Presentato alla stampa italiana e tedesca la scorsa settimana, dopo un ciclo di lavoro durato quattro anni, il Padiglione Tedesco “Fields of Ideas” è pronto e mostra un paesaggio vivo e fecondo, colmo di idee. In fase di progettazione il Ministero Federale per l'Economia e l'Energia tedesco, in qualità di committente, ha voluto dare molta importanza all’elaborazione di un concetto ideato come filo conduttore e sintesi tra componente architettonica ed espositiva, che si spinge anche oltre, fino al programma culturale e all’idea gastronomica, dando forma al Padiglione con un’idea molto coerente. Lo spazio presente sei aree differenti, che ospitano oltre cento stazioni tematiche.
“Nel Padiglione Tedesco facciamo vedere il forte spirito innovativo e il grande impegno che caratterizzano il nostro paese nella politica e la ricerca, nella società civile e nella solida economia, ma anche nella scena culturale e creativa” ha affermato Dietmar Schmitz, il Commissario generale del Padiglione Tedesco e responsabile per conto del Ministero.
Peter Redlin, direttore creativo di Milla und Partner descrive così il lavoro del proprio team:
L’obiettivo era offrire un’immagine della Germania nuova e sorprendente in ogni singola sfaccettatura dell’esposizione: aperta, simpatica e spiritosa. Penso di poter dire che ci siamo riusciti: il padiglione è nel suo insieme un progetto di una certa complessità, un paesaggio di idee.
Il padiglione, realizzato dal gruppo Nüssli, trasmette di per sé, in virtù dell’estetica della sue forme architettoniche, una posizione chiara riguardo all’esigenza di costruire secondo i principi di sostenibilità e nel rispetto delle risorse. Grazie alle moderne tensostrutture a membrane tessili e in acciaio, le architetture effimere offrono in particolare buone opportunità costruttive servendosi di strutture estremamente leggere che consentono di ridurre l’impiego di materiali. Di proposito non si è voluto far ricorso ad una parete esterna interamente chiusa. La regolazione climatica degli ambienti interni avviene in maniera del tutto naturale e senza consumi energetici. Per la realizzazione del padiglione i 185 lavoratori hanno impiegato in totale circa 800 tonnellate di acciaio, 2500 metri quadri di legno e altrettanti metri quadri di membrane. Inoltre sono state impiegate 700 lamelle per separare tra di loro le singole zone tematiche. Un loro allineamento andrebbe a corrispondere ad una lunghezza di circa quattro chilometri.
Lungo la superficie esterna, con libero accesso, spiccano in particolare le diverse tonalità di colore del legno, che sembrano evocare l’aspetto caratteristico dei campi e dei prati tedeschi. Questa zona invoglia al passeggio spensierato, al piacere, al relax e alle pause. Da questa posizione i visitatori possono godere di una vista panoramica su tutta l’area Expo che col bel tempo spazia fino alle Alpi in lontananza. Qui si trovano anche stazioni che fanno da cornice ai singoli stati federali con le loro peculiarità regionali e specialità culinarie. L’elemento centrale nel design del Padiglione Tedesco sono i “germogli di idee”, piante stilizzate che crescono dallo spazio espositivo schiudendosi in un grande tetto di foglie che assicura ombra al padiglione. Le foglie lasciano riconoscere la loro tecnologia fotovoltaica inedita. “Il Padiglione Tedesco è il primo grande progetto architettonico internazionale nel quale sono stati impiegati questi prodotti innovativi” ha spiegato Lennart Wiechell al riguardo. L’architetto ha parlato con entusiasmo di questo straordinario materiale: “A differenza dei tradizionali moduli solari, nel progettare e realizzare il Padiglione Tedesco abbiamo avuto la possibilità di modellare i moduli fotovoltaici con delle soluzioni molto flessibili e in maniera organica, essendo questi impressi su pellicola, secondo le nostre esigenze formali, traducendo così in architettura la nostra visione fino a renderli parte integrante dell’intero design del padiglione.” L’energia elettrica ricavata durante il giorno viene immagazzinata in un sistema di raccolta ai piedi dei cinque germogli di idee e provvede all’approvvigionamento energetico di un anello di luci a LED ad alta efficienza, che di notte illumina dal basso gli “alberi solari”.
Grohe, partner del Consorzio Padiglione Germania a EXPO 2015, è stata scelta dal Padiglione per i propri bagni che durante l’Esposizione Universale saranno dotati di sistemi di sciacquo, rubinetteria elettronica a risparmio idrico, accessori da bagno e sistemi doccia.
Partners: Duravit, Egger, Equitone, Erco, Grohe, Hager, iGuzzini, Insta, Panasonic