Testo di Federica Gasparetto

IL PERCORSO GIOCO DEI DIRITTI DEI BAMBINI
   Testo di Federica Gasparetto

All'interno dell'area di Porta Nuova, a Milano, su cui sorgerà l'ambizioso progetto comunale di riqualificazione dei tre quartieri Garibaldi, Varesine e Isola, la Fondazione Riccardo Catella, insieme all'Assessorato Arredo, Decoro Urbano e Verde e all'Assessorato alla Salute del Comune di Milano, hanno inaugurato, il 19 aprile scorso, in occasione del Salone del Mobile, un Percorso gioco dei diritti dei bambini.
Il progetto, promosso in collaborazione con Design Italia, che ne ha sviluppato il concept e seguito il coordinamento, e l'Associazione "L'Abilità Onlus", che ha supportato i progettisti, ha come obiettivo l'integrazione sociale tra bambini con differenti abilità, temporanee e permanenti, attraverso il gioco e la natura.
Partendo da ciò che sancisce la Convenzione Internazionale sui diritti dell'Infanzia, approvata dall'ONU nel 1989, che dichiara: "Il bambino ha diritto al gioco, al riposo, al divertimento e a dedicarsi alle attività che più gli piacciono" e "Il bambino svantaggiato fisicamente o mentalmente deve vivere una vita completa e soddisfacente", i promotori hanno identificato sette diritti significativi e sette designer li hanno tradotti in forma.

Il diritto al silenzio - Antonio Citterio ha progettato una colorata casetta dalla forma sinuosa in materiale fonoassorbente con due pareti trasparenti color arancione che non arrivano al suolo; i bambini possono rifugiarsi, riposarsi o giocare tra suoni e rumori ovattati e vedere il mondo intorno a loro con colori diversi.

Il diritto agli odori - Matalì Crasset ha ideato un grande naso di maiale, all'interno del quale i bambini scoprono profumi e forme di aromi svariati di uso comune: piccoli vasi appesi al soffitto scendono ad altezze differenti in modo che ogni piccolo utente abbia modo di vedere, toccare, annusare salvia, rosmarino, maggiorana, timo, erba cipollina

Il diritto al selvaggio - Stefano Giovannoni, ha costruito un subuteo in scala reale, con i colori di Inter e Milan, su cui i bambini possono salire per dondolarsi o giocare a calcio.

Il diritto all'ozio - James Irvine, ha ideato un paesaggio marino composto da sedute a forma di roccia, su cui i bambini possono sedersi, arrampicarsi, o semplicemente navigare tre forme inconsuete.

Il diritto a sporcarsi - Gabriele Pezzini, ha progettato un grande tavolo che richiama la forma di un millepiedi dotato di appositi portaoggetti: gessetti colorati, acqua, sabbia con cui disegnare o costruire.

Il diritto all'uso delle mani - Tobia Repossi ha ideato un percorso chiamato "Segui il filo": tubi colorati lunghi ciascuno circa 3 metri a tre altezze diverse forniti di maniglie mobili, ispirati al vecchio gioco del filo elettrificato, si prestano a capriole o tentativi di arampicata.

Il diritto alla strada - Franco Raggi ha progettato un percorso con pavimentazione anti-shock diversamente colorata sul quale è stata creata una segnaletica giocosa.

Allestito all'interno del giardino della Fondazione stessa, il giardino è adattabile e modulabile in base alla superficie disponibile in modo e costituisce così una sorta di "prototipo" per la progettazione del primo Parco dei diritti dei bambini in Italia.
Il Percorso rimarrà aperto fino a giugno, in modo che bambini e genitori possano vedere, esplorare e sperimentare i giochi ed esprimere le loro opinioni, dando suggerimenti che serviranno alla realizzazione del Parco permanente all'interno dei nuovi giardini di Porta Nuova.

Il Percorso gioco dei diritti dei bambini
Giardino della Fondazione Riccardo Castilla
Via De Castilla 28, Milano
Tel 02 45475195