Ijburg Bridge  

Località: Amsterdam
Committente: Project Groep Ijburg Gemeente Amsterdam
Progettista: Nicholas Grimshaw & partners
Progetto strutture: IBA (Ingenieurs Bureau Amsterdam) e WS Atkins
Impresa di costruzione: Projectbureau Ijburg-Amsterdam & HBG
Consulente gestione budget: IBA (Ingenieurs Bureau Amsterdam)
Datazione realizzazione: 1997 - 2001
Superficie costruita: 11.000 mq
Costo complessivo: £18 milioni
Destinazione d'uso: ponte stradale e ferroviario

Nel giugno 1997 lo studio Nicholas Grimshaw & Partners ha vinto il concorso per la costruzione dei primi due ponti all'interno del complesso di Ijburg in città. Il complesso di Ijburg estende l'area edificabile destinata all'edilizia residenziale nella zona sud-est della città. Sono state create sette isole artificiali sul Ijmeer, un grande lago di acqua dolce protetto dal mare. Sebbene il primo ponte di estensione pari a 240m faccia da "ingresso" e simbolicamente segni la transizione tra l'area vecchia e quella nuova, entrambi i ponti costituiscono una sorta di "cordone ombelicale" rispetto alle infrastrutture pubbliche. Ciascun ponte accoglie diverse corsie per il traffico automobilistico, due linee tranviarie, due piste ciclabili, il drenaggio principale ed altri servizi di utilità pubblica, nonché due percorsi pedonali. Tali requisiti hanno implicato un notevole coordinamento progettuale.
I due ampi viadotti sono divisi lasciando così uno spazio notevole tra loro, il che consente di vedere trasversalmente l'acqua sottostante, permettendo a coloro che percorrono la struttura di percepirla come ponte piuttosto che come sopraelevata.
L'effetto è rafforzato nel primo ponte dalla struttura stessa, poiché i viadotti sono sospesi da due gruppi di tre archi ciascuno che li sovrastano. Gli archi sono realizzati in segmenti di travate scatolari in acciaio imbullonati e i collegamenti tra gli elementi sono a vista. L'effetto complessivo si ispira agli scheletri delle creature marine, in ricordo del fatto che l'Ijmeer un tempo era mare. Ogni arco e ogni elemento del viadotto sono stati prefabbricati in acciaio e trasportati su chiatte in cantiere prima di essere montati in posizione mediante l'ausilio di gru. Le spalle ed i sostegni centrali di cemento nonché il manto dei viadotti del ponte sono stati realizzati principalmente in loco.
A causa della delicata natura geologica del terreno sottostante i progettisti hanno dovuto rispondere alla sfida costituita dalla necessità di non trasferire le spinte  laterali dagli elementi portanti degli archi ai capitelli dei piloni. Per questa ragione sono stati fissati gli archi con cavi di acciaio messi in tensione in opera, facendoli poggiare su elementi portanti mobili.
Un secondo ponte più piccolo tra le due isole adotta lo stesso linguaggio con una configurazione leggermente diversa. Il sistema è sufficientemente flessibile per funzionare in tutti i ponti veicolari tra le isole nuove, con varianti doppie di campata nelle zone di contatto tra il terreno e le isole artificiali. Entrambi i ponti sono
al momento terminati e aperti al pubblico. La WS Atkins ha sostenuto lo studio NGP durante le prime fasi progettuali, mentre la progettazione è stata curata da IBA
e dall'ufficio tecnico del Comune di Amsterdam.
L'appalto è ammontato a 18 milioni di sterline.

Estratto da Area, n. 60