A Parigi, nei pressi dell’Opéra Comique, gli architetti Britt Moran ed Emiliano Salci del milanese Dimorestudio hanno progettato gli interni di un antico edificio di fine Settecento recuperato, dando vita al nuovo Hotel Saint-Marc.
Lo stabile fu costruito originariamente nel 1791 e diventò il palazzo del Duca di Choiseul, affrontando negli anni a seguire tutti i cambiamenti e le evoluzioni storiche della città di Parigi. Proprio tra queste mura, che ospitavano qualche anno dopo la sede del giornale “Le National”, fondato da Adolphe Thiers, venne scritta la solenne protesta del 27 luglio 1830, indirizzata contro gli ordini di luglio, e scintilla che fece scoppiare la rivoluzione dei Tre Gloriosi, innescatasi proprio nel 1830.
Più tardi, nel ventesimo secolo, il palazzo ospitò il famoso ristorante italiano Le Poccardi, dove si racconta che Raoul Villain abbia cenato il 31 luglio 1914, pochi istanti prima di assassinare Jean Jaurès al caffè del Croissant d’Or a qualche isolato di distanza.
L’edificio divenne poi un immobile adibito a uffici e nel 2013 fu acquistato da Nadia Murano e Denis Nourry, proprietari anche del famoso Hôtel du Petit Moulin, progettato da Christian Lacroix nel 2005.
Murano e Nourry hanno deciso, in seguito, di affidarsi alla collaborazione di Dimorestudio per un progetto di interior capace di conservare nell’Hotel Saint-Marc tutta l’eredità della sua storia: gli architetti hanno creato così un dialogo tra passato e presente, attraverso l’utilizzo di oggetti iconici dei maestri del Design, insieme a elementi di recupero e nuove realizzazioni su misura.
Le 25 camere dell’Hotel Saint-Marc (tra i 20 e i 40 metri quadri di superficie), insieme alla suite (di 56 metri quadri), sono state progettate come appartamenti privati affinché l’ospita possa vivere in ambienti lussuosi in cui appare evidente l’unione di comfort ed estetica raffinata.
Declinate secondo sei decori, pensati per rivelare ciascuno un’emozione differente, tutte le camere sono dominate dalla presenza di colori e tessuti: dal giallo senape al rosso bordeaux, dal verde foresta al blu cielo, le diverse crome diventano scenografia teatrale per oggetti d’arte e decorativi, disegnati dagli artigiani di Murano.