news – Inaugurata la sede della Fondazione FS Italiane: 50.000 volumi, 500.000 foto, migliaia di progetti, da consegnare alla memoria delle future generazioni.

Negli archivi 80.000 fascicoli contenenti progetti di infrastrutture ferroviarie, 12.000 relativi alle stazioni e 7.000 disegni di rotabili
spicca la raccolta completa, unica in Italia, degli orari ferroviari fin dal 1899.

Sono stati inaugurati il 6 ottobre scorso, alla presenza dell'Amministratore Delegato del Gruppo FS, Michele Mario Elia e del Presidente della stessa Fondazione, Mauro Moretti, i nuovi locali della Fondazione Ferrovie dello Stato, appena sistemati, della sede in Villa Patrizi a Roma. Presenti anche gli AD di Rete Ferroviaria Italiana, Maurizio Gentile, e di Trenitalia, Vincenzo Soprano.

La nuova sede accoglie una biblioteca di 50.000 volumi, alcuni risalenti a prima dell'Unità d'Italia. Fra questi, spicca la più completa raccolta italiana di orari ferroviari, i cui primi esemplari risalgono al 1899.
Inestimabile il patrimonio di documenti audiovisivi, con oltre 500.000 immagini tra analogiche e digitali, 3.000 pellicole e 3.000 videocassette. Ricchissima anche la sezione dei documenti tecnici con 80.000 fascicoli di documentazioni relative alle infrastrutture ferroviarie, 12.000 progetti dell'architettura delle stazioni italiane e 7.000 rotoli con disegni di locomotive e carrozze.
Un'attenzione particolare è stata dedicata all'arredo: mobili d'epoca, interamente recuperati da stazioni e da Palazzi delle Ex Direzioni Compartimentali FS.

In oltre un anno di attività, la Fondazione ha svolto un primo paziente e impegnativo lavoro di censimento, restauro e valorizzazione del patrimonio storico del Gruppo, riconosciuto dal Ministero dei Beni Culturali come la più grande raccolta storica di carattere ferroviario esistente in Italia.

Quattro tratte ferroviarie ad alto valore storico e paesaggistico, per la bellezza dei territori attraversati dai tracciati e per i manufatti, sono state individuate per entrare a far parte di un vero e proprio "museo dinamico" che la Fondazione FS Italiane intende preservare e valorizzare:

- la "Ferrovia del Lago": da Palazzolo sull'Oglio a Paratico/Sarnico sulle rive del Lago d'Iseo;

- la "Ferrovia della Val d'Orcia": da Asciano a Monte Antico nell'incantevole paesaggio delle "Crete Senesi" ;

- la "Ferrovia del Parco": da Sulmona a Castel di Sangro, la seconda ferrovia più alta d'Italia -dopo il Brennero- passando per Roccaraso e i boschi della Majella.

- la "Ferrovia dei Templi": da Agrigento Bassa a Porto Empedocle, tra i Templi della Magna Grecia, Patrimonio Unesco.

Rete Ferroviaria Italiana, socio fondatore della Fondazione FS Italiana, garantirà, in regime di economia, la manutenzione delle quattro linee deputate all'esercizio turistico per consentire il transito di convogli a bassa velocità e far rivivere emozioni e ritmi di altri tempi.
La Fondazione è aperta a forme di partnership con gli Enti o le Associazioni locali, al fine di commercializzare itinerari inconsueti della nostra bella "provincia italiana", poco conosciuti ma ricchissimi di attrattive.
Sui binari correranno affascinanti treni composti da rotabili storici della Fondazione FS Italiane, che viaggeranno a calendario e che potranno anche essere noleggiati per gite "su misura".
Locomotive a vapore, carrozze in legno primi '900, "Littorine": saranno questi i mezzi che condurranno i visitatori tra il verde, l'arte e la bellezza del nostro Paese.

Il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa.
Tra i maggiori spazi espositivi del Paese, si sviluppa in 36mila metri quadrati, di cui 14mila coperti.
E' articolato in padiglioni e settori in cui è esposto materiale di assoluto valore, tra cui: la riproduzione fedele della Bayard, il treno inaugurale della prima tratta ferroviaria Napoli Portici del 1839; 25 locomotive a vapore; 6 locomotori elettrici; 12 rotabili tra automotrici elettriche/nafta (le cosiddette littorine), diverse tipologie di carrozze (Postale, Detenuti, Centoporte) tra cui la carrozza n. 10 dell'ex Treno Reale (oggi treno Presidenziale); 5 locomotori diesel; 25 modelli in scala di treni/carrozze/plastici di stazioni ferroviarie; plastico "Brunetti" meglio noto come plastico del "Trecentotreni"; arredi sala d'attesa della stazione ferroviaria di Roma Trastevere del 1905.
Il Museo è uno dei più importanti centri di archeologia industriale del nostro Paese e polo nazionale di cultura ferroviaria. E ancora una sede espositiva unica nel panorama nazionale, per la singolarità e ricchezza dei contenuti in mostra, nonché per l'assoluta affinità tra la storia delle sue architetture e la storia in essa raccontata. Il Museo di Pietrarsa entra di diritto nel circuito dei principali musei ferroviari d'Europa.
Come raggiungere il museo: in aggiunta ai mezzi pubblici urbani, è possibile utilizzare il treno della linea metropolitana Napoli Piazza Garibaldi - Salerno/Torre Annunziata.
L'ingresso del Museo è di fronte alla stazione di Pietrarsa/San Giorgio a Cremano e vi si accede utilizzando il sottopasso della stazione.

La biblioteca centrale.
Istituita nel 1905 con la nascita dell'Azienda di Stato, la Biblioteca Centrale costituisce, oggi, la principale raccolta libraria in materia di trasporto ferroviario esistente all'interno del Gruppo FS Italiane ed una delle fonti primarie per lo studio della storia ferroviaria, economica e sociale del nostro Paese. La Biblioteca conserva un vasto patrimonio bibliografico costituito da volumi, periodici ed opuscoli pubblicati a partire dalla metà dell'Ottocento: un complesso bibliografico e documentario assai articolato, costituito da normativa tecnica e di esercizio, istruzioni professionali, relazioni statistiche, album descrittivi del materiale rotabile, cartografia ferroviaria, manuali per le tariffe, bilanci, volumi celebrativi, memorie, verbali di organi societari, eccetera.

L'archivio audiovisivi. L'Archivio audiovisivi è un patrimonio documentario costituito da oltre 500mila immagini tra lastre in vetro, nativo digitale, negativi, diapositive, stampe e da più di 6.000 cassette video fra filmati e girati.
Di grande importanza il materiale che racconta la storia della Ricostruzione attraverso le immagini delle grandi opere infrastrutturali (rete, stazioni, ponti, viadotti) e la documentazione della vita ferroviaria e dell'attualità degli anni '50 e '60 (treni rapidi, moda, ricorrenze, viaggi di personalità, eccetera).

Presentazione

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