L'architetto Ulla Hell, di Plasma Studio, racconta così, ad Arketipo, la genesi del progetto per House L, immersa nella valle di Casies: «Un edificio residenziale esistente, che si collocava al limite di un’area commerciale nella valle, non poteva essere ristrutturato, a causa della mancanza delle altezze minime interne e delle necessarie qualità strutturali.  La proprietà è protetta da una piccola depressione del terreno con un vecchio abete bianco al centro ed è stata quindi prevista una struttura tipo bungalow a forma di "L", che fa da controparte alla conca del terreno. In questo modo, il volume del nuovo edificio si isola dagli edifici commerciali circostanti ed ordina lo spazio verde attorno al vecchio albero. L’edificio si colloca parallelamente rispetto alla strada di accesso, incorniciando il giardino e guadagnando la più grande area verde possibile: erano proprio quell’abete al centro del giardino e la necessità di schermare verso le costruzioni vicine i principi generatori del progetto».

La composizione interna degli spazi prevede che le parti dell'edificio utilizzate durante il giorno siano collocate a piano terra, precedute, sul fronte verso il giardino, da terrazze coperte. Superato l'ingresso, si accede allo spazio centrale della residenza, che si articola attorno al camino e prevede la presenza della cucina e del soggiorno. La posizione della cucina è stata scelta dopo un attento studio dell'illuminazione, per far sì che ricevesse la luce del sole mattutino, che poi – durante il pomeriggio e la sera – illumina il soggiorno.
La zona notte prevede un'organizzazione spaziale con il mezzanino e sono precedute da un balcone che accompagna verso il giardino.

A proposito della selezione del materiale, Ulla Hell continua la descrizione di House L: «L’edificio è caratterizzato da una palette materica molto essenziale: la costruzione è in cemento armato e muratura per le parti verticali, mentre il tetto è in legno. Le facciate ovest ed est sono rivestite con doghe scure in legno lasciate grezze e tagliate a sega. Questo rivestimento si estende come un continuum sopra la copertura inclinata, che da nord e sud è percepita come un tetto a spiovente.
La pensilina d’ingresso ed il balcone – sui fronti est ed ovest – sono caratterizzati da  acciaio zincato e annerito. Le facciate nord e sud sono arretrate rispetto al rivestimento in legno, e vengono perciò percepite come delle cornici.
Per quanto riguarda gli interni, sono dominati da legno di larice e di pino, mentre cenni di tonalità scure di grigio sono state utilizzate per marcare i contrasti».

I tempi di cantiere per House L hanno previsto un percorso breve: sei mesi per l'approvazione del cantiere e cinque di costruzione, senza ricorso alla prefabbricazione. L'insieme delle soluzioni tecniche, inoltre, è stato sviluppato per ottenere la certificazione energetica Klimahouse A, nello specifico grazie all'inserimento di un impianto geotermico, alla scelta di vetrate triple, alla posa di fibra di legno per l'isolamento e all'integrazione con un sistema di ventilazione meccanica controllata.
«Il sito che forse a prima vista sembrava svantaggiato e l'albero bellissimo al centro ci hanno dato lo spunto di progetto; il budget era limitato, ma spesso questa condizione fa nascere dei progetti piano coerenti e pensati, come anche la necessità di ricorrere a un tetto a falde», conclude Ulla Hell.

Scheda progetto
Direttore dei lavori: Plasma Studio
Collaboratori: Peter Pichler, Micol Fronza
Foto: Michael Pezzei
Progettista per la sicurezza: Ingenieurgemeinschaft - Ingegneri associati TEAM 4, Ing. Klaus Seeber
Geologo: Baukanzlei Sulzenbacher & Partner, Dr. Ing. Ursula Sulzenbacher
Impresa edile: Burgerbau KG & Co. des Burger Johann