EMV Housing Villaverde  

Località Calle Berrocal 52-58, Poligono Verona, Villaverde,
Madrid, Spagna
Cliente EMV, Empresa Municipal de la
Vivienda
Progettisti David Chipperfield Architects, José M.
Fernandez Isla, Manuel Santolaya
Collaboratori Juan
Francisco Serrano (Surveyor) Francisco Cortes, Luis Serrat (EMV Technitians),
Kevin Carmody, Andy Groake, Mark Zogrotki, Mila Piñuela, Antonio Lozano,
Francisco Garcia, Elisa Garrido, Julio Cesar Maleno, Juan Ramon Faile (Project
manager)
Strutture Manuel Linares, Jesus Trabada, Ingenieros
de CC. CC. Y PP
Impianti Santiago Sanz, Proyectos y
Protecciones Electricas S-L.
Impresa di costruzione BEGAR
Calle Ayala 95, 28006 Madrid
Progetto Giugno 2000 >
Dicembre 2001
Realizzazione Ottobre 2002 > Gennaio
2005
Area lotto 8.446 m2
Superficie
costruita
23.195 m2
Costo complessivo Euro
9.881.7843,78

Un blocco di residenze disegnato planimetricamente su di un perimetro dato,
l'esigenza di realizzare abitazioni intensive a basso costo per un'edilizia
sociale, l'ubicazione nella periferia estrema di Madrid lungo le direttrici di
nuova espansione ricavate dalla dismissione di precedenti aree industriali, è in
queste condizioni "limite" che David Chipperfield realizza una delle sue opere
migliori, un esempio convincente e maturo sul tema della casa. Un'architettura
che segna il superamento delle icone e delle immagini del repertorio moderno per
approdare in una dimensione contemporanea che rende libero l'autore di
interpretare gli apporti della storia senza condizionamenti né in senso
antagonista né compiaciuto. Un corpo compatto di matrice ottocentesca che non
rinuncia all'espressività dei fronti e al valore degli angoli, una copertura
inclinata che si libera dall'obbligo del "tetto giardino", una facciata libera
di giocare sul ruolo e sul valore delle finestre che non scompaiono in un nastro
informe, nè si nascondono dietro uno dei tanti consueti brise soleil. L'insieme
caratterizzato da pochi efficaci componenti esprime tutto il valore di una
ricercata e raffinatissima monumentalità a cui il tema della residenza
collettiva sembrava aver rinunciato da tempo. Tipologicamente l'edificio ricalca
i canoni tradizionali del complesso in linea con due appartamenti per piano
serviti da un vano scala intermedio. Ciò consente di avere alloggi passanti a
ventilazione trasversale con zona giorno e zona notte affacciate su fronti
contrapposte. Tale schema è naturalmente sottoposto a variazione sui due angoli
dove un unico vano scala, collocato sullo spigolo interno, serve quattro alloggi
per piano: due di taglio più piccolo monoaffaccio, uno con affaccio
contrapposto, ed uno, quello dislocato sull'angolo esterno caratterizzato dai
prospetti su fronti diversificati, poichè posti lungo i lati esterni.
Dal
punto di vista tecnologico e costruttivo l'edificio, caratterizzato da una
struttura classica in cemento armato, si riscatta attraverso l'impiego di un
materiale, il GRC, che consente all'autore di rivestire i prospetti con una
pelle che conferisce all'involucro un grande valore plastico e massivo. Si
tratta di pannelli prefabbricati che coprono la fascia di un piano e
conferiscono alla parete una profondità importante in modo da incastonare la
sequenza delle aperture secondo un disegno ritmato che spezza la monotona
ripetizione verticale dei diversi piani-tipo. Il GRC (glass reinforced
concrete), come evidenzia l'acronimo del nome, è un impasto di malta di cemento
e fibra di vetro, dove quest'ultima rinforza il calcestruzzo sostituendo
l'armatura metallica nell'assorbimento degli sforzi flessionali. Il materiale
particolarmente leggero e duttile è gettato in pannelli doppio strato che
contengono all'interno un pannello di coibentazione, garantendo un alto grado di
protezione all'irraggiamento ed alle escursioni termiche. Dal punto di vista
della finitura la prefabbricazione dei pannelli consente la possibilità di
variare la colorazione degli stessi tra i diversi elementi che risultano
disposti secondo studiati accostamenti cromatici differenziati. Tali
accostamenti, riproducendo tre diversi toni delle terre, dall'ocra, al rosato,
riescono, assieme all'alternanza ritmica delle aperture, a trasformare
l'elemento massivo e compatto dei fronti costruiti in una pelle vibratile e
cangiante in grado di esprimere con suadente efficacia il tema della decorazione
muraria in un ricercato e pertinente esercizio compositivo.

Testo di Giovanni Polazzi
Estratto da Materia n.47

Informazioni
Ascensori
Schindler España
Elementi in calcestruzzo
DRACE
Elementi in laterizio
Cergruop
Posa in opera facciate
DRACE
Pavimenti Transformadora de Piedra S.A.
Cergoup

Impianti d'illuminazione J.B.G
Impianto
elettrico J.B.G
Pitture murali Decoraciones Rainar
S.A.

Porte JHER
Elementi in vetro
Climalit España

Vedi i dettagli
costruttivi e tecnologici del rivestimento

Vedi i dettagli
costruttivi e tecnologici della copertura

Pianta piano terra
Sezione trasversale