Consumi – Diversi fattori guidano l'acquisto di marmi e pietre: prezzo, estetica e caratteristiche tecniche. Spetta ai produttori valorizzarli nel modo migliore

La ricerca di mercato ha evidenziato la relazione esistente fra l'uso dei beni, soprattutto quelli di largo consumo, e le motivazioni di tipo sociologico o psicologico che determinano la percezione del bisogno e, quindi, la decisione d'acquisto. Sia pure con le approssimazioni e le distinzioni del caso, il fenomeno si manifesta anche nei beni industriali: nel costruire una casa si dovrà necessariamente prevedere la posa di un pavimento o di un rivestimento, ma la scelta del marmo, piuttosto che della ceramica, del legno o di un altro materiale, dipenderà da vari fattori, tra cui quello economico può essere prevalente.

Una varietà infinita
Considerazioni analoghe valgono nel settore lapideo considerato singolarmente, dove la gamma delle varietà è davvero infinita, sia dal punto di vista tecnologico (i caratteri dei materiali cambiano sensibilmente da una pietra all'altra), sia da quello estetico, caratterizzato da un'offerta illimitata. Nel mondo, secondo le ultime valutazioni, esistono almeno 24mila tipi di pietre, che coprono tutte le sfumature della scala cromatica. Detto questo, è facile comprendere che a guidare i consumi del settore ci sono fattori imprescindibili come quelli economici, tecnologici ed estetici, la cui combinazione ottimale richiede valutazioni attente, secondo il tipo di commessa.

Nuovi valori in campo
Spesso, tuttavia, nel mondo privato entrano in gioco valutazioni complementari che possono segnare la differenza. In tempi relativamente recenti, marmi e pietre hanno costituito uno “status symbol” che si può cogliere ancora oggi, in alcune commesse di fascia superiore, con particolare riguardo a quelle di rappresentanza. Questo fattore è passato comunque in secondo piano, cedendo il campo alla funzionalità: se è vero che la maggioranza assoluta dei piani da cucina e da bagno è realizzata in marmo o pietra, significa che l'idoneità del prodotto lapideo a questo tipo d'impiego è condivisa da una schiera sempre più vasta di progettisti, non solo per motivi estetici ma prima ancora per la capacità di soddisfare le esigenze dell'utilizzatore. La conseguenza è che la promozione del manufatto, cui si guarda con interesse sempre più vivace da parte del mondo produttivo, deve considerare i fattori motivazionali, che cambiano da un impiego all'altro e che presumono, proprio per questo, una ragionevole duttilità del messaggio, per sottolineare le peculiarità del materiale.

Richieste specifiche
Naturalmente, esiste un minimo comune denominatore valido per tutti gli impieghi, che si riassume nelle proprietà fisiche e chimiche delle pietre, ma bisogna arricchire queste informazioni secondo i vari canali commerciali. Per esempio, una promozione destinata all'edilizia civile deve concentrarsi su caratteristiche diverse da una per il settore funerario. Una cosa è certa: il marmo e la pietra non sono impiegati per capriccio né tanto meno per caso, ma rispondono a un ampio ventaglio di richieste del progettista, dell'impresa e del cliente. È compito del fornitore selezionare e soddisfare tali richieste, dopo aver approfondito i fattori motivazionali di ogni scelta.