Ritratti – Una coppia di creativi nipponici trapiantati a Milano prova a coniugare il meglio della tradizione orientale con quella occidentale

Non sono molte, nella storia del design, le coppie che firmano alla pari: vengono subito in mente i nomi di Charles e Ray Eames, un accostamento impegnativo. Oggi si aggiungono alla risicata lista altri due nomi, quelli di Setsu e Shinobu Ito, che dal natio Giappone sono approdati in Italia e sono stati 'adottati' da Milano.

Un percorso di studio dal Giappone all'Italia
Entrambi laureati nella loro terra di origine, hanno percorso strade parallele per confluire poi nell'attività comune. Lui, Setsu, terminata l'esperienza professionale giapponese, dopo esser approdato in Italia ha collaborato con Alchimia e con Angelo Mangiarotti, ed ha frequentato gli studi di Sottsass e Castiglioni, prima di intraprendere una strada autonoma. Lei, Shinobu, ha operato nei settori del marketing e dell'industrial design. Dalla loro collaborazione nasce nel 1997 lo studio Ito Design e da questa 'officina' escono progetti per aziende di grande rilevanza (per citarne solo alcune, DePadova, Fiam Italia, Edra, Guzzini, Mitsubishi, Swarovski, Sony, ecc.). Ultimamente hanno collaborato con Dupont™, per realizzare progetti diversi con il Corian®, materiale innovativo di cui vanno sperimentando le notevoli possibilità. Sul passaggio dal Giappone all'Italia affermano: «E' bene essere uno straniero in un paese per capirne a fondo l'identità. Volevamo approfondire la nostra esperienza creativa e culturale fuori dal Giappone e l'Italia ci è sempre piaciuta per la sua cultura, la sua storia, la sua vitalità, la sua natura, perfino il cibo. Comprendendo il paese in cui si è stranieri si comprendono anche le proprie origini: un sogno che si è realizzato nel tempo». Sono entrambi affascinati dal mondo del design in cui operano, dove è possibile creare cultura ed emozioni. Tra le loro attività è importante il ruolo di direzione artistica nelle aziende dove, influendo direttamente sulla politica produttiva, il designer è in grado di creare un'immagine totale.

Un design che converge con il marketing
Ecco come raccontano le loro esperienze diverse e convergenti. Setsu: «La mia esperienza con grandi personaggi del design, come Mendini e Mangiarotti, Sottsass e Castiglioni, mi ha caricato di energia: si tratta di personaggi grandi non solo per il loro lavoro, ma per la gentilezza, la semplicità dei rapporti, l'insegnamento, ma anche la capacità di insegnare come si deve essere». Shinobu: «Come artista mi sono concentrata sulla creazione di cose belle, ma è stata importante la mia specializzazione nel marketing che mi permette di capire il mercato e anticiparne le tendenze quando metto mano alle mie creazioni. Il design senza mercato non sarebbe design». Per entrambi la creazione dello studio comune ha significato l'aumento delle possibilità lavorative e creative, ed ha generato l'energia giusta per affrontare il mercato internazionale. Di qui la scelta di collaborare con aziende significative, in sintonia con l'obiettivo del loro studio verso un design volto al futuro. Tra le ultime collaborazioni spicca quella con Dupont™, per cui hanno realizzato prodotti che mettono in luce le possibilità evidenti e latenti di un materiale innovativo come il Corian®. «I materiali ci interessano molto», affermano; «con il Corian® abbiamo cercato modi diversi di applicazione, nel desiderio di giungere a qualche cosa di nuovo, con nuove tecniche. E' un prodotto affascinante, che richiede anche l'apporto artigianale come avviene per materiali naturali, come la pietra o il legno».


Le peculiari caratteristiche del bagno nipponico
Tra i progetti realizzati con il Corian® spiccano alcuni interessanti elementi per il bagno. Se il materiale offre caratteristiche di robustezza e di forza, Setsu e Shinobu hanno puntato invece su un'immagine di leggerezza, utilizzando il nuovo Corian® 'ice white' semitrasparente. Qui si sente l'ascendenza giapponese dei due designer, che si sono ispirati al concetto di origami, minimo spessore e leggerezza di forma. Ovvia la domanda sulla differenza tra bagno nipponico e occidentale, soprattutto in un mondo che va a gran passi verso la globalizzazione. Setsu e Shinobu ritengono che il bagno giapponese si stia progressivamente occidentalizzando, allontanandosi dalla tradizione e perdendo quindi una sua caratteristica essenziale; la differenza che ancora si nota è quella, tutta originaria del Sol Levante, del lavacro fuori della vasca: un'abitudine che andrebbe portata in occidente, un'evoluzione prevedibile - secondo i due designer - perché, «sono queste piccole differenze culturali, come l'acqua che scorre fuori della vasca, che portano, se correttamente riviste, a un maggiore benessere per l'individuo».

L'attenzione alle nuove tecnologie
L'approccio alle nuove tecnologie e l'uso di nuovi materiali sono alla base del lavoro di Setsuo e Shinobu: ritengono determinante affrontare quanto c'è di rivoluzionario nel settore della progettazione, senza per questo cancellare il buono che si ritrova nelle 'vecchie' tecnologie e nei 'vecchi' materiali: la simbiosi positiva tra passato e futuro è quella che permette al designer di superare un discorso di puro styling per entrare nel vivo della progettazione. Questo sguardo attento alle possibilità del design permette a Setsu e Shinobu di confrontarsi con progetti molto diversificati: una nuova videocamera di dimensioni minime, una televisione che si avvale di nuove tecnologie, l'interno di un'automobile.