L'iniziativa fondata lo scorso maggio 2019 nel Regno Unito da numerosi studi di architettura, tra cui David Chipperfield Architects, Foster + Partners, Zaha Hadid Architects, arriva anche in Italia. Dopo aver dimostrato interesse nel progetto, i fondatori del movimento inglese hanno assegnato a Piuarch il compito di promuovere e divulgare gli intenti di questo manifesto anche nel nostro Paese.

Italian Architects Declare Climate and Biodiversity Emergency conta oggi 20 studi aderenti: A MDL Circle, AARCH - Alfieri Architettura, ABDR, ABVM, Archilinea srl, arxx, Domenico Pepe, Frigerio Design Group, Fuksas, Labics, Luccioni Archstudio, Mauroparravicini Architects, Park Associati, piuarch, Ragazzi and Partners, Saverio Mecca, Schiattarella Associati, SETA Network, Tectoo, Teke Architects Office.

A oggi il movimento è stato fondato anche in Norvegia, Australia, Islanda, Sud Africa e Nuova Zelanda.
Tutti gli studi di architettura italiani sono invitati a sostenere e prendere parte a questa iniziativa che riguarda tutti e ha carattere d'emergenza. La crisi climatica e la perdita di biodiversità sono un’urgenza del nostro tempo. L’architettura e gli edifici svolgono un ruolo importante, rappresentando circa il 40% delle emissioni di biossido di carbonio (CO2) legate all'energia, avendo anche un impatto significativo sui nostri habitat naturali. Per tutti coloro che lavorano nel settore dell'architettura, soddisfare i bisogni della società senza violare i confini ecologici della terra richiederà un cambiamento di processi e modelli nell'approccio al lavoro. Sarà necessario commissionare e progettare edifici, città e infrastrutture come componenti indivisibili di un sistema più ampio, rigenerante e autosufficiente. La ricerca e la tecnologia esistono in primo luogo per permetterci di iniziare questa trasformazione, ma ciò che finora è mancato è la volontà collettiva. Riconoscendo questo, gli studi si stanno impegnando a rafforzare le pratiche di lavoro per creare progetti architettonici e urbanistici che abbiano un impatto più positivo sul mondo che ci circonda.

Il manifesto:
"Cercheremo di:
aumentare la consapevolezza riguardo l’emergenza climatica e la perdita di biodiversità e sensibilizzare i nostri clienti e fornitori circa l'urgente necessità di agire; sostenere un cambiamento più rapido nel nostro settore verso pratiche di progettazione rigenerativa come anche una più alta priorità di finanziamento da parte del governo per fronteggiarle; stabilire i principi e le tecniche di mitigazione del clima e della biodiversità come chiave di successo del nostro settore: dimostrato da diversi premi, studi e inchieste; condividere conoscenze e ricerche a tal fine su base open source; valutare tutti i nuovi progetti che possano ostacolare un contributo positivo alla mitigazione della crisi climatica e incoraggiare i nostri clienti ad adottare questo nuovo approccio; riqualificare gli edifici esistenti favorendone un uso prolungato come alternativa più efficiente alla demolizione e alle nuove costruzioni laddove sia possibile; includere il costo del ciclo di vita, la modellazione del carbonio e la valutazione dell'impatto di occupazione dell’edificio come parte delle fasi di progettazione, per ridurre l’uso di risorse; adottare più principi di progettazione rigenerativa nei nostri studi, con l'obiettivo di produrre progetti architettonici e urbanistici che vadano oltre lo standard delle zero emissioni di carbonio; collaborare con ingegneri, imprese, fornitori e clienti per ridurre ulteriormente i rifiuti di costruzione; accelerare il passaggio a materiali a basse emissioni di carbonio in tutto il nostro lavoro; ridurre al minimo lo spreco di risorse nell'architettura e nella pianificazione urbana, sia su larga scala che nel dettaglio".

Clicca qui per visualizzare il manifesto e per aderire all'iniziativa: https://it.architectsdeclare.com/