L’Università Iuav di Venezia si conferma punto di riferimento nel panorama internazionale della progettazione con “Iuav at Work”, l’arcipelago di mostre ideato in occasione della 19. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia, curata da Carlo Ratti e intitolata Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva.

Il progetto rappresenta un’articolata esposizione diffusa che, oltre al Padiglione Venezia ai Giardini – dove si svolge la mostra “Biblioteche. Costruendo l’intelligenza veneziana. Libraries. Building Venice Intelligence” – si estende in diverse sedi dell’Ateneo: Ca’ Tron, Tolentini, Badoer, Magazzino 6 Ligabue, ex Convento delle Terese, la Fondazione Masieri e il Cotonificio Veneziano, durante i workshop di architettura WAVE.

A Ca’ Tron cinque mostre approfondiscono le nuove pratiche progettuali dell’Università Iuav, ponendo particolare attenzione all’approccio “oltre la sostenibilità” e al progetto “Venezia città della conoscenza”, realizzato dal centro C. SCARPA. Sempre in questa sede, Iuav partecipa alla mostra Worldwide Italian Architecture, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri (MAECI), con il Ministero della Cultura (MIC) e con l’Università La Sapienza, che presenta dieci architetture italiane mai realizzate, firmate da docenti Iuav

Università Iuav

Ca’ Tron ospita, inoltre, la mostra “Roma è una cometa” che partecipa alla 19. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, un progetto dedicato all’elaborazione di una nuova morfologia urbana per la città di Roma, a cura di VIU - Venice International University e con la collaborazione dell’Università Iuav.

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A Palazzo Badoer l’esposizione “Sources & Resources. Fonti e risorse. Orizