(©Cristian Carrara)

Il Roccolo si trova a Clusone, in provincia di Bergamo, ed è un'affascinante reinterpretazione in chiave contemporanea di una tipica architettura del paesaggio lombardo. Il roccolo, altrimenti detto brescianella o uccellanda, è infatti una struttura tipica del Nord e del Centro Italia, che veniva allestita sui crinali e i dossi o lungo i valichi alpini, ovvero le direttrici principali di migrazione attraverso le Alpi e le Prealpi. Quando l'uccellagione venne vietata dalla legge, alla fine degli anni Sessanta, la maggior parte dei roccoli vennero abbandonati dai loro proprietari, per divenire oggetto di recupero negli anni successivi.
Il Roccolo è un luogo concepito per sfuggire alle pressioni del mondo urbano dove gli ideali estetici si sublimano nella modestia delle forme semplici e dei materiali naturali - ha commentato Edoardo Milesi, founder di Edoardo Milesi & Archos -. Lasciando la complessità alla natura che da sola ci si avvolge attorno. Il progetto ripristina la caratteristica fisionomica del roccolo: un semicerchio di carpini in doppio filare con un corridoio centrale coperto dall’intreccio dei rami, che costituisce l’ossatura portante delle pareti e del tetto. Un edificio che invita l’edera ad arrampicarsi e che da dentro dia il senso di un intimo infinito”.
La caratteristica tipica del casello di caccia è la discontinuità morfologica dei fronti, costituiti da volumi eterogenei accorpati e aggettanti, tamponati da materiali diversi: muratura in sasso scialbato, legno o lamiere.

(©Ezio Manciucca)

Il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione di Marlegno, utilizzando come base costruttiva la struttura prefabbricata ecosostenibile in legno che l’azienda sviluppa nel proprio stabilimento produttivo. Marlegno ha affiancato i progettisti nella realizzazione dell’architettura in legno, dall’ingegnerizzazione al cantiere fino al collaudo finale.
Il progetto del Roccolo, in conformità alle vigenti normative in tema di risparmio energetico, adeguamento sismico e accessibilità, utilizza tre tipi di materiali: acciaio e legno lamellare per la parte strutturale, legno di larice lasciato all'ossidazione naturale, lamiera in zinco-titanio opaco e pre-ossidato. Le facciate presentano aperture differenti: fessure orizzontali su quelle in legno, piccole bucature quadrate, in parte vetrate e in parte chiuse da tasselli/tutori in legno per rampicanti, riquadri vetrati nelle pareti metalliche. Tutte le parti vetrate sono arretrate e schermate per evitare abbagliamenti e riflessioni nel paesaggio e gli infissi sono tutti posizionati sul filo interno delle murature perimetrali con telaio a scomparsa. Il manto di copertura è in zinco-titanio opaco e pre-ossidato, montato su struttura in legno di larice naturale.

 

L'interpretazione contemporanea di Edoardo Milesi & Archos di una tipologia così radicata al territorio si è meritata il “German Design Award 2020” nella categoria “Excellent Architecture”.