Testo di Alessandra Coppa

FABIO REINHART: L'ARCHITETTURA DELLA COERENZA
Fino al 29 luglio
Ravenna
   Testo di Alessandra Coppa
I progetti e realizzazioni di Fabio Reinhart, singolare interprete della cultura architettonica europea e dichiaratamente estraneo alla "scuola ticinese", danno vita alla mostra "Fabio Reinhart. Architettura della coerenza", curata da Saverio Fera (Ravenna, Urban Center, fino al 29 luglio, catalogo CLUEB, Forlì 2007). Il contributo di Reinhart (Bellinzona, 1942) consiste nell'avere introdotto in Svizzera lo studio dei rapporti tra tipologia edilizia e morfologia urbana e nell'avere indicato, grazie soprattutto alla coerenza fra pensiero teorico e attività progettuale, il carattere inclusivo della cosiddetta «Tendenza» e la sua disponibilità a rielaborare e integrare elementi architettonici di provenienza diversa, con attenzione particolare alla tradizione locale. I progetti e le realizzazioni, soprattutto quelli degli anni Settanta, rappresentano infatti altrettante originali sperimentazioni, segnando un profondo distacco da quella che oggi viene universalmente riconosciuta come «architettura ticinese». "L'assoluta estraneità all'"architettura ticinese" è al tempo stesso privilegio guadagnato con indipendenza di giudizio e condanna a mortificate possibilità di edificare e operare. Persegue con l'attività progettuale e didattica il disegno di un'architettura civile intesa quale critica operativa: un'architettura aperta senza pregiudizi al dibattito contemporaneo, ma radicata nella realtà fisica e culturale del luogo in cui si colloca; un'architettura che, privilegiando la continuità, non cancella, ma si sovrappone alle testimonianze del passato" (scrive Reinhart nell'Autopresentazione scritta per il seminario di Progettazione tenuto nell'estate del 1996 a Vienna).
Noto per il suo stile fuori dalla tradizione e totalmente aperto al dibattito contemponaneo, senza mai violentare il territorio che ospita le sue opere o ripiegare sul clichè del "già visto" o del "già superato". Coerenza, armonia, dialogo fra architettura e morfologia, caratterizzano il modo di intendere l'architettura di Reinhart come organizzatore spaziale in continua ricerca dell'equilibrio critico fra necessità dell'ambiente e necessità funzionali, favorendo sempre la prima alla seconda, in modo tale da preservare l'unicità territoriale.
La mostra si colloca nell' ambito del ciclo sull'architettura contemporanea, ideato da Gianni Braghieri e Massimiliano Casavecchia in collaborazione con la Facoltà di Architettura "Aldo Rossi" di Cesena e la Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana di Lugano (è prevista la prosecuzione dell'esposizione nelle città di Napoli e Lugano). Il catalogo della mostra è parte integrante della collezione delle pubblicazioni della Facoltà di Architettura "Aldo Rossi" dell'Università di Bologna, di cui rappresenta il venticinquesimo volume. Oltre a una raccolta di saggi critici sull'opera dell'architetto Fabio Reinhart, vi sono illustrati i progetti in esposizione, con riproduzioni a colori dei disegni delle opere realizzate. Sono pubblicati, a corredo del volume, una selezione di scritti dell'autore, il regesto delle opere ed una nota biografica.
A Ravenna sono esposti più di 60 disegni originali (in formato cm 70 x 100) tesi ad illustrare circa 30 progetti, oltre ad una ventina di modelli di studio. L'intento dell'esposizione è quello di ricostruire, attraverso un ideale viaggio nella sua produzione artistica, il percorso intellettuale che ha dato vita ad una produzione originale, mai gratuita o estemporanea, ma fortemente radicata nella contemporaneità. Reinhart si diploma presso il Politecnico Federale di Zurigo, apre con Bruno Reichlin uno studio di architettura a Lugano nel 1970. Dal 1972 al 1974 lavorano presso lo stesso Politecnico come assistenti di A. Rossi, il quale influenzerà in modo significativo I'opera dei due architetti non solo per quanto riguarda le realizzazioni ma anche e soprattutto per quanto concerne l'impegno teorico e l'attiva partecipazione al dibattito architettonico. In questi anni Reinhart trova nell'opera di Aldo Rossi risposte convincenti ai problemi intorno alla specificità e all'autonomia dell'architettura, all'eredità del passato: problemi che lo assillavano e che costituivano le principali questioni degli anni Sessanta. II programma della ricerca La costruzione del territorio del Canton Ticino (1972) circoscrive il nucleo degli interessi che lega, sodali, Bruno Reichlin e Fabio Reinhart e che informa l'attività progettuale prodotta dall'omonimo studio. Tra le varie opere ha suscitato grande interesse Casa Tonini (Torricella, Canton Ticino 1972-74). Nel 1981, con I. Gardella, A. Rossi e A. Sibilla, Reinhart elabora il progetto per il Teatro Carlo Felice di Genova che verrà realizzato in seguito (1990). Partecipa a due importanti concorsi in Germania: quello per la ridefinizione di Konigsplatz a Monaco (1990) e quello per la costruzione della nuova stazione di Spandau (1994). Nel 1970 avviene il fortunoso e fortunato incontro con Casa Croci a Mendrisio, un misconosciuto capolavoro architettonico dell'Ottocento. Destinato alla demolizione, Reinhart vede concretizzato in questo edificio il proprio ideale architettonico fino a quel momento solo anelato e confusamente perseguito; rilievi e analisi (esposti in mostra e raccontati da Reinhart in un saggio in catalogo intitolato Un mondo) saranno stimolo e strumento di approfondimento teorico, modello e termine di paragone del proprio lavoro progettuale.
L'avvertita esigenza di un organico fondamento teorico all'attività progettuale e il casuale inizio dell'attività didattica, che troverà poi, nelle condizioni offerte dalla Scuola tecnica superiore di Lugano-Trevano, la possibilità di sperimentazione maturata in un modello didattico riassumibile in tre parole chiave: analogia, atelier, autodidatta. Autodidatta come fine della formazione a cui contribuisce un insegnamento attento alla formulazione del problemi, alla trasmissione delle tecniche, alla elaborazione delle strategie progettuali.

Casa Croci, Mendrisio Casa Croci, Mendrisio Casa Croci, Mendrisio Casa Croci, Mendrisio Albergo Mövenpick, Bellinzona 1988-1990
Albergo Mövenpick, Bellinzona 1988-1990 Casa Tonini, Torricella 1972-1974 Casa Tonini, Torricella 1972-1974 Casa Tonini, Torricella 1972-1974 Casa Tonini, Torricella 1972-1974