impermeabilizzazione con materiali bituminosi

Autore testo e disegno: Laura Buonanno, Pietro Copani e Neri Battaglini (per il disegno)

Il bitume puro, per il rapido invecchiamento e l'estrema sensibilità alle variazioni di temperatura, è sconsigliato; il trattamento con additivi e plastificanti rende questo materiale più stabile.
Le emulsioni bituminose si ottengono additivando, con acidi o minerali, il bitume di distillazione, emulsionato in acqua con l'aggiunta di sostanze emulsionanti (saponi, resine, betoniti, ecc.); in base al tipo di additivo usato l'emulsione può assumere consistenza di liquido o pasta, e differenti caratteristiche.
In passato le impermeabilizzazioni in multistrato di sostanze bituminose erano molto usate quando si volevano ottenere superfici impermeabili all'acqua ma permeabili al vapore. Questa tecnica multistrato era costituita da cartonfeltro bitumato forato, ancorato al supporto a caldo con uno strato di emulsione, vi si sovrapponeva un'armatura (in passato realizzata con fibre vegetali come la juta) ed infine si posavano alcuni strati di emulsione. Questa tecnica è stata quasi del tutto abbandonata, per gli elevati costi di mano d'opera specializzata nella realizzazione, e sostituita con emulsioni bitume-resine e bitume-elastomeri che al momento di essere spruzzate sono miscelate con idonei catalizzatori che permettono l'applicazione, in un solo strato, di elevati spessori. Questi prodotti hanno il vantaggio di un'elevata elasticità e ne migliorano il comportamento alle variazioni di temperatura.
Con la farina o polvere di asfalto si possono ottenere mastici, malte, emulsioni.

Mastice d'asfalto

Il mastice di asfalto si ottiene dalla miscelazione a caldo (140-150 °C) di polveri asfaltiche e bitume puro nella percentuale di 7-8 %, in seguito il mastice viene cotto per 4-5 ore e poi commercializzato in forme da 20-25 kg.
 
Malta asfaltica
La malta asfaltica si ottiene miscelando le forme di mastice, al momento della fusione in cantiere, con inerti di natura calcarea di granulometria variabile, in base alla destinazione della superficie, e arricchita di bitume.  La messa in opera avviene per strati multipli con il materiale allo stato liquido. Fondamentale è sapere la giusta dose dei materiali da impiegare, infatti, una percentuale maggiore di bitume migliora l'impermeabilità della superficie ma abbassa il punto di fusione del materiale; una maggiore presenza di sabbia aumenta la resistenza al calore ma rende la superficie meno impermeabile e soggetta a fessurazioni alle basse temperature.
 
Emulsioni
Le emulsioni si ottengono con l'aggiunta di additivi a base di acidi, olii minerali o residui del petrolio; trovano applicazione o come manti per massicciate o come impregnanti per cartoni.
 
Bibliografia:
AA. VV., Manuale di progettazione edilizia, vol. 4, Milano 1999.
R. Compolla, S. Mornati, C. Vittori, Volte, solai e coperture, Roma 1995.
AA. VV., Atlante dei tetti, Torino 1998.
 
Fonte disegno:
AA. VV., Atlante dei tetti, Torino 1998.