Courtesy di Savills Investment Management

Attraverso l’architettura si mettono in campo i linguaggi della transizione ecologica al servizio del business. Questa la scommessa della società internazionale di architettura e design, con dna italiano, Il Prisma per Hi Green, l’ex palazzo della Wind di proprietà della Savills Investment Management SGR spa.
Il progetto di rigenerazione appena concluso, situato nel quartiere EUR a Roma, ha capovolto lo sguardo dal piano terra alla copertura, scoprendo così che l’edificio, in apparenza introverso e slegato dal contesto circostante, si trova in realtà immerso nella ricca cornice dei giardini e parchi della Capitale. Con il verde a bordo dell’edificio si sono pensati i nuovi modi di vivere i luoghi del lavoro.

Courtesy di Savills Investment Management

Infatti, i suoi spazi tecnici diventati innovativi setting lavorativi, informali e confortevoli, hanno dialogato con il paesaggio naturale, dal Parco delle Tre Fontane fino alla Tenuta di Tormarancia, generando dinamiche di vita contemporanee, sia all’interno che all’esterno dell’architettura rinata. La riqualificazione per Hi Green comincia dal piano di copertura, 1.200 metri quadri calpestabili. Fioriere e nuovi punti panoramici, innestati su una struttura di metallo - l’elemento caratteristico dell’intervento - trasformano il tetto tecnico in una terrazza viva e verde. Una trasformazione che innesca la riqualificazione funzionale ed estetica degli spazi esterni dell’edificio, contaminando le facciate e il piano terra. Quest’ultimo immaginato come una grande area di accoglienza, in cui ogni elemento strutturale e d’arredo richiama le forme organiche della terrazza.
"La pandemia e il ricorso allo smart working hanno trasformato il settore degli uffici che rimane comunque fondamentale per le città. Noi de Il Prisma abbiamo non soltanto plasmato nuovi modelli di spazi, ma ha anche accelerato la componente legata alla sostenibilità", racconta Stefano Carone, managing partner de Il Prisma.

Courtesy di Savills Investment Management

Dalla ricerca presentata un anno dopo del Covid-19 (2021) dall’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano, relativa all’evoluzione degli spazi di lavoro a cui ha partecipato anche Il Prisma, emergeva infatti che, al termine della pandemia, il 68% delle grandi imprese prevede di svolgere in sede attività di socializzazione con i colleghi, incontri con ospiti ed esterni all’organizzazione (58%), recruiting e inserimento dei nuovi assunti (44%) e infine le attività di collaborazione e i meeting istituzionali (43%). Gli uffici non scompariranno affatto, ma resteranno fondamentali, non in quanto unici spazi in cui è possibile operare, ma come luoghi identitari essenziali a promuovere senso di appartenenza, ingaggio e innovazione. Gli spazi di lavoro e le tecnologie digitali dovranno però evolvere, interpretando e prefigurando quel cambiamento di comportamenti ed esigenze che la pandemia ha innescato o forse semplicemente accelerato. Diventa, in questo contesto, il presupposto fondativo della “filosofia Il Prisma” che è quello di considerare l’individuo come protagonista di un processo (design human life), ma soprattutto considerare lo spazio come un sistema dinamico con al centro le persone con le loro esigenze e le loro caratteristiche peculiari.

Courtesy di Savills Investment Management

Scheda progetto
Città: Roma
Cliente: Savills Investment Management
Data completamento: 2022
Superficie e piani: 7 piani, superficie totale 14.400 mq
Project team: Carlo Carone, Maila Evangelista, Chiara Capocefalo, Sebastiano Pasculli, Federico Uslenghi, Deisy Brandao, Silvia Pirrera, Giovanni Mensi, Francesca Barucca, Maria Paola Saitta, Cristian Solito, Pierluigi di Felice, Matteo Gori, Djordje Jokic, Francesca Falzini, Angelo Castagnacci, Barbara Colombo
Commercializzazione: Dils e Cushman & Wakefield