Il bisogno di abitare in spazi a diretto contatto con l’ambiente naturale, anche in contesti urbani densamente popolati, rappresenta un importante stimolo per la ricerca e la sperimentazione dei progettisti. Le tecniche per la realizzazione del verde verticale sviluppate nel corso degli ultimi decenni, anche in seguito alle sperimentazioni del botanico e designer Patrick Blanc, sono state applicate in molti edifici. La parete verde della CaixaForum di Madrid, progettata da Herzog e de Meuron, e la facciata del Musée du Quai Branly ne sono espressione esemplare. Altre modalità di gestione del verde, nell’ambito dell’architettura residenziale, sono state sperimentate cercando di conciliare qualità estetiche, efficacia in termini di miglioramento del microclima e dell’ombreggiamento naturale e di manutenzione delle essenze impiegate, come nelle torri del Bosco Verticale, progettate da Stefano Boeri a Milano, e nel complesso residenziale Green Villa di MVRDV in Olanda.

Gardenhouse, il primo progetto “americano” di MAD Architects, realizzato in Wilshire Boulevard a Beverly Hills, in California, è una interpretazione interessante del tema. Si tratta di un complesso mixed use, ricavato in un lotto d’angolo, nel quale sono stati previsti spazi commerciali al piano terra e 18 unità residenziali ai piani superiori, organizzate intorno a un cortile centrale. Il progetto si ispira all’atmosfera di Hollywood Hill in cui le case sulle alture sono tutte una sull’altra. Da qui l’idea di “costruire una collina nella parte pianeggiante di Beverly Hills e metterci sopra una casa. […] Una collina nel contesto urbano, dove le persone possano vivere come in un piccolo villaggio. Un luogo per metà urbano e per metà naturale, che possa offrire un’interessate risposta a Beverly Hills, quartiere noto per la sua organizzazione e manutenzione e che ora avrà un nuovo abitante, divertente e simpatico” (Ma Yansong). Ispirato al paesaggio lussureggiante di Beverly Hills, il complesso evoca nell’insieme un villaggio collinare, con i tetti a falde dei candidi volumi delle unità residenziali che si innalzano dal muro verde dell’edificio. L’effetto creato dalla parete vegetale è quello di un complesso di case bianche sospeso sul verde, che nasconde un cortile sopraelevato all’interno. Al centro di questo giardino segreto si apre la hall condominiale, dotata di uno specchio d’acqua sottostante, quale riferimento alle sorgenti naturali d’acqua di cui è ricca Beverly Hills. L’atrio centrale, al livello della strada, conduce alle residenze private ai piani superiori. Il complesso propone tre distinte tipologie abitative che variano tra i 600 e 900 mq, mantenendo l’aspetto di unità residenziali molto intime. I dettagli sono estremamente sofisticati, dalla carpenteria italiana su misura, ai lavandini in pietra ollare e ai pavimenti in rovere bianco e pietra calcarea.

Le grandi cucine sono dotate di elettrodomestici e mobili italiani; i bagni principali dispongono di ambienti doccia stile giapponese con vasche da bagno e pavimenti con pannelli radianti. Ogni residenza dispone di un accesso a un foyer privato, tramite ascensore che lo collega alla hall e a un garage sotterraneo. Situate ai livelli più alti, le Sky Villas, di circa 900 mq, sono dotate di un’ottima esposizione luminosa, spazi conviviali e panorama sulla città. Ognuna di queste residenze, di due piani e tre camere da letto, è caratterizzata da terrazze private, soffitti alti, vetrate a tutta altezza e scale scultoree progettate su misura. Tre unità su Charleville Boulevard - le Row Houses - presentano planimetrie di tre piani con una superficie di oltre 900 mq e garage privati fino a tre posti auto, accessibili direttamente dall’ascensore privato di ciascuna residenza. Le abitazioni prevedono camere da letto che occupano un unico piano, bagni di servizio e grandi living all’ultimo livello con cucine open. Sono completate da numerosi spazi all’aperto, tra cui terrazze e balconi. I Garden Flats sono incentrati sull’esperienza di vita all’aperto, in un equilibrio ponderato tra ampie finestre e pareti a galleria adatte per una vasta collezione d’arte. Con quasi 800 m2 di spazio abitabile, queste residenze con tre camere da letto sono configurate su un unico livello con ampio spazio per zona pranzo e soggiorno. Gli interni si trasformano in modo fluido in balconi e terrazze private, che si affacciano sul cortile interno. Offrendo lo spazio e l’intimità di una casa su misura, ogni singolo attico, villa o appartamento permette ai propri abitanti di vivere la natura quotidianamente senza barriere tra ambienti interni ed esterni. Il design abbraccia l’idea che l’architettura possa connettersi con il paesaggio e la natura per “[…] ispirare uno stile di vita in piena armonia”, un nuovo modo di vivere che mette in contatto l’uomo con la natura anche in una città come Los Angeles.

