Quanto vale l'efficienza energetica in Italia? È l'Enea, nel suo ruolo di Agenzia nazionale in questo campo (stabilito dal D.Lgs. 115/2008) ad aver stilato i risultati conseguiti dal nostro Paese nel periodo 2007-2010. Il primo Rapporto sull'efficienza energetica, presentato in questi giorni a Roma, ha valutato tutti i provvedimenti e gli incentivi adottati negli ultimi anni per diminuire i consumi di elettricità e gas nelle abitazioni, industrie, trasporti e così via. Secondo i calcoli dell'Enea, l'Italia è riuscita a risparmiare 47.800 GWh l'anno (il dato è di fine 2010), superando così l'obiettivo del Piano di azione per l'efficienza energetica (Paee) del 2007, pari a circa 35.600 GWh l'anno. Impianti di riscaldamento più efficienti nel settore residenziale, grazie per esempio alle caldaie a condensazione, sistemi di cogenerazione e nuovi motori elettrici nel settore industriale, standard minimi di rendimento energetico per edifici e impianti nel terziario, sono alcuni degli interventi menzionati dal rapporto.
Una delle misure principali è la detrazione fiscale del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici esistenti, che ha ridotto di oltre 4.200 GWh i consumi nazionali di elettricità e gas nel triennio 2007-2009. Il 64% di questo risparmio si è concentrato in quattro regioni (Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia-Romagna), che hanno anche assorbito oltre il 60% dei sette miliardi e mezzo di euro complessivamente investiti nella riqualificazione. Per quanto riguarda, invece, i certificati bianchi, le regioni più virtuose sono state Lombardia, Toscana e Lazio. Come si legge nella nota dell'Enea, i titoli di efficienza energetica (i cosiddetti certificati bianchi, appunto) garantiscono il miglior rapporto tra costi e benefici per lo Stato: ogni kWh risparmiato con i certificati bianchi comporta una spesa pubblica pari a 0,0012 euro (con la detrazione fiscale del 55% siamo a 0,05 euro/kWh).
Ulteriori miglioramenti nella gestione dei consumi sono comunque sempre possibili: in tal senso l'Autorità per l'energia ha approvato 47 nuove proposte per la promozione dell'efficienza energetica nell'ambito del meccanismo dei certificati bianchi. La maggior parte degli interventi, spiega l'Autorità, riguarda l'ottimizzazione degli impianti industriali e l'introduzione di componenti più efficienti con un valore di risparmio medio pari a 3,6 ktep/anno. Secondo le stime fornite dagli stessi proponenti, i 47 progetti - che si aggiungono ai 594 già approvati dall'avvio del meccanismo nel 2005 - consentiranno risparmi medi annui pari a circa 160.000 tep, di cui circa 55.000 tep/anno per risparmi di energia elettrica, quasi 43.500 tep/anno per risparmi di gas naturale e circa 62.500 tep/anno per risparmi di altre forme di energia (ad esempio olio combustibile o gasolio) per usi diversi dall'autotrazione. La misurazioni dei risparmi di energia ottenibili mediante le proposte approvate avverranno a consuntivo, ovvero confrontando i consumi prima e dopo gli interventi, al netto dei risparmi che si sarebbero comunque verificati per effetto dell'evoluzione tecnologica, normativa e di mercato.
L'approvazione delle 47 proposte, arrivata in anticipo rispetto alla tempistica per l'applicazione del meccanismo del silenzio/assenso previsto, aggiunge l'Autorità, permetterà ai proponenti di procedere celermente con le prime richieste di emissioni dei titoli di efficienza energetica anche in vista della verifica del conseguimento degli obiettivi 2011 da parte dei soggetti obbligati. Secondo il presidente dell'Aeeg, Guido Bortoni, intervenuto alla recente presentazione del rapporto Enea, "si può fare dell'efficienza energetica un driver per l'Italia. La traiettoria virtuosa che si dovrebbe imboccare è quella di privilegiare i benefici costi/efficacia. Il risparmio energetico è un percorso importante per il Paese per raggiungere gli obiettivi europei e dare vita ad una strategia che possa privilegiare le efficienze".