FLUGT

Racconta la storia dei rifugiati del passato e del presente, il nuovo FLUGT, museo progettato da BIG a Oksbøl, in Danimarca, ospite nel più grande campo profughi danese costruito durante la Seconda Guerra Mondiale.
Sviluppato in collaborazione con la società di ingegneria danese INGENIØR'NE e con Tinker Imagineers, il progetto è nato come ampliamento di una delle ultime strutture esistenti nel campo per rifugiati – nel passato occupate da un ospedale – e la sua geometria sinuosa ne aumenta la superficie fino a raggiungere i 1600 metri quadrati di area espositiva.

"FLUGT-Refugee Museum of Denmark condividerà e svelerà la storia del più grande campo per rifugiati della Danimarca, mentre racconterà anche la cronaca dei giorni nostri. FLUGT si propone infatti di dare una voce e un volto agli esseri umani che sono stati obbligati a lasciare le loro case e ad affrontare sfide universali, condivise dai rifugiati del passato e del presente", ha raccontato Claud Kjeld Jensen, direttore del museo.
Riconosciuto, nel suo momento di massima densità, come la quinta città più grande della Danimarca, il campo profughi di Oksbøl ha via via perso importanza, mantenendo però il suo valore simbolico, oggi sottolineato dalla nuova funzione disegnata da BIG, che ha messo in connessione storica e architettonica i due volumi esistenti dell'ospedale attraverso una nuova struttura curva visibile anche da lontano, tanto da diventare un nuovo landmark della zona.
La nuova curva è stata studiata con un raggio che la tende verso la strada di arrivo dei visitatori, accogliendoli con un forte impatto grazie al suo rivestimento in corten. Apparentemente un volume 'astratto' e chiuso, la nuova struttura si apre poi verso il cortile interno – che nel passato era la prima sede di accoglienza per i rifugiati – attraverso una serie di facciate trasparenti.

Parla del progetto direttamente Bjarke Ingles, founding partner di BIG: "Il museo per i rifugiati della Danimarca esplorare una parte importante della nostra storia e un tema che è più attuale che mai, considerando i milioni di rifugiati attualmente sfollati dalle loro case. Abbiamo così progettato un'architettura che collega il passato con il presente; si tratta di un nuovo edificio modellato direttamente sulle preesistenze. Abbiamo intrapreso questo progetto di cuore, per affrontare una delle più grandi sfide del mondo: come accogliamo e come ci prendiamo cura dei nostri concittadini del mondo quando vengono costretti a fuggire. Il progetto rappresenta la continuazione della nostra collaborazione con il Tirpitz Museum e il Vardemuseene e Claus Kjeld Jensen, la cui visione sul progetto ci ha ancora ispirati nella definizione del FLUGT".

Il progetto per gli interni ha previsto lo studio dell'allestimento mussale e, nello specifico, l'area espositiva ospitata nell'ala nord segue la traccia della circolazione originaria dell'ospedale, rispettando la successione fra le camere per i degenti e gli spazi aperti. L'ala sud, invece, è oggi dedicata a una sala conferenza, a spazi espositivi di minori dimensioni e alla caffetteria.
La volontà di mantenere la struttura esistente, dove possibile, risponde sia alla volontà di rispettare le tracce della storia, sia di contenere al minimo l'impatto ambientale del nuovo progetto. Per questo motivo sono così stati mantenuti i materiali esistenti, integrando dove necessario con elementi di origine naturale, dal legno a laterizi tradizionali.
"Fin dai primi passi del processo di progettazione, è stato vitale per noi preservare i due edifici ospedalieri, simbolo e traccia inestimabile per le generazioni future riguardo all'integrazione fra passato e presente e punto di partenza per la nuova struttura del FLUGT. Il nuovo museo è infatti un ottimo esempio di come il riutilizzo adattivo di edifici esistenti possa preservare la storia mentre si distingue per il suo carattere architettonico", sottolinea il capo progetto di BIG Frederik Lvng.

Scheda progetto
Area: 1600 m²
Year: 2022
Photographs: Rasmus Hjortshoj
Partners In Charge : Bjarke Ingels, Ole Elkjær-Larsen, Finn Nørkjær
Project Leader : Frederik Lyng
Project Architect : Frederik Skou Jensen
Design Team : Ákos Márk Horváth, Anders Holden Deleuran, Andy Coward, Anne Søby Nielsen, Cheng-Huang Lin, Danyu Zeng, David Zahle, Eddie Chiu Fai Can, Gabrielé Ubareviciute, Hanne Halvorsen, Høgni Laksafoss, Laura Wätte, Katrine Juul, Kim Lauer, Lone Fenger Albrechtsen, Lukas Molter, Mads Primdahl Rokkjær, Marius Tromholt-Richter, Michael James Kepke, Muhammad Mansoor-Awais, Nanna Gyldholm Møller, Nikolaos Romanos Tsokas, Oliver Siekierka, Peter Mortensen, Richard Garth Howis, Sascha Leth Rasmussen, Sofiia Rokmaniko, Tore Banke, Thor Larsen-Lechuga, Tomas Karl Ramstrand, Toni Mateu, Tristan Robert Harvey
Big Landscape : Anne Katrine Sandstrøm, Barbora Hrmova, Giulia Frittoli, Jonathan Udemezue, Kristian Mousten, Ulla Hornsyld