Il concorso Europan 14 è giunto alla sua conclusione. Dopo il "Forum delle città e delle Giurie" che si è svolto a Helsinki il 20 e 21 ottobre di quest'anno e dopo i lavori conclusivi delle Giurie nazionali di tutta Europa, i progetti premiati per questa quattordicesima edizione sono pubblicati dal 1 dicembre sui siti web europeo e nazionali.
1.003 progetti provenienti da tutto il mondo in risposta ai 44 programmi proposti dai promotori dei siti dei 13 Paesi europei organizzatori del concorso. Dei 136 progetti premiati (41 vincitori, 47 runner up, 48 menzioni speciali) il 15,4% di italiani sono saliti sul podio. In particolare, oltre che in Italia, ci siamo distinti in Austria, Olanda, Belgio, Germania, Francia, Spagna, Finlandia, Norvegia, Svezia e Croazia.
Un bilancio di qualità per l'Italia sul tema proposto dalla Città di Cuneo, relativo a un ampio progetto di rigenerazione urbana nelle aree dell'ex-deposito carburanti della Caserma Montezemolo. 24 le proposte ricevute, ovvero il 70% rispetto il numero dei gruppi iscritti. Il 25,7% di iscritti stranieri in Italia, sul sito di Cuneo, provengono principalmente da Francia, Spagna e Svizzera. Tra i progettisti che hanno voluto puntare sul sito italiano l'80% è stato rappresentato da italiani. Una grande qualità nei progetti che, per questo sito, sono stati molto attenti alle indicazioni programmatiche dell'amministrazione che intende concretizzare al più presto i risultati, ma allo stesso tempo, hanno fornito idee nuove e spunti interessanti per la realizzazione. Il Piemonte è stato presente con il 37,5% dei progettisti seguito da Lombardia, Sardegna, Emilia Romagna, Abruzzo e Toscana e il 21% di stranieri.
La Giuria nazionale, composta da Carlos Arroyo, Ignacio Pedrosa, Lilia Cannarella, Claudio Bonicco, Paolo Iotti, Claudia Clemente, Anna Del Monaco ha assegnato 2 premi in denaro (1 vincitore e 1 segnalato) e 3 menzioni speciali sul totale delle 24 proposte progettuali. In controtendenza rispetto le precedenti edizioni, i premiati a Cuneo sono tutti progettisti italiani. In generale, con questa rosa di progetti, la Giuria ha voluto offrire all'Amministrazione la possibilità di sviluppare in modo completo gli elementi del programma, consigliando di attuare la prassi ormai consolidata di European di sviluppare un workshop che coinvolga i gruppi premiati per avviare il processo di realizzazione.

Progetto vincitore - Green is the colour - Federico Aru e Michela Serra
Progetto vincitore - Green is the colour - Federico Aru e Michela Serra

Classe '89 per il team del progetto vincitore, dal titolo "Green is the colour", composto da Federico Aru e Michela Serra provenienti dalla Sardegna. La Giuria ha ritenuto estremamente meritevole il contenuto di questo progetto che, attraverso un'approfondita analisi del sistema urbano, con un segno grafico volutamente "integrato" con l'esistente, riesce a trasformare l'uso di una realtà cercando di rispettarne il Genius Loci che si è conservato malgrado le trasformazioni del tempo. Rappresenta un manifesto di equilibrata convivenza tra costruito e natura, rispettando il verde esistente, strutturato e maturo, implementandolo in modo puntuale e tenendo conto dei suoi cicli vitali. Riprende con sapienza i temi di continuità con la città storica: il viale, il muro vegetale e la piazza. Individua con un pulito segno architettonico le porte di accesso coerentemente relazionate al tessuto urbano esistente. Il valore importante del progetto è l'approccio che lo rende adatto a fare da regia ai vari interventi che l'Amministrazione potrà mettere in campo.
Il progetto segnalato dal titolo "Making Room(S)", rivela un gruppo classe '78, di architetti dell'area torinese composto da Cristina Renzoni, Ianira Vassallo, Silvia Lanteri, Eudes Vito Margaria, e la collaboratrice Giorgia Greco. Il progetto rispetta il nuovo senso contemporaneo di vivere la città intesa come "bene comune". In questo modo gi spazi, i percorsi e gli edifici, partendo da una organizzazione di base molto semplice, che si basa su "stanze", sono funzionalizzati e abitati dai cittadini in modo spontaneo, ma guidato da specifiche iniziative (adotta una "stanza", carrot city, artisan's lab, open library ecc...). Si distingue per l'attivazione di uno "slow path" che collega la città anche trasversalmente offrendo un interessante contributo al futuro processo di realizzazione sull'area.
Il progetto Menzione speciale dal titolo "The difficult Wall", dell'architetto Andrea Alberto Dutto insieme ai collaboratori Andrea Aliangena, Chiara Genta, Andrea Giordano, si concentra sull'evoluzione dell'asse principale della città ritenendo che nel tratto finale che culmina con l'area della caserma Montezemolo siano contenuti gli elementi tipici della città europea contemporanea (multietnica, con spazi aperti, negozi e ristoranti). Interessante l'idea organizzativa dello spazio secondo "isole" che determinano un arcipelago animato dalle diverse attività.
Il progetto Menzione speciale dal titolo " Lucy in the Woods with Diamonds", dell'arch. Francesco Lenzini, insieme ai collaboratori Andrea Mologni, Margherita Marri, Martina Corbella, Jacopo Rosa, Francesca Luci, si è distinto per il suo carattere visionario e ottimistico che lascia spazio alla natura e agli abitanti per appropriarsene, determinando il suo sviluppo. Rispetta gli edifici esistenti riorganizzandoli con nuove funzioni (emphaty, handy, dynamic, otium, radura - spaces and bar camp). Un progetto sperimentale dove viene proposto un nuovo modo di gestire il verde attraverso il sistema delle radure-nursery per la riforestazione di ex Piazza d'Armi.

Progetto vincitore - Green is the colour - Federico Aru e Michela Serra
Progetto vincitore - Green is the colour - Federico Aru e Michela Serra

All'interno della famiglia dei progetti che hanno proposto per il sito un disegno architettonico, il progetto Menzione speciale dal titolo "Contaminations", degli architetti Andrea Benelli, Vincenzo Moschetti, Giacomo Razzolini, Davide Lucia, Elisa Monaci, Luisa Palermo, si distingue per la chiarezza e l'adattabilità formale, con la proposta del sistema lineare. Il processo compositivo si attua attraverso tre azioni: un nuovo intervento, il recupero delle preesistenze e il sistema lineare che definisce una nuova identità architettonica. La grande architettura è declinata con una lunga passeggiata all'aria aperta, tra sole e ombra penetrata dalla vegetazione e l'interessante tema del portale prospettico.
La Città di Cuneo anticiperà al 18 gennaio il Forum nazionale dei risultati per attivare contestualmente un workshop di lavoro che consenta l'avvio dei progetti definitivi finanziati dal PON-Fesr con 18milioni di euro sulle aree. Premiazione, mostra e workshop in un evento che sarà anche un'occasione di incontri e di dibattito sulle città produttive. Oltre la mostra di tutti i progetti presentati sul sito, Cuneo ospiterà anche uno spazio dedicato ai progetti premiati in Europa.

Progetto vincitore - Green is the colour - Federico Aru e Michela Serra
Progetto vincitore - Green is the colour - Federico Aru e Michela Serra