Edifici – La nuova sede dell'azienda di farmaci omeopatici a Milano emerge come una quinta scenografica urbana

Posto su una delle principali direttrici a scorrimento veloce d'ingresso al centro di Milano, l'edificio della farmaceutica omeopatica Guna, notevolmente caratterizzato dalla facciata realizzata da Sipam, emerge dal contesto architettonico circostante piuttosto degradato e anonimo. L'intervento progettuale ha previsto la riqualificazione di un edificio industriale degli anni '50: una struttura puntiforme a telaio in cemento armato con tamponamenti in muratura.

Pur mantenendo l'originale composizione planimetrica a pianta rettangolare, l'intervento ha saputo conferire originalità al manufatto, rendendolo quinta scenografica urbana, sia di giorno sia di notte, proponendo nello stesso tempo una soluzione in grado di rappresentare i caratteri dei laboratori omeopatici Guna. L'edificio può essere letto da tre principali elementi: il giardino, l'involucro di facciata e la nuvola di copertura, che ne costituiscono l'essenza architettonica. Il piano terra è caratterizzato da un giardino sensoriale, giocato sulla presenza di elementi scultorei che catturano l'attenzione dei passanti.

Procedendo verso i piani superiori, la serigrafia della facciata vetrata esprime una ricerca di forme e colori della natura, che distingua l'edificio dal contesto urbano che lo circonda. Lo studio dei prospetti rappresenta la porzione più rilevante dell'intero progetto; l'involucro si compone di una facciata vetrata e ventilata, posta a 25 centimetri dalla muratura dell'edificio preesistente in modo da creare un flusso d'aria continuo. Quest'ultimo contribuisce a climatizzare gli ambienti interni senza sottoporre i laboratori a bruschi sbalzi di temperatura e a una luce eccessiva, che potrebbe alterare i prodotti omeopatici. La tridimensionalità del fronte principale è sottolineata non solo dal sapiente connubio tra il motivo serigrafato sulle vetrate e gli elementi aggettanti ogivali, ma anche da una struttura sinuosa posta in copertura, realizzata in scocca cementizia color azzurro.

La copertura a forma di nuvola
Sinuosa e di colore azzurro, la “nuvola” di copertura costituisce la congiunzione ideale tra progetto architettonico e orizzonte, contribuendo a smaterializzare il netto confine tra la linea di gronda rettilinea e lo sfondo azzurro del cielo. Il movimento vibrante, che pervade tutta la facciata in modo bidimensionale attraverso il motivo serigrafato, acquista materialità e tridimensionalità in copertura, liberandosi verso l'alto proprio in corrispondenza della struttura in GRC (Glass Reinforced Concrete), ampliando l'impatto scenico della facciata. Il materiale è un cemento rinforzato con fibre di vetro, la cui elevatissima resistenza a trazione permette di ottenere forme complesse mantenendo esigui pesi e spessori.

La facciata è una scacchiera disomogenea
La facciata presenta una composizione articolata che la rende unica: le lastre rettangolari di varie dimensioni, disposte apparentemente in modo casuale, sembrano formare una scacchiera disomogenea, accentuata da elementi sporgenti di alluminio. Il disegno è vivacizzato da un'originale serigrafia colorata, realizzata attraverso specifiche mascherine studiate per ogni lastra, che richiamano la naturalità dei prodotti omeopatici attraverso le colorazioni pastello verde, ocra, arancio e giallo. Le calibrate dimensioni e l'essenziale disegno della serigrafia, evocano l'andamento di sottili fili d'erba lungo tutta la facciata e contribuiscono a modulare più efficacemente la radiazione solare incidente. La superficie vetrata è caratterizzata da elementi aggettanti di sezione ogivale, simili a brise soleil, che sottolineano l'andamento orizzontale del fronte, conferendogli una maggiore tridimensionalità.