Holmenkollen Ski Jump a Oslo – focus involucro

La facciate laterali rivestono un ruolo chiave nella composizione e nel funzionamento del trampolino: frenano il vento lasciando comunque filtrare il 45% dell'aria. Una barriera non permeabile, infatti, avrebbe generato turbolenze anomale sulla pista dei salti. La loro presenza realizza una larga fascia inclinata che risolve in modo pratico anche parte del programma funzionale: la sezione della linea solida inclinata permette, con la sua altezza, di individuare due livelli che contengono, in alto, la pista con i suoi spazi di accoglienza e i locali annessi al cancelletto di partenza e, in basso, gli spazi di risalita, le vie di fuga e l'ascensore vetrato inclinato.

Gli schermi sono realizzati con una maglia di fili intrecciati di acciaio inox a larghezza variabile, in funzione dell'andamento planimetrico della curva, che non si sormontano tra loro lasciando le fughe aperte. Questi si agganciano alla struttura portante d'acciaio attraverso cavi tenuti in tensione da molle. Grazie alla loro trasparenza e al materiale di cui sono costituiti, modificano la percezione dell'involucro in base alle condizioni di luce.

Per finire, una curiosità: Holmenkollen è classificato dalla Federazione Internazionale come "trampolino lungo". La lunghezza di un trampolino non è misurata sulla sua struttura, ma con la distanza fra il punto di partenza e un punto del pendio a valle del trampolino: il "punto K", dal quale può iniziare l'atterraggio degli atleti, e il "punto HS", posto a un angolo di 32° rispetto all'orizzontale, rispettivamente pari a 120 e 134 metri in questo caso.