Introduzione all'uso dei metalli in architettura

Testo di Giovanni Polazzi

In antichità, durante il periodo neolitico, la scoperta dei metalli consentì un importante progresso tecnico e civile, si passò dall'età della pietra levigata, in cui le armi per la caccia e gli attrezzi per il lavoro erano realizzati attraverso la lavorazione della selce o di ossa di animali, all'età del rame nel IV millennio a.C. in cui asce, pugnali e alabarde erano di rame puro o in lega di rame e arsenico e gli attrezzi per l'agricoltura erano più resistenti ed efficaci. Dalla seconda metà del Settecento, con lo sviluppo della società industriale, i metalli trovarono nell'edilizia una nuova e inaspettata forma di utilizzo.
In questo periodo infatti il potenziamento e lo sviluppo dell'industria siderurgica ha consentito di estendere il campo di utilizzo dei metalli da un ruolo meramente accessorio, quale quello per la realizzazione di catene, di tiranti, o di collegamento dei conci nelle costruzioni in pietra, a quello di elemento strutturale per la realizzazione dell'ossatura portante di molti edifici industriali.
Colonne e travi di ghisa assemblate fra loro consentono di coprire grandi spazi con strutture relativamente esili e poco attaccabili dal fuoco introducendo nel campo delle costruzioni concetti completamente nuovi.
Il ferro e la ghisa sono usati sempre più frequentemente sia nell'edilizia rappresentativa, realizzando ponti, coperture, serre, stazioni ferroviarie, sia in quella comune, realizzando oltre alle parti strutturali anche serramenti, inferriate, ringhiere, recinzioni
e decorazioni.
Ma è sicuramente con le grandi esposizioni universali che assistiamo alla consacrazione del ruolo del metallo quale elemento fondamentale per la costruzione dell'architettura moderna. Il Palazzo di Cristallo realizzato da Joseph Paxton a Londra in occasione della prima esposizione universale del 1851, un edificio in acciaio e vetro lungo oltre 550 metri, riassume tutte le precedenti esperienze sulle strutture metalliche e inaugura la serie, che proseguirà nella seconda metà dell'Ottocento, delle grandi gallerie vetrate d'esposizione, che sanciscono con la Galerie des Machines del 1889, un grande padiglione lungo 420 metri, largo 115 sostenuto da arcate in ferro a tre cerniere, e con la torre completamente di acciaio alta 300 metri realizzata da Gustav Eiffel sempre nel 1889, in maniera inequivocabile le capacità costruttive e tecnologiche di questo nuovo materiale.
La realizzazione di profili e lamiere prodotte industrialmente ha modificato quindi i metodi di costruzione tradizionali, trasformando il processo edilizio in un sistema di assemblaggio di tipo meccanico, con enormi vantaggi rispetto ai tempi di realizzazione e rispetto alla verifica delle caratteristiche qualitative dei singoli componenti.
Con il progredire dei processi di industrializzazione oggi siamo in grado di disporre sia di metalli purissimi sia di molte leghe speciali in grado di soddisfare le numerose richieste del mercato.
Oggi, al tradizionale utilizzo del metallo come componente strutturale, si sono aggiunte tutta una serie di possibilità legate sia all'aspetto estetico degli edifici sia alla loro funzionalità.
Le moderne tecniche di produzione e di lavorazione dei metalli hanno consentito, attraverso la laminazione, di realizzare prodotti nuovi quali lamiere forate, lamiere stirate, lamiere bugnate, tele metalliche, grigliati, reti, tiranti, funi ecc. che hanno costituito il punto di partenza per nuovi scenari dell'architettura.
Si è potuto così realizzare, grazie all'impiego dei nuovi prodotti, a volte utilizzati anche in maniera combinata fra loro, schermi frangisole, barriere di protezione, facciate modulari, diaframmi semitrasparenti, soffittature, elementi di arredo, scale, passerelle ecc., elementi che nella loro semplicità, oltre a risolvere spesso problematiche tecniche del progetto, sono anche in grado di conferire al manufatto una propria identità architettonica.
Le moderne tecnologie di stampaggio e di taglio laser consentono di realizzare lamiere metalliche caratterizzate da texture inedite, da fori e incisioni di diverse dimensioni e forme geometriche, che fanno vibrare la superficie delle pannellature, secondo un gioco di luci e di ombre delle parti piene e dei vuoti. L'aspetto cromatico delle lastre è caratterizzato dai toni naturali dei vari tipi di metallo, che possono essere opportunamente protetti da sottilissime pellicole polimeriche o, attraverso l'utilizzo dei nuovi processi di colorazione elettrolitica, conferire alle superfici metalliche qualsiasi tipo di finitura e di cromatismo.
Anche per i grigliati metallici l'evoluzione dei sistemi di assemblaggio ha consentito la possibilità di realizzare prodotti personalizzati. A seconda della densità della trama e della dimensione dei montanti, i grigliati possono essere autoportanti o intelaiati all'interno di cornici.
La texture più o meno fitta è in grado anche in questo caso di filtrare la luce e di garantire all'edificio un livello di irraggiamento controllato.
Il massimo grado di creatività e di maestria è oggi ottenuto dalle tele, superfici realizzate con metalli duttili che bene si prestano a essere prima trafilati e poi tessuti con le trame e gli orditi più svariati. Ferro, ferro zincato, acciaio inox, ottone, rame, titanio, leghe di acciaio, nichel e alluminio sono i materiali più utilizzati per la realizzazione delle tele metalliche. A seconda del materiale impiegato le tele presentano differenti caratteristiche di resistenza, flessibilità, peso e colore. La vasta gamma di prodotti presenti sul mercato, che variano di aspetto al variare del diametro dei fili, della tessitura e dell'assemblaggio fra elementi diversi, possono essere utilizzati in architettura sia come controsoffittature sia come diaframmi per schermare la luce o per diffonderla, sia come superfici per il rivestimento di oggetti o di arredi.
Se l'evoluzione dei materiali, resa possibile dai nuovi processi produttivi, ha contribuito in maniera così determinante alla trasformazione dell'architettura degli ultimi due secoli, ci possiamo soltanto augurare che il progresso tecnologico continui a ricercare materiali con caratteristiche sempre più innovative in grado di stimolare nuovamente nel futuro quello spirito che è stato capace di realizzare le architetture più significative.

Estratto da "Metalli" - Elementi del progetto, Federico Motta Editore

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