news – Quindici neolaureati in architettura e ingegneria, all'ombra dei gasometri della Bovisa, stanno trasformando in piano urbanistico il concept della Consulta Architettonica dell'Expo 2015.

Sono quindici, under 30, guidati da cinque professionisti senior (dai 32 ai 46 anni): sono i giovani neolaureati in architettura e ingegneria grazie ai quali il concept della Consulta Architettonica dell'Expo di Milano 2015 si trasformerà in un piano urbanistico vero e proprio.

Selezionati tra 278 candidati, con un bando del Politecnico del capoluogo lombardo, sono l'anima pulsante dell'Ufficio di piano dell'Expo, che porterà a compimento le visioni di Stefano Boeri, Richard Burdett, Joan Busquets, William McDonough e Jacques Herzog, gli architetti che hanno definito il masterplan generale.

"Lavoriamo come in un atelier, in un workshop - ha sottolineato l'architetto Matteo Gatto, che guida il lavoro del gruppo coordinandosi con Renzo Gorini, direttore infrastrutture di Expo 2015 S.p.A. -. E' un lavoro fatto di analisi: quasi tutti i giorni qualcuno va al sito (distante pochi minuti dalla sede della Bovisa) per fare foto, misurazioni."

I quindici stagisti retribuiti, che si occupano del progetto nella terza sede di Expo 2015 S.p.A. situata alla Bovisa, hanno inizialmente lavorato secondo un programma operativo in tre fasi: "analisi del sito sviluppata su temi specifici, rilievo dello stato di fatto, confronto con le Expo precedenti". A questo primo stadio conoscitivo è seguito quello dello sviluppo dei tanti temi e sottotemi che danno carattere all'insieme, come ad esempio la questione della mobilità e del trasporto, i problemi derivati dalla gestione dei flussi di persone e di mezzi (incluso lo studio per evitare le code), la predisposizione del cosiddetto "green energy system", lo studio della logistica.

Compromesso, come ha dichiarato Lucio Stanca, amministratore delegato di Expo 2015 S.p.A., tra "freschezza, gioventù ed entusiasmo dei quindici neolaureati e maturità dei cinque professionisti" senior assunti, l'inedito Ufficio di piano dell'esposizione universale dopo la presentazione pubblica del masterplan alla fine di aprile continua nel suo lavoro di affinamento urbanistico-architettonico. Attività non indifferente - si spera anche per il futuro dei giovani impegnati, data l'importanza dell'occasione e del ruolo - al fine della definizione di un'Expo diversa dalle precedenti: non una serie di padiglioni distinti, ma "un paesaggio unico, un'isola circondata da un canale d'acqua e strutturata intorno a due assi di forte impatto simbolico: il Cardo e il Decumano della città romana".

Guarda le interviste dei quindici stagisti:
Ivan Calimani
Giovanni Chinellato
Marco Chiodi
Benedetta Cremaschi
Benedetta Ferrari
Alessandra Gamba
Nicoletta Gerevini
Gioia Morina
Beatrice Olivelli
Giacomo Pedretti
Valeria Pedroli
Andrea Pezzoli
Paola Tardini
Daniele William Re
Letizia Valsecchi