International Elementary School

MORPHOSIS, INTERNATIONAL ELEMENTARY SCHOOL, LONG BEACH, CALIFORNIA

Testo di Paola Diaconia

La International Elementary School a Long Beach, il cui progetto dello studio californiano Morphosis è iniziato nel 1995, è stata aperta ai suoi mille studenti nel gennaio dello scorso anno.
L'edificio di circa 8500 m2 si inserisce all'interno di un contesto urbano privo di una qualche specificità topografica o di particolari qualità architettoniche: nelle immediate vicinanze sorgono residenze unifamiliari, qualche condominio e una scuola superiore, mentre lungo il confine meridionale del lotto scorre una strada ad intensa attività commerciale.
La superficie su cui Morphosis colloca la sua scuola è un lotto rettangolare di circa un ettaro: la corte centrale aperta al cielo è delimitata su tre lati dagli spazi accessori (uffici, sala per il pranzo, biblioteca, aula computer, parcheggio coperto), sviluppati su un solo piano e sormontati dalle aree di svago per i bambini, e, sul lato meridionale, da una stecca alta tre piani contenente le aule. Questa corte interna, immediatamente visibile dall'ingresso principale della scuola e lievemente ribassata rispetto al filo stradale, funge da luogo di raccolta e collegamento visivo all'interno del complesso. Essa è caratterizzata dalla presenza di un murale progettato dallo studio e raffigurante scrittori provenienti da tutto il mondo e appartenenti a svariati periodi storici.
L'impianto generale prefigura un assetto distributivo del complesso scolastico differente rispetto a quello cui si è abituati in California. A partire dagli anni '30 Richard Neutra aveva promosso una tipologia costruttiva, nota come 'open-air classrooms', che prevedeva lo sviluppo a padiglioni di un solo piano e una frammistione tra ambiente costruito e spazi aperti. Oggi i costi elevati dei terreni, che raggiungono livelli quasi proibitivi in aree urbane densamente popolate come questa, e la loro scarsa disponibilità hanno reso necessaria la progettazione di un nuovo modello di scuola che economizzi al massimo sull'estensione: si tratta di una 'space-saver school', un tipo edilizio più compatto che necessita di circa un terzo della superficie di lotto rispetto ad una tipica scuola elementare di Los Angeles. Così Morphosis colloca gli spazi aperti e il campo giochi della scuola al di sopra delle aule, secondo una configurazione di tipo verticale che da sola riduce la superficie di lotto necessaria del 50%. Il distretto scolastico, che riesce in tal modo ad economizzare sui costi del terreno, è in grado di poter investire maggiormente su altre infrastrutture fondamentali per l'istruzione giovanile, quali aule per computer e biblioteca ben attrezzata, e può disporre dell'impiego di materiali da costruzione di maggiore qualità.
Lo sviluppo di questo tipo compatto di scuola non solo si misura con restrizioni di ordine strettamente economico; esso dà anche luogo ad una configurazione planimetrica e volumetrica che facilita la sorveglianza e che risponde pertanto ad esigenze (rese ancora più acute in seguito alle sparatorie di Littleton, in Colorado) di sicurezza dei bambini. Il campo giochi posto sul tetto, infatti, protegge gli studenti durante le loro attività all'aperto da quegli episodi di violenza a cui negli ultimi anni ci si è quasi abituati nelle grandi città americane dove non è così impossibile trovarsi nella traiettoria di un proiettile vagante; e semplici cancellate non sono senz'altro sufficienti a garantire un'adeguata protezione. Elevare il campo giochi è un gesto implicitamente protettivo in quanto nasconde lo spazio alla vista dei passanti. E la scala della struttura orizzontale che lo racchiude è, comunque, così imponente da fare dimenticare all'utente di non trovarsi alla quota stradale, ma ben al di sopra di essa. Il progetto prevede la piantumazione del tetto e la distribuzione di sedute per dare la sensazione di contatto con il suolo e allo stesso tempo consentire un'apertura al cielo in modo da non rendere opprimente la compattezza del tipo edilizio.
L'elemento predominante l'aspetto esteriore della scuola è la parete di metallo perforato che corre, ridefinendole, lungo tre delle quattro facciate visibili dalla strada. Questo schermo verticale si ripiega su se stesso divenendo una superficie orizzontale che abbraccia il campo giochi elevato: una sorta di pelle senza un corpo. La facciata supera così la sua unica funzione di definizione di un confine e assume altri ruoli: schermo perforato per ombreggiare le attività all'aperto e i campi sportivi posti sul tetto, struttura ripiegata che accoglie il gioco dei bambini e gli spazi per la sosta, elemento che racchiude gli impianti meccanici dell'edificio. Lo schermo perforato avvolge le aule e gli uffici amministrativi della scuola, distribuiti lungo il perimetro esterno del lotto; le sale per le riunioni, la biblioteca e l'aula polifunzionale occupano invece gli spazi più interni e ricevono luce ed aria dalla corte centrale.
Le sezioni longitudinali del complesso scolastico mostrano come lo schermo perforato sia un'estensione della parete di confine delle aule che ricevono pertanto abbondante luce naturale, pur essendo parzialmente interrate. Anche la biblioteca, posta all'interno del blocco edilizio, riceve luce da una serie di lucernari distribuiti sul tetto/cortile della scuola che assolvono il duplice compito di corpi illuminanti e sedute per i bambini.
Ancora una volta possiamo apprezzare di Morphosis la grande inventiva formale, le abilità compositive e la mirabile attenzione agli aspetti materici del progetto; in questo caso ci si trova anche di fronte ad un'opera che abilmente concilia i requisiti di un'attrezzatura pubblica con le esigenze di ridisegnare il luogo e creare una sua identità.

Scorcio interno della biblioteca

Scorcio interno della biblioteca

Dettaglio d'angolo

Dettaglio d'angolo

Facciata ovest d'ingresso

Facciata ovest d'ingresso