Mercati – Lo slancio produttivo dello scorso decennio è ormai terminato, le aziende sono soprattutto impegnate nel restyling

Il clima di incertezza non sta favorendo la sperimentazione in ambito progettuale, le ricerche di nuovi materiali e conseguenti nuove applicazioni su prodotti e superfici di rivestimento per il bagno sono poche e destinate a protrarsi nel tempo. Tra le materie più innovative dal punto di vista della resa superficiale e delle potenzialità interpretative, Alicrite si presenta in lastre di acrilico che possono essere decorate con grande versatilità tramite accoppiamenti con altri materiali, come per esempio le stoffe. E' stato proposto sia come rivestimento per il bagno che per altri ambienti. Grazie alla sua malleabilità si possono ricavare forme a catino, anche di grandi dimensioni, come nel caso del lavabo da terra Vision, di Rapsel, disegnato da Nespoli e Novara, realizzato saldando due lastre termoformate, decorate con tessuto, dove la fonte luminosa interna è stata voluta per esaltare le qualità di traslucenza del materiale.

Nessuna rivoluzione
Esiste in verità una costante ricerca tecnica e tecnologica sulla materia da parte di istituti universitari e centri R&D interni alle aziende, ma difficilmente abbiamo visto negli ultimi anni un materiale veramente rivoluzionario dal punto di vista della funzionalità giungere ai comparti dell'arredo, in generale. La richiesta del mercato, che è attratto dall'immagine di sensazione, spinge piuttosto a sperimentare sulla commistione tra materiali differenti di cui si sia già testato l'effettivo valore, secondo parametri dati per scontati dal pubblico quali la resistenza all'usura, la facilità di pulizia, la ridotta porosità per un migliore mantenimento della superficie originale.

I pregi dei materiali tradizionali
Più che di applicazioni di nuovi materiali in questa fase congiunturale, che non potrà essere ricordata per il fermento e l'innovazione, si parla di nuove finiture per materiali esistenti, la cui comprovata qualità ha reso necessario svecchiarne l'immagine consolidata con nuove proposte. Il pregio di sfruttare materiali tradizionali, vale a dire che il pubblico conosce, ha apprezzato e visto usare, è proprio il fatto che infondono sicurezza, dai punti di vista della resistenza, della praticità e dei consigli per l'uso. Qualsiasi nuovo materiale infatti necessita non solo di collaudi approfonditi da parte del produttore, ma per essere recepito dal consumatore ed accettato come valido ci si deve fidare, evitando quei problemi di gestione di cui i tradizionali si sono liberati da tempo. Un materiale “chiavi in mano”, verrebbe da dire, colpisce e rimane; se invece, anche esteticamente stupefacente, crea problemi di comprensione è velocemente scartato. Per questo un'azienda oggi deve consegnare un materiale allo stato in cui si consegna un'automobile.

La nuova stagione della ceramica
Considerando che sono necessari anni per sperimentare nell'uso comune la qualità e la bontà di materiale e di una tecnologia che lo traduca in un prodotto, ecco l'alternativa del restyling, o la nuova immagine, o il rinnovamento di gamma: il mercato è aperto a recepire molte possibilità espressive in tal senso. In questo percorso, la ceramica, che ha offerto una fortissima accelerazione nelle proposte, è stata favorita dal netto passaggio dall'immagine di superficie bidimensionale a quella di oggetto tridimensionale. Ricordiamo che nel 2005 aveva fatto sensazione la piastrella Sculture disegnata da Massimiliano Fuksas per Cerdomus aprendo una strada maestra in anni recenti per la gran parte delle aziende di superfici. Sulla stessa onda progettuale Marazzi e Ragno hanno presentato al Cersaie 2008 rispettivamente: la linea Materia dove giochi di luce e rilievi mostrano tutta la forza espressiva del gres porcellanato; Monolith che attinge tutta la sua energia dal porfido, presentandosi sia naturale che bocciardato; Multiline caratterizzato da linee incise sulla superficie che si rincorrono, creando profondità grazie dall'uso del colore tono su tono; Textile dove l'eleganza del tessuto si trasforma in impronta, creando trame geometriche e metalliche. Mentre al Salone del Mobile di Milano 2008 è stata presentata la piastrella Origami progettata da Sakiko Suzuki su brief di Ryu Kosaka per la Range Co. Ltd., la cui superficie di tre dimensioni ricorda le fattezze che la carta assume quando è piegata secondo le tecniche dell'origami; già l'anno scorso Lea Ceramiche aveva messo in produzione la collezione Street e City, disegnata da Diego Grandi, piastrelle differenti l'una dall'altra dalla superficie “scolpita” secondo il disegno della mappa stilizzata di una città. Solo per citare i più celebrati.

La carta da parati
Oltre alla ceramica e alla sua nuova ondata sperimentale nella definizione della superficie, altri materiali ripescati da un passato, non così lontano, sono tornati a fare bella mostra di sé nelle fiere e negli allestimenti. I progettisti ne stanno riscoprendo le potenzialità con nuove interpretazioni. Alcuni esempi sono la moquette e la carta da parati. Rispolverate dalle soffitte del progetto, queste due materie da rivestimento hanno rifatto il loro ingresso anche in bagno. La linea World Carpets di Colorline disegnata da Marcel Wanders presentata al Salone del Mobile di Milano 2008 è commercializzata in piastrelle di velluto Tartan. Quattro i caratteri individuati, mixabili in composizioni geometriche, floreali e tartan. Una materia rinnovata nella tecnica produttiva che ha acquistato maggiore resistenza all'usura e all'acqua. L'uso delle superfici in tessuto sta diventando nuova espressione nella stanza da bagno. La storica azienda di produzione di carte da parati Ulf Moriz, in questi ultimi anni ha proposto nuove grafiche e nuove lavorazioni, spaziando dal macro disegno all'inclusione di cristalli. Un espediente che nasconde visivamente nuove tecniche di elaborazione della carta trattata con sottili pellicole resinose, capaci di renderla lavabile e resistente all'umidità, pur rimanendo traspirante. Una materia che sta superando la storica collocazione nei salotti buoni per fare ingresso nelle cucine e nei bagni più ricercati.