Il Ferrero Technical Center, secondo il progetto ideato da Frigerio Design Group, rappresenterà un nuovo polo di innovazione tecnica in cui il grande gruppo italiano farà convergere identità aziendale, storia e know-how. Il centro nasce dall’esigenza di riunire le attività di engineering dell’azienda, in particolare quelle destinate alla progettazione dei nuovi impianti di produzione, con l’officina dove vengono costruiti - attualmente situata in un’area esterna allo stabilimento.
A seguito di un concorso a inviti indetto da Ferrero nel 2017, il progetto è stato affidato a Frigerio Design Group che ha pensato a un edificio integrato nel territorio e sostenibile, capace di affiancare le funzioni direzionali e quelle operative: per una produzione automatica e interconnessa. Il nuovo polo, un edificio bioclimatico e nZEB (nearly Zero Energy Building) di 12.700 metri quadri ospiterà oltre 200 dipendenti: il completamento dei lavori, iniziati nel 2020, è previsto per dicembre 2021.

Il Ferrero Technical Center sorgerà ad Alba, città intrinsecamente legata alla storia del gruppo, dove ha sede anche il più grande stabilimento italiano di Ferrero: il panorama, la natura e i colori del territorio delle Langhe ispirano il progetto architettonico e vengono reinterpretate attraverso geometrie astratte nelle tonalità calde del giallo e del rosso. Un’architettura semplice e lineare cela alla vista impianti e parti tecniche; il volume compatto massimizza tutti gli apporti passivi e limita le risorse per la sua gestione e manutenzione, ospitando nella parte inferiore le aree destinate alla produzione e in quella superiore gli uffici. La convivenza delle diverse funzioni si esprime attraverso superfici cieche in basso e trasparenti in alto.
Sicurezza e comfort sensoriale sono i valori su cui si sviluppa l’intera architettura, pensata nel nome della qualità totale per rispondere ai principi della manifattura 4.0: automazione e interconnessione, reciprocità uomo / macchina e inserimento in uno specifico ecosistema. La tecnologia, presente in ogni aspetto del nuovo Polo, non è mai ostentata, ma sempre integrata armoniosamente in un’architettura riconoscibile e rassicurante.

Il progetto è caratterizzato da una forte correlazione tra costruito e territorio: le Langhe, con la sua storia, le sue peculiarità e la sua gente. La natura, i colori, il panorama diventano parte dell’architettura, generando una relazione empatica con il contesto. Porzioni di paesaggio e geometrie naturali del territorio vengono astratte per definire l’edificio e la sua facciata. Trasparenze e opacità definiscono un’architettura iconica: le aree destinate agli uffici, ubicate all’ultimo piano, si caratterizzano per le facciate trasparenti, mentre quelle che ospitano officina e impianti, ai piani inferiori, sono nascoste alla vista. Il grande atrio, interamente vetrato, si sviluppa su un’estremità del volume in tutta altezza, con una importante scala a collegare i tre piani dell’edificio. Tutte le parti tecniche e gli impianti sono integrati nelle facciate o celati all’interno del Mezzanino Tecnico.
La struttura è completata da un tetto aggettante e un porticato con un frangisole realizzato con pale a sezione ellittica, a protezione delle vetrate degli uffici dai raggi solari. L’officina è pensata con una pianta regolare, essenziale, con strutture a vista di colore bianco. Aperture nelle facciate catturano la luce naturale e proteggono dall’irraggiamento diretto del sole: l’arch. Frigerio le definisce “branchie”, veri e propri elementi che permettono all’edificio di respirare. I pannelli di tamponamento come rivestimento esterno scelti per quest’area sono dotati di faccia interna microforata e fonoassorbente, al fine di migliorare la qualità acustica degli ambienti e contenere l’inquinamento acustico verso l’esterno.

Gli uffici, collocati all’ultimo piano, sono caratterizzati da vetrate e aperture verso l’esterno, con pochi elementi fissi e geometrie coordinate che offrono massima flessibilità. I materiali e i colori riproducono il paesaggio e la natura che circondano l’edificio, rendendo gli uffici un vero e proprio "landscape in quota". Sei aree verdi, denominate dall’architetto “giardini volanti”, sono state inserite per assolvere funzione bioclimatica, acustica ed estetica, e assicurare così una migliore qualità sensoriale e un’illuminazione naturale. Permettendo al tempo stesso di integrare nella vita lavorativa momenti di relax e incontro.

L’edificio, bioclimatico e nZEB (nearly Zero Energy Building), è stato sviluppato per ridurre al minimo le emissioni di anidride carbonica. Il volume è compatto, realizzato con materiali industriali, in prevalenza montati a secco: massimizza tutti gli apporti passivi (luce, aria e soleggiamento) e limita al minimo le risorse per la gestione e la manutenzione, contribuendo al tempo stesso a un’identità chiara e definita. Un impianto fotovoltaico sulla copertura garantisce una produzione di energia pari a 300 kW di picco. Grazie ad aperture contrapposte, nelle mezze stagioni gli ambienti potranno essere ventilati naturalmente. Gli uffici saranno climatizzati con dei sistemi radianti a soffitto che funzionano a 40° rispetto ai canonici 70°, e svolgono anche la funzione fonoassorbente per il controllo acustico degli ambienti. I parcheggi esterni saranno illuminati con un sistema intelligente, che si accende solo in presenza di traffico per contenere l’inquinamento luminoso.

Scheda progetto
Località: Alba (CN)
Committente: Ferrero spa
Concorso: 2017
Esecutivo: 2018-2019
Cantiere: 2020 - in corso
Superfici lotto: 14.500 mq, edificio 12.700 mq, parcheggio esterno 4.100 mq
Coordinamento generale, Progetto architettonico - concept, definitivo, esecutivo, pratiche amministrative, direzione artistica, interior design: Frigerio Design Group
Collaboratori: Enrico Frigerio con Carola Ginocchio (capo progetto), Stefano Stevanè, Daniele Bona, Fabio Valido, Marta Verdona, Simone Rota, Alessandra Chiappini
Strutture: Redesco Progetti
Impianti: Ariatta Ingegneria dei Sistemi
Prevenzione incendi e Piano della Sicurezza: arch. Claudio Manfreddo
Progetto del Verde: AG&P
Geologia: ing. O. Costagli
Idraulica: ing. S. Sordo
Acustica: arch. E. Bocca
Direzione Lavori: Recchi Engineering
General Contractor: Co. Ge. Fa.
Facciatisti: Frea & Frea
Rendering: Courtesy of Frigerio Design Group