in cantiere – I serramenti autoportanti sono rinforzati da "ali" verticali in vetro che funzionano da controvento.

Il Nuovo Museo dell'Arcropoli di Bernard Tschumi è rivestito complessivamente con più di 11.000 mq di superficie a vetro: più dell' 80 % delle superfici visibili. Lo sforzo progettuale è stato volto a garantire la massima trasparenza dei serramenti insieme alla protezione solare adeguata alla collocazione geografica. Uno degli obbiettivi del progetto è stato quello di perseguire il massimo risparmio energetico per raggiungere il livello necessario alla certificazione EU di Greenbuilding. Questo ha determinato la scelta di fare solette a sbalzo che sporgono rispetto al perimetro di facciata e creano, in tal modo, ampie zone d'ombra sulla parte verticale. I serramenti autoportanti sono rinforzati da "ali" verticali, sempre in vetro, che funzionano da controvento e sono agganciati alla soletta superiore. In alcuni casi, come nella struttura di copertura, lo sbalzo raggiunge i 9,45 metri: un aggetto che comporta possibili deformazioni verticali che arrivano sino a 8 cm di flessione. Questo ha reso necessario l'inserimento di elementi stabilizzatori in corrispondenza degli agganci superiori. Grazie agli stabilizzatori, le pareti verticali sono in grado di sopportare un sisma che raggiunge un'intensità di 6,5 della scala Richter. Lo studio dei serramenti si è rivolto a tipologie di vetri privi di colore e di riflessi, quindi poveri di ferro, e allo studio di elementi di fissaggio e di tiranti d'acciaio dal minimo impatto visivo (il vetro utilizzato è stato Floatglass di tipo extra chiaro). La struttura del serramento della sala del Partenone è costituita da due vetrate disposte a 70 cm una dall'altra: una esterna continua, che isola dal sole (VARIO), e una interna, costituita da un vetro di sicurezza (STADIP), appeso a due metri di altezza da terra che funge da effetto camino. Per studiare la soluzione ideale l'azienda selezionata per la produzione, la fornitura e il montaggio dei serramenti (l'austriaca Eckelt) ha dovuto produrre e montare in cantiere numerosi mock up al vero delle vetrate alte sette metri. La protezione solare è stata garantita grazie a : - l'uso di una pellicola colorata e serigrafata, con 6 tipi di motivi diversi (sunex 73/39), in grado di abbassare la temperatura esterna di 40° per portarla internamente a 23°. - l'inserimento di schermi solari mobili appesi fra le due vetrate - la tipologia del vetro delle ali verticali di controvento (seralit litex-h con il colore speciale BF1WS).