Tipologie – Il volume è sviluppato e articolato partendo da un'analisi storica dello sviluppo del tipo architettonico, cercando di mettere in evidenza proprio questi aspetti di ambigua e stimolante commistione di pubblico e privato, di viaggio di piacere e di spostamento di lavoro

Autore: Gianluca Peluffo
Collana: Tipologie
Pagine: 280
Prezzo Euro: 69,50

ISBN:978-88-6116-401-7




L'interesse per il tema dell'hotel risiede nella
molteplicità delle implicazioni architettoniche e del suo rapporto con
l'attività commerciale, il mondo del design e della comunicazione: il rapporto
tra un'idea dell'intimità del viaggiatore, dello "straniero" ed il
ruolo anche pubblico di incontro e di luogo dell'innovazione dell'hotel, tende
infatti ad essere risolto in maniere creative differenti e stimolanti. Il
volume è sviluppato e articolato partendo da un'analisi storica dello sviluppo
del tipo architettonico, cercando di mettere in evidenza proprio questi aspetti
di ambigua e stimolante commistione di pubblico e privato, di viaggio di
piacere e di spostamento di lavoro. La parte centrale del lavoro è invece
costituita dall'analisi approfondita (in termini di immagini, elaborati
grafici, dati tecnici) di venti esempi di realizzazioni di hotel
internazionali, scelti ovviamente secondo criteri di capacità innovativa e di
sperimentazione architettonica, o perché chiari esempi di maniere differenti di
immaginare l'ospitalità, operando una suddivisione in due sezioni principali
dedicate ai progetti ex novo e alle strutture recuperate; una terza sezione
raccoglie; infine una selezione di progetti di hotel in corso di realizzazione.

Di fronte a un lavoro di ricerca ed analisi di questo tipo,
è necessario porsi alcune domande. Ad esempio chiedersi perché analizzare
l'hotel dal punto di vista della qualità e dell'invenzione architettonica può
essere interessante, e perché lo può essere in questo momento specifico della
ricerca architettonica.

Sembra infatti che, in un'epoca in cui è difficile
riconoscere attraverso le scelte architettoniche una capacità inventiva e
innovativa nei confronti della funzione da risolvere-soddisfare, il tema
dell'hotel individui e obblighi, all'interno della progettazione, a una serie
di soluzioni formali più strettamente legate all'obiettivo funzionale:
l'ospitare.

Funzione realmente antica, quasi primitiva, l'ospitare ha
modalità e forme commerciali che seguono due filoni principali, collegati a due
idee di visitatore: chi viaggia per piacere e chi lo fa per lavoro.

Si tratta, ovviamente, di due esigenze opposte.
Psicologicamente, funzionalmente e commercialmente.

Sono le due esigenze cha hanno storicamente determinato la
nascita del concetto di ospitalità e lo hanno fatto spostare dal domestico al
commerciale, dal privato al pubblico, dal nobiliare al popolare. Lo spostamento
legato al lavoro ha naturalmente privilegiato le città come meta, come per il
viaggiatore turista, a meno dell'invenzione più recente del turismo sportivo o
sanitario, che ha sviluppato nell'ultimo secolo e mezzo (senza dimenticare in
realtà le stazioni termali romane) l'ospitalità collegata non più alle città
storiche, ma al paesaggio e al territorio.

Così, da questo punto di vista, sono identificabili subito
alcune differenze. L'ospitalità cittadina, che sia lussuosa o frugale, rimane
comunque rapida. Così se la ritualità ha bisogno di tempi e ripetizioni,
nell'hotel urbano questi riti sono più collegati alle modalità ripetibili delle
grandi catene in ogni città, che non alla consuetudine di un luogo o di una
cultura precisi. Al contrario le terme, gli hotel nelle località di vacanza
cercano spesso in certe ritualità specifiche il loro modus e la loro attrattiva.
Se gli hotel urbani sono prima di tutto efficienti e spesso internazionali, i
secondi sono eccessivi o molto tematizzati. Se nei primi si ha la
(medio/piccola) hall come porta immediata e rapida verso la città, nei secondi
la dimensione e la concatenazione di spazi e funzioni differenti costruiscono
una ritualità e una sequenza di sensazioni opposte, più lente e più varie, tese
a costruire una sorta di stanzialità.

Partendo da queste prime elementari osservazioni potremmo
evidenziare alcuni argomenti architettonici, da utilizzare come strumenti di
lettura.

Sono identificabili all'interno dell'hotel tre "specie
di spazi":

- quelli pubblici di connessione con l'esterno (la hall, la
scala se monumentale)

- quelli comuni di decompressione da e verso l'intimità (il
corridoio, la sala ristorante/colazione)

- la camera, l'intimità.

La caratterizzazione di questi spazi è l'essenza,
propriamente il "carattere" dell'albergo.

Ognuno di questi luoghi ha aspetti funzionali e dimensionali
propri ma, soprattutto, costruisce un rapporto percettivo/contemplativo
rispetto all'esterno (città, paesaggio) e/o rispetto all'intimo,
all'interiorità del visitatore. Così ci troveremo spesso ad analizzare hotel
che concentrano la loro attenzione sul rapporto con l'esterno, con una città o
un paesaggio monumentale, o, al contrario, si concentrano sulle
caratteristiche, ipotetiche e ricercate della personalità del loro cliente,
escludendo quasi completamente il rapporto con l'esterno. E' probabilmente
identificabile anche una maggiore ricerca nel contemporaneo per il secondo tipo
di alberghi, con l'abbandono del desiderio percettivo del "flaneur"
ottocentesco, sostituito da un' autocontemplazione, un piacere nel trovare noi
stessi in qualsiasi luogo, che ha spinto verso un'attenzione sempre maggiore al
design e all'oggetto.

Sommario:

Prefazione - L'hotel: una città nella città - Nuove
realizzazioni: Hotel Il Palazzo, Fukuoka. Hotel St. James, Bouliac. Hotel Citadines, Barcellona. Hotel Plaza,
Barcellona. Hotel Zurichberg, Zurigo. Hotel Martinspark, Dornbirn. Hotel Les
Thermes, Dax. Hotel Grand Hyatt, Berlino. Hotel Mojiko, Moji. Hotel Habita,
Polanco, Città del Messico. Hotel Terrantai, San Pedro de Atacama. Hotel
Eso, Cerro Paranal. Hotel Es, Roma. Ice Hotel, Jukkasjarvi - Interventi nell'esistente:
Hotel Furka Blick, Passo del Furka, Realp. Pousada de Santa Maria do Bouro,
Amares, Braga. Hotel Greif, Bolzano. Hotel Side, Amburgo. The Hotel, Lucerna. Hotel St. Martins Lane, Londra.
Hotel The Gray, Milano - Progetti: sperimentazioni nel contemporaneo -
Bibliografia - Biografie dei progettisti - Schede tecniche