quasi puntiforme. A queste si contrappongono le grandi aperture delle pareti in calcestruzzo che instaurano un rapporto con il paesaggio totalmente diverso.
La trama dei muri è completata dalle fughe tra i sassi, ripulite e rinforzate con malta di calce idraulica.
Il disegno di superficie delle parti in cemento a vista è stato ottenuto per mezzo di casseri costruiti con assicelle di legno da 5 cm, una larghezza particolarmente adatta alla scala dell'edificio e alle complicazioni costruttive dettate dall'incastro delle superfici.
Una boiserie interna di betulla, fissata a telai metallici, è stata poi utilizzata per ricoprire le parti in muratura dalla trama più irregolare. Il rivestimento dei pannelli ha reso possibile la formazione di un intercapedine di 15 cm in cui disporre impianti e strati di materiali di isolamento. Oltre a quello delle travi, l'unico metallo a vista è quello del rivestimento della canna fumaria del fogolar e del comignolo.
Impianti
Il sistema di riscaldamento e raffreddamento, affidato ai pannelli radianti inseriti nel pavimento, è alimentato da una pompa di calore geotermica che sfrutta una falda acquifera relativamente superficiale ma molto ricca. L'impianto sarà collocato nel piano interrato di uno degli altri edifici appartenenti al piano di recupero. Un impianto fotovoltaico integrato nella copertura di quello stesso edificio fornirà l'energia per la pompa di calore e per l'utilizzo domestico dell'elettricità. Complessivamente l'impianto produrrà 20 kw di energia da immettere nella rete e servire le diverse unità immobiliari.
Ruolo della committenza
Nei progetti di piccolo taglio di tipo residenziale la presenza di una committenza attiva ha un ruolo determinante. In questo caso è stata fondamentale anche per la buona riuscita del cantiere che è stato gestito in gran parte dal committente stesso. I tempi di realizzazione un po' lunghi sono spiegabili con la volontà da parte della committenza di mantenere un altissimo livello qualitativo di esecuzione insieme a un attento contenimento dei costi.
Credits
luogo: San Quirino, Pordenone
committente: Angelo D’Olivo
progetto architettonico: Elastico spa + 3
team: A.del Maschio, V.Brero, C.Curti, D.Almondo, M.Burigana, I.Martini, D. Musmeci
responsabile di progetto: Stefano Pujatti
direzione lavori: Alberto Del Maschio, Stefano Pujatti
coordinamento cantiere: Angelo D’Olivo
progetto strutture: Arcade
progetto impianti: Proj-system
impresa: Bedin e Arrigò
Tempi di progetto: 2005 -2007
Tempi di realizzazione: 2008 - 2009 (in corso)
foto: courtesy of elastico spa +3