IL "GIARDINO SEGRETO"
I residenti della Gardenhouse vengono accolti tramite un ingresso al piano terra che ricorda una grotta scavata nel fianco della collina: un percorso dall’atmosfera surreale, creata da ombre e suoni dell’acqua, che conduce nel cortile interno, nascosto e illuminato dal sole mediante un lucernario di forma ovale posizionato sopra una vasca d’acqua che lo riflette. Il vialetto privato e il cortile coperto creano, così, un passaggio graduale verso la dimensione privata della casa caratterizzato dalla libera circolazione di aria fresca nell’atrio e dall’eliminazione di corridoi chiusi tra le varie unità. Il “giardino segreto” interno che, se da una parte protegge la privacy e la tranquillità degli abitanti del complesso, dall’altra ne fa un punto di incontro e di socialità, come se fosse un “piccolo villaggio”. Attraverso una determinata disposizione della luce e dei suoni - in particolare quello dell’acqua che scorre -, gli architetti hanno voluto fornire una sensazione quasi surreale di immersione in una dimensione completamente distaccata dalla realtà urbana della città, pur essendone parte integrante, e vicino alla natura. Un’esperienza di armoniosità tra i due elementi, molto cara alla tradizione culturale cinese.

IL RIVESTIMENTO, TRA PERFORMANCE E DESIGN
In un equilibrato dialogo tra spazi verdi e residenziali, le unità abitative presentano ampie volumetrie a pianta aperta con imponenti vetrate sull’esterno. Le finestre sotto i tetti a falda incorniciano la vista delle loro controparti figurative: le colline appena oltre. Il complesso stesso evoca nell’insieme un “villaggio sulla collina”, con i tetti a falde dei volumi bianchi che si innalzano dal muro verde dell’edificio. Il rivestimento delle superfici opache è in pannelli compositi in lega di alluminio: due lamiere, accoppiate con un processo di fusione a un nucleo in materiale sintetico (polietilene), realizzano elementi altamente resistenti alla corrosione, agli urti e alla compressione. La ridotta dilatazione lineare, la perfetta planarità e il peso ridotto dei singoli pannelli, pur essendo caratterizzati da una notevole rigidità, definiscono le performance del sistema di rivestimento, con sottostruttura in legno, dal design moderno. I pannelli compositi caratterizzano l’intero involucro della Gardenhouse, avvolgendo le facciate opache e i tetti a falda, con un sistema continuo di installazione.

LA PARETE VEGETALE
Gli edifici di MADArch integrano spesso soluzioni tecnologicamente avanzate che propongono soluzioni innovative in contesti urbani ad alta densità. I progetti riflettono la filosofia della città Shanshui – “città delle montagne e dell’acqua”, che mira a nutrire i bisogni spirituali ed emotivi dei residenti, portando all’interno di situazioni urbane gli elementi ispirati ai tradizionali dipinti cinesi del paesaggio. “Il muro vivente è una metafora della collina, con un’architettura più piccola in cima, […] un’architettura che diventa paesaggio.”(Ma Yansong). La parete vegetale, di circa 700 mq, progettata da Seasons Natural Engineering in collaborazione con Gruen Associates, avvolge l’esterno del complesso ed è la caratteristica più distintiva di Gardenhouse. Sede di 26 varietà e circa 40.000 piante, impiega un sistema idroponico a feltro stratificato, dove il feltro prende il posto del suolo. Le piante sono infilate nel feltro e alimentate con acqua ricca di nutrienti tramite emettitori situati nella parte superiore di ogni elemento di circa 3 mq di piante succulente: giada, crassula e eonio.

Scheda progetto
Progettista: MAD Architects
Principal partners in charge: Ma Yansong, Dang Qun, Yosuke Hayano
Associate Partners in charge: Flora Lee, Dixon Lu
Design team: Li Guanghong, Jon Kontuly, Joanna Tan, Chris Hung-Yu Chen, Wenshan Xie, Cesar D Pena del Rey, Jeffrey Miner
Committente: Palisades Capital Partners LLC
Cronologia: 2013-2020
Tipologia: residenziale, commerciale
Area: 2.400 mq
Building area: 4.460 mq
Altezza edificio: 18 m
Executive Architect: Gruen Associates
Structural Engineer: John Labib + Associates (JLA)
MEP Engineer: Breen Engineering Inc.
Landscape Architect: Gruen Associates
Interior Design: Rottet Studio
Civil Engineering: Kimley-Horn and Associates, Inc.
Green Wall Specialist: Seasons Landscape
General Constructor: DHC Builders, Inc.
Photos: Nic Lehoux, Darren Bradley, MAD Arch

Arketipo 146, Residenze, Aprile 2021