news – Completato in queste settimane anche il processo di bonifica delle acque di falda dell'area, sede per decenni di una raffineria

Rho, 7 luglio 2009 - Il Gruppo Fiera Milano ha annunciato oggi, alla presenza di Corrado Peraboni, direttore generale Fondazione Fiera Milano, Ferruccio Ferranti, consigliere delegato Sviluppo Sistema Fiera, Sergio Lucchi, direttore Settore Industriale e Logistica Eni - Refining & Marketing e di Carlo Maria Marino, presidente ARPA Lombardia, importanti risultati nella salvaguardia del territorio e ulteriori progetti di contenimento dell'impatto ambientale.

Nei giorni scorsi, infatti, quattro dei dieci pozzi di barriera installati da Eni per depurare l'acqua di falda sono stati spenti perché hanno assolto alla loro funzione. Ciò conferma il pieno rispetto dei tempi di recupero del terreno e delle acque definiti negli accordi di compravendita dell'area su cui ha operato per anni la raffineria Agip e che oggi ospita il polo fieristico. 

La bonifica eseguita e coordinata dalla divisione Refining & Marketing di ENI, prevede in circa cinque anni:

- per il terreno, oltre 1.000 sondaggi ambientali, finalizzati a trattare in-situ 4.500.000 di metricubi di sottosuolo e 350.000 tonnellate di terreno trattate termicamente in 14 mesi e riutilizzate nell'ambito delle opere di costruzione del quartiere fieristico e degli spazi annessi, come ad esempio parcheggi, magazzini ecc.

- per le acque di falda, il volume annuo estratto dalla barriera è di circa 3.250.000 metri cubi, con una portata oraria di 370 metri cubi, pari al consumo idrico annuo di una famiglia italiana di 4 persone . Perciò l'acqua di prima falda proveniente dai pozzi di bonifica (profondità circa 45 metri) potrebbe presto essere utilizzata per usi non potabili, quali ad esempio irrigazione, raffreddamento impianti, vasche ornamentali del quartiere fieristico e scarichi, analogamente a quanto già avviene per l'acqua dei pozzi situati al di fuori del perimetro dell'ex raffineria.

A questo importante traguardo si aggiunge ora un nuovo progetto, messo a punto da Sviluppo Sistema Fiera, per trasformare i 270 mila metri quadrati di copertura dei padiglioni espositivi nel più grande impianto fotovoltaico su tetto esistente al mondo.

Con una potenza di circa 18/20 milioni di KWh/anno - indipendente dall'attuale impianto di distribuzione di energia elettrica del quartiere espositivo - il sistema sarà capace di produrre una quantità di energia equivalente al fabbisogno di 6.000 famiglie (cioè una cittadina di 20.000 abitanti) in un anno.

Con la realizzazione dell'impianto fotovoltaico, poi, si stima un risparmio di emissioni di CO2 (anidride carbonica) di 0,35 Kg ogni KWH prodotto, quindi, globalmente, più di cinque tonnellate di CO2/anno: considerato che un'auto produce circa 150 g di CO2/km, la quantità equivale a 35 milioni di chilometri, praticamente circa 1.000 auto che fanno il giro del mondo sull'equatore.

Il progetto prevede la locazione delle coperture dei padiglioni per una superficie totale di circa 270.000 mq lordi per un periodo di 20 anni, per un canone di alcune centinaia di migliaia di euro; alla scadenza del contratto di locazione l'impianto rimarrà di proprietà di Fondazione Fiera Milano. La prima fase della gara, bandita lo scorso 22 giugno, si è conclusa il 2 luglio con la presentazione di sette candidature.  L'iter di gara prevede l'invito dei concorrenti selezionati alla procedura negoziata privata da parte di Sviluppo Sistema Fiera e, a seguire, la presentazione delle offerte, l'aggiudicazione e l'inizio dei lavori, stimato per il mese di settembre 2009.