Posto in un quartiere alla periferia storica di Milano e a pochi passi dalla sede dell'Università IULM, il nuovo headquarter della divisione Real Estate del Gruppo BNP Paribas è stato affidato alla progettazione dello studio MC A - Mario Cucinella Architects che ha saputo creare un edificio che coniuga una progettazione attenta degli uffici interni, con l'altissima efficienza energetica.
"Questo è stato un punto fondamentale - spiega Giovanni Visconti, Development Manager di BNP Paribas Real Estate - che ci ha guidato nell'individuazione di un'area a Milano per costruire un nuovo headquarter che fosse improntato sull'efficienza sia degli uffici che sull'efficienza energetica. Il parallelo ha centrato in pieno questo obiettivo: è infatti uno dei primi edifici a non produrre CO2, grazie all'utilizzo di sistemi come le pompe di calore e un importantissimo impianto fotovoltaico posto sul tetto dell'edificio, che ci consentono di essere autonomi".

L'edificio
Il Parallelo si presenta come una piastra elevata e privilegia uno sviluppo in orizzontale anziché verticale per esprimere una filosofia lavorativa più contemporanea che tende ad annullare le classiche gerarchie.
L'elemento sopraelevato ospita gli uffici e occupa la quasi totalità del lotto e comprende all'interno di un'unica struttura circa 12.000 m² di uffici per oltre 1.100 postazioni di lavoro. L'idea progettuale ha proposto un edificio costituito da 2 stecche convergenti, all'interno delle quali trovano spazio i luoghi della comunità e tra un blocco e un altro è stata ricavata la corte, una piazza privata interna e dei percorsi verdi.
L'edificio nasce infatti con "l'idea di non essere una barriera ma piuttosto un protagonista per tutto il quartiere - racconta l'architetto Mario Cucinella, fondatore dello studio MC A - è stato sollevato da terra a circa 13 metri in modo da lasciare un grande spazio aperto pubblico, uno spazio che potesse esser utilizzato dalla città. Il dna del Parallelo nasce da una scelta orientata sul tema della sostenibilità: un edificio che utilizza materiali diversi a seconda dell'esposizione e tutti gli elementi guardano alle alte performance e all'alta qualità".
Dal punto di vista materico l'edificio è concepito come un grande volume con un involucro esterno vetrato. Il sistema di facciata prevede una pelle esterna singola, realizzata con vetrature super-performanti, schermate lungo i lati sud - sudovest, attraverso l'inserimento tra le due lastre di vetro di una veneziana regolabile, che diminuisce l'irraggiamento solare diretto nella stagione estiva.

Il Parallelo, per la sua innovazione progettuale, ha rappresento una vera e propria sfida anche dal punto di vista cantieristico ci spiega l'architetto Andrea Alloni, partner di STARCHING Studio Architettura Ingegneria in quanto "l'originalità del progetto ha fatto si che lo sviluppo della progettazione integrata-esecutiva chiedesse come fondamentale prerogativa la forte integrazione tra le diverse discipline: tra il progetto edile e il progetto impiantistico e quello strutturale. Una delle peculiarità è stata per esempio, sviluppare un coordinamento che consentisse di progettare i passaggi impiantistici (sia meccanici, elettrici e dei sistemi di supervisione BMS) all'interno della struttura a travi alveolari annegate nel controsoffitto".

Risparmio Energetico e impianti
Grazie all'utilizzo dell'acqua di falda abbinata all'uso delle pompe di calore e di una attenta valutazione dell'irraggiamento solare, Il Parallelo è certificato in Classe A e raggiunge l'obiettivo delle zero emissioni di CO2 in loco.
Le tecnologie utilizzate consentono inoltre un forte risparmio energetico quantificabile in una riduzione dei consumi rispetto ad un edificio tradizionale di circa il 30%.
"La produzione dei fluidi caldi e refrigerati - ci illustra l'ing. Francesca Martinoli, socio di Ariatta Ingegneria dei Sistemi - che alimentano l'impianto fan coil a quattro tubi ad aria primaria viene assicurato da una centrale termo frigorifera composta da due gruppi polivalenti reversibili a pompa di calore ERACS2-Q 2602 di Climaveneta, in grado di produrre contemporaneamente fluidi caldi e freddi massimizzando l'efficienza del ciclo energetico di produzione. Il sistema di supervisione e gestione automatizzata degli impianti, attraverso un sistema BMS, rende possibile ottimizzare la gestione degli impianti sia dal punto di vista energetico che dal punto di vista di conduzione e di manutenzione".
Il sistema impiantistico viene poi completato dall'installazione sulla copertura di 2.500 m² di pannelli fotovoltaici con potenza di picco di poco inferiore ai 160 kW, che consentono di soddisfare il fabbisogno di energia elettrica per il riscaldamento invernale e di contribuire a gran parte della produzione dell'energia necessaria al raffrescamento estivo della struttura.
"Inoltre la distribuzione dell'acqua calda e refrigerata ai piani - conclude Paolo Poletto di Aertermica - è garantita con tubazioni in acciaio che alimentano i ventilconvettori a 4 tubi e le unità di trattamento aria dislocate in appositi vani tecnici ricavati al piano terra".

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