progetti – Per l'illuminazione del Taizu Restaurant le interior designer Sigal Baranowitz e Gali Amit hanno scelto le linee leggere ed incorporee delle collezioni Allegro e Allegretto di Foscarini

Un viaggio nel Sud-Est asiatico, in una Tel-Aviv che si apre alle influenze occidentali nel nuovo concept restaurant Taizu.

Firmato dall'architetto israeliano Pitsou Kedem, vincitore di ben cinque premi nell'ambito della "Israeli Design Award Competition", è caratterizzato da un linguaggio sofisticato e armonioso, firma riconoscibile del progettista, che si è ispirato ai cinque elementi fondamento dell'antica filosofia cinese: fuoco, acqua, metallo, legno e terra.

Il filo conduttore resta l'Asia, celebrata nella reinterpretazione del tradizionale cibo locale ad opera dello chef Yuval Ben Neria e suggerita da materiali e illuminazione. La foglia di banano è il tema ricorrente dei pannelli divisori che scandiscono la suddivisione del locale, ripartito in diverse aree, mentre, per sottolineare il particolare carattere del ristorante, le interior designer Sigal Baranowitz e Gali Amit hanno scelto le linee leggere ed incorporee delle collezioni Allegro e Allegretto di Foscarini per le sale, gli spazi comuni e per la particolare cantina dei vini.
Gli elementi in alluminio che compongono le sospensioni disegnate da Atelier Oï si intrecciano in un delicato equilibrio e producono un suono metallico in presenza di un'oscillazione.

Questa "musicalità" ha ispirato la denominazione delle tre versioni di Allegro, diverse tra loro per dimensione e colori - Allegro Ritmico, Allegro Vivace ed Allegro Assai - e si ritrova in Allegretto, la collezione nata da una riduzione e rivisitazione dei volumi di Allegro. Un perfetto contrappunto per dare un tocco di magia e raffinatezza a qualsiasi ambiente contract.