Testo di Davide Cattaneo

Hotel Kirkenes
Testo di Davide Cattaneo

Committente: Pikene på Broen,
Kirkenes
Proprietario: Via Travels
Tempo di
realizzazione
: 10 giorni agosto 2005
Progettista:
Sami Rintala
Collaboratori: George Lovett, ark.yo.,
University of Sheffield (U.K); Borghild Hulsvik, ark.yo., Bergen Architect
School; Anne Kathrine Vabø, ark.yo., Bergen Architect
School
Superficie costruita: 22mq
Metri
cubi
: 110 mc
Fotografi: Morten Torgersrud; Sami
Rintala; Jan Erik Svendsen

Vedi SCHEDA ARCHITETTO

Doveva essere solo un'opera d'arte da realizzare nel centro di Kirkenäs nel
nord della Norvegia sulle sponde calme del mare di Barents, in un territorio da
sempre interessato dalla commistione di differenti culture, un luogo di incontro
di popoli nordici, una terra di passaggio per esploratori e avventurieri.
In
realtà quella commissionata a Sami Rintala, autore della Elements House ad
Anyang vicino a Soul nel 2005 e prima protagonista della VII° Biennale d'Arte di
Venezia nel 2000, è diventata qualcosa di più di una semplice opera d'arte;
l'artista, ha come sempre deciso di realizzare "qualcosa di utile", di associare
alle valenze estetiche proprie di un intervento artistico, alcune esigenze
funzionali importanti per il contesto nel quale l'opera è inserita. Ne è nata
un'istallazione-costruzione, anzi un progetto architettonico vero e proprio
(d'altro canto cos'è una buona architettura se non la sintesi tra la migliore
risposta ad una esigenze specifica e le valenze estetica del fare creativo?). Si
tratta di un piccolissimo albergo temporaneo (o almeno doveva essere così ma è
stato costruito nel 2005 ed è  ancora al suo posto), un rifugio caldo e
accogliente riservato a marinai, pescatori, cacciatori ed escursionisti che
vogliono passare una notte in un luogo sicuro a condizioni economiche
accessibili. La costruzione è stata realizzata in soli dieci giorni con l'aiuto
di tre studenti, avendo a disposizione un budget assolutamente limitato.
L'edificio è un parallelepipedo puro che misura in pianta 6 x 2,5 m e si eleva
per 5 m in altezza, un volume essenziale e uno spazio interno assolutamente
spartano sia negli arredi quanto nella dotazione di servizi. Contiene unicamente
l'indispensabile: un ingresso, una piccola zona giorno con un tavolo e una stufa
(strumento indispensabile nelle fredde giornate norvegesi ma anche con il fuoco,
simbolo naturale ancestrale) e due scale a pioli che conducono alla zona notte
del livello superiore nella quale sono presenti due camere, una singola e una
doppia. Il bagno e la doccia non ci sono, bisogna recarsi alla vicina stazione
della polizia. L'interno è caratterizzato da tinte tenui per dare luminosità al
piccolo spazio mentre l'esterno è tinteggiato di nero per assorbire la luce del
sole ed integrarsi al meglio tra le scure rocce del paesaggio. La struttura è
realizzata interamente in legno e poggia su una fondazione areata in blocchi;
come per tutte le sue opere, Rintala utilizza materiali semplici e allo stesso
tempo evocativi, legati sia all'opera dell'uomo che al suo habitat e al contesto
nel quale ci si trova. Ed è proprio il rapporto con il paesaggio e più in
generale tra uomo-natura-artificio il vero tema della ricerca dell'artista
finlandese. Tutte le aperture dell'edificio, la porta e le finestre sia al primo
che al secondo livello sono disposte asimmetricamente su un unico lato, verso il
mare, e incorniciano uno splendido panorama in uno sguardo ininterrotto. Un
luogo dove meditare e riflettere, una sorta di cabanon lecorbusierano, che
indaga tra finito e infinito l'esperienza assoluta e universale dell'esistenza
ma sempre legata ad un contesto specifico sempre diverso. In ogni intervento
Sami Rintala cerca un dialogo nuovo con la natura, individuandone gli archetipi
ed elaborandoli in termini visivi e tattili, per svelare il nucleo nascosto
della bellezza della semplicità quotidiana e dare forma ad una architettura
sensoriale accessibile a tutti.