approfondimento – Da tetto o da parete, di legno, di PVC, in sistemi misti legno-pvc-alluminio o acciaio, solamente di acciaio; qualsiasi sia il mix proposto, i serramenti di nuova generazione si sono dati l'obiettivo di garantire durabilità, sicurezza e significative performance energetiche.

I requisiti essenziali ai quali deve attenersi un prodotto da costruzione sono molteplici: resistenza meccanica e stabilità, sicurezza in caso di incendio e all'impiego, protezione contro il rumore, risparmio energetico e isolamento termico, igiene e salute. Tutti elementi codificati dalle normative tecniche di settore, ai quali i prodotti devono rispondere indipendentemente dai materiali nei quali sono realizzati. Le caratteristiche sono valutate sul prodotto finito, così come esce dallo stabilimento, e non sul serramento posato, attraverso test effettuati presso laboratori notificati oppure - nei casi previsti dalla norma - attraverso calcoli matematici e comparazione tabellare. Una non corretta posa in opera, però, può determinare valori prestazionali finali inferiori a quelli dichiarati dal produttore. Di grande importanza, quindi, un'installazione eseguita con professionalità e il rispetto della manutenzione periodica, come indicato nelle istruzioni fornite dal produttore e previste dalla marcatura CE. È da ricordare infatti che dal 2 febbraio 2010 è entrato in vigore l'obbligo della marcatura sui serramenti, in particolare per finestre, portefinestre, finestre da tetto, porte esterne pedonali senza caratteristiche di resistenza al fuoco e tenuta ai fumi. In fase di scelta e acquisto sarà quindi necessario sincerarsi se il prodotto ne è provvisto.

Isolamento termico
Il valore che indica le performance energetiche è la trasmittanza termica, più questo valore è basso e più alto è il livello di isolamento termico del serramento. Le variabili che incidono maggiormente ai fini della riduzione della trasmittanza sono: il materiale del quale è composto il telaio e il relativo spessore, la tipologia del vetro (eventuale intercamera con gas, presenza di coating, trattamenti basso emissivi ecc.), le guarnizioni e il tipo di giunto serramento-vetro-distanziatore. Una variabile da non sottovalutare è il posizionamento della finestra all'interno del vano murario per limitare la formazione di quelli che vengono definiti "ponti termici", elementi di discontinuità costruttiva che consentono una dispersione termica verso l'esterno dell'involucro edilizio. Sulla base dei valori di trasmittanza termica dichiarati dal fabbricante e della zona climatica di intervento, il progettista potrà individuare le soluzioni più idonee e, nel caso di accesso agli sgravi fiscali del 55% per interventi di sostituzione, il riferimento sarà alla legge finanziaria vigente che - a sua volta - rinvierà ai limiti di imposti dalla normativa italiana vigente.

Incentivata la sostituzione per tutto il 2012
Come è noto, le detrazioni del 55% sull'imposta lorda sul reddito, introdotte dalla legge finanziaria 2007 e confermate dalle leggi successive fino al 31 dicembre 2012, sono applicabili a spese sostenute per l'esecuzione di interventi su chiusure trasparenti (finestre, portefinestre ecc.), che comportino un miglioramento delle loro prestazioni termiche. Si tratta di chiusure trasparenti inserite in pareti delimitanti il volume riscaldato dell'edificio (oppure dell'unità immobiliare) verso l'esterno oppure verso vani non riscaldati.
Gli interventi per cui si può usufruire delle detrazioni del 55% si traducono in:
- fornitura e posa in opera di nuove chiusure trasparenti a prestazioni termiche migliori di quelle esistenti;
- integrazione e/o sostituzione di vetri in chiusure trasparenti esistenti allo scopo di migliorare le prestazioni termiche complessivamente offerte dalle stesse.
In ogni caso le nuove chiusure trasparenti oppure le chiusure trasparenti esistenti con i nuovi vetri devono rispettare determinati limiti di trasmittanza termica definiti, in funzione della zona climatica di appartenenza del Comune in cui è ubicato l'edificio oggetto dell'intervento, dal D.M. 11 marzo 2008 pubblicato sulla G.U. del 18 marzo 2008. È di riferimento per il rispetto dei limiti di trasmittanza la data di inizio lavori.
 
Le detrazioni fiscali del 55% spettano a tutti: sia alle persone fisiche, sia alle persone giuridiche (liberi professionisti, imprese, alberghi, soggetti titolari di reddito di impresa in genere), proprietari o affittuari di unità immobiliari/edifici.
È possibile detrarre sino a un massimo di 60.000 euro dall'imposta lorda sul reddito da ripartire in dieci quote annuali di pari importo. Per maggiori informazioni sulla procedura di richiesta degli incentivi vedi il sito dedicato dell'Enea.

Proposta di estensione del 55%
Il Ministro dell'Ambiente, Corrado Clini ha presentato al Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) il Piano per la riduzione delle emissioni al 2020 per l'Italia, incardinato negli obblighi europei e nella strategia Ue al 2050. Le misure, presentate in forma di delibera al Cipe e illustrate dal Ministro nel corso della riunione del Mef a Roma, prevedono l'estensione fino al 2020 del credito di imposta del 55%. Fra gli altri provvedimenti, sono previsti l'istituzione di un catalogo di tecnologie, sistemi e prodotti per decarbonizzare l'economia italiana; l'introduzione della carbon tax (risorse a potenziamento del Fondo per Kyoto); l'efficientamento energetico, la generazione distribuita e lo sviluppo di reti intelligenti per "smart cities" e la gestione del patrimonio forestale sia come serbatoi di cattura della CO2 sia per la produzione di biomassa e biocombustibili. L'iniziativa del Ministro dell'Ambiente Corrado Clini è stata accolta con grande favore da Uncsaal, che ritiene che la stabilizzazione degli incentivi per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, siano un fattore determinante per il contenimento delle emissioni di CO2.