Intervista – Secondo Lorenzo Paolini, vice President market Operations South Europe di Whirlpool, è necessario spiegare meglio ai consumatori i vantaggi degli apparecchi ecosostenibili

Lorenzo Paolini, vice President market Operations South Europe di WhirlpoolCome già raccontato a B2b24.it da Dario Bassetti di Indesit, e come documentato dai numeri dell'ultimo rapporto Ceced, la situazione attuale dell'industria degli elettrodomestici nel nostro paese non è delle migliori, ma le aziende hanno delle carte da giocare per ripartire e tornare a crescere: ne abbiamo parlato con Lorenzo Paolini, vice President market Operations South Europe di Whirlpool.

Qual è la situazione economica generale del mercato italiano degli elettrodomestici?
Quest'anno il comparto italiano degli elettrodomestici, secondo una nostra stima interna (aggiornata ad aprile), sta segnando un calo costante nelle vendite generali, pari circa a un meno 3%. Anche il mercato del bianco, che pure fino allo scorso anno era stato in costante crescita, presenta numeri negativi, malgrado sia stata confermata l'incentivazione. Si sta assistendo, insomma, a una diminuzione delle vendite in tutte le categorie di prodotto rispetto all'anno precedente, ad esclusione del segmento delle lavastoviglie che vive una situazione leggermente positiva. I prodotti che rimangono con maggiori potenzialità di crescita e sviluppo restano i microonde. Forni e congelazione, invece, hanno mantenuto un andamento costante.

Vi aspettavate una situazione tanto delicata? Quali sono le cause?
Non ci aspettavamo una situazione del genere, anche se il calo del settore era già iniziato verso la fine dello scorso anno, dopo che i primi 8 mesi del 2007 erano stati molto brillanti. Come Whirlpool eravamo invece andati in controtendenza, partendo un po' meno bene e andando a chiudere in positivo alla fine dell'anno, grazie anche a una serie di nuovi lanci, soprattutto nel lavaggio. Le cause del rallentamento sono molteplici e non riguardano solo il nostro settore: la condizione strutturale dell'Italia, che nei fondamentali economici è carente (penso al tema dell'energia), e soprattutto le difficoltà dei consumatori italiani, che negli ultimi anni hanno perso il 13% del loro potere d'acquisto rispetto ai cittadini degli altri paesi europei.

In questa non semplice congiuntura di mercato, che senso ha parlare di delocalizzazione?
È difficile dare una risposta: sicuramente in tutti questi paesi dove c'è stato un massiccio flusso di investimenti da parte delle aziende occidentali, dopo un po' di tempo il costo del lavoro è iniziato ad aumentare, come sta accadendo adesso in Cina, dove gli imprenditori locali si stanno spostando verso la Cambogia. Anche il tasso di cambio e le leggi locali possono influire molto sui margini di profitto delle aziende che scelgono la delocalizzazione. Tutto sommato, dunque, il vantaggio competitivo di cui tanto si parla non è detto dunque che sia così importante. In Europa Whirlpool ha una struttura produttiva efficiente e ben bilanciata che permette di rispondere in modo flessibile alle esigenze dei diversi mercati. Nella parte occidentale del Vecchio Continente si concentra la produzione dell'alto di gamma, con investimenti in tecnologia di altissimo livello e in nuovi prodotti destinati alla fascia più alta del mercato che garantiscono margini di profittabilità maggiori. Nei paesi dell'Est Europa abbiamo invece rafforzato la produzione degli articoli destinati al segmento medio-basso e più competitivo, sviluppando apparecchi funzionali, adatti alla crescita dei mercati locali. Vorrei inoltre ricordare come Whirlpool sia l'unica azienda multinazionale americana ad avere il proprio centro operativo in Italia: a Comerio (Va), si trova il cento operativo per tutte le attività europee di Whirlpool Europe, con oltre 500 dipendenti di 18 differenti nazionalità e 13 lingue diverse.

Che importanza può avere il design e il made in Italy in un settore come quello degli elettrodomestici?
I designer italiani sono estremamente preparati per affrontare l'evoluzione ed il futuro a 360 gradi. Il rapporto stretto con una capacità tutta artigianale di sperimentare e di essere creativi, ha creato un terreno fertile cosicché la disciplina del design si è evoluta in attività culturale a sostegno del marchio e del prodotti. Nel scegliere dove localizzare il centro di design in Europa Whirlpool non ha avuto dubbi nell'investire in Italia: a Cassinetta tra designer e addetti all'innovation abbiamo 250 personaggi che lavorano in questo ambito.

Qual è la ricetta giusta per conquistare i consumatori in questa particolare situazione congiunturale?
Secondo noi una buona ricetta per conquistare i consumatori è una giusta miscela di qualità, tecnologia, design e ricerca. I prodotti devono avere un valore estetico, anche perché il cliente italiano è molto esigente. La qualità, d'altronde, ha un'importanza determinante in un mercato così competitivo. Tutti i nostri studi di customer loyalty dimostrano come la qualità del prodotto sia un elemento di grande influenza sul comportamento d'acquisto. La strategia aziendale di Whirlpool include la customer quality, un concetto che investe a 360 gradi il nostro lavoro: dalla concezione alla realizzazione del prodotto passando anche dal design. I risultati che otteniamo sono il frutto del costante impegno nel progettare e realizzare prodotti che puntano in primo luogo sulla qualità delle materie e della tecnologia. Un esempio del nostro impegno nella tecnologia, è la linea 6° Senso: attraverso speciali sensori gli elettrodomestici 6° Senso sono in grado di percepire le differenti situazioni e di adattarsi alle diverse necessità, consentendo un risparmio del 30% di tempo e risorse (acqua ed energia).

I consumatori italiani sono davvero sensibili alle tematiche del risparmio energetico e della sostenibilità, oppure (come ha sottolineato l'ultimo rapporto Ceced) gli investimenti sinora effettuati sono stati superiori ai risultati?
Il consumatore italiano è sensibile alle tematiche ambientali ma decide per fattori personali. Per questo motivo dobbiamo diventare capaci di spiegare sempre meglio che a parte il fatto di salvaguardare l'ambiente (che è un qualcosa che piace a tutti ma che da solo non muove all'acquisto), questi prodotti “ecosostenibili” portano a un risparmio enorme dal punto di vista energetico. Gli elettrodomestici di classe A sono ancora poco diffusi in Italia; ma se le famiglie decidessero di sostituire tutti i loro vecchi apparecchi in un colpo solo potrebbero risparmiare sino a 450 euro di bolletta elettrica all'anno. In ogni caso Whirlpool è leader in termini di risparmio di acqua ed energia, siamo l'unica azienda americana produttrice di elettrodomestici ad aver siglato l'accordo di Kyoto. In Italia, dov'è ubicata una parte importante della produzione, già da tempo abbiamo adottato misure per la riduzione delle emissioni. A Cassinetta di Biandronno, in provincia di Varese, è attivo un impianto di co-generazione di energia ad alta efficienza che riduce in modo sostanziale i consumi e le risultanti emissioni. Ma non ci siamo fermati all'aspetto produttivo: abbiamo sviluppato Greenkitchen, un nuovo concept di cucina ecosostenibile, basato su una tecnologia eco-integrata che consente di recuperare fino al 60% di acqua e calore prodotti dagli elettrodomestici per alimentarne altri.

Che significato ha l'innovazione per Whirlpool?

La nostra è un'azienda orientata al futuro ed in continua evoluzione sia a livello di ricerca e sviluppo che per tecnologia e innovazione. L'innovazione è la vocazione principale di Whirlpool e ha un significato molto più ampio della semplice aggiunta di una nuova funzione ad un prodotto. Innovazione significa lanciare sul mercato prodotti rivoluzionari, promuovere la creatività, sfidare i canoni tradizionali legati agli elettrodomestici e andare aldilà delle tecnologie esistenti. Innovazione significa offrire ai consumatori soluzioni nuove e non convenzionali. La nostra filosofia aziendale si basa sull'eccellenza dei prodotti e dei servizi, per offrire al consumatore elettrodomestici innovativi, nati dalla capacità dell'azienda di interpretare e anticipare le sue esigenze. In questo senso l'azienda si è impegnata ad attuare un piano d'investimenti - che sarà completato entro il 2008 - di altri 100 milioni di euro a Cassinetta per il lancio di nuovi apparecchi destinati prevalentemente all'alto di gamma. Tra gli elettrodomestici fabbricati grazie a questo nuovo investimento vi sono i prodotti per la cottura e il freddo della nuova linea d'incasso firmata KitchenAid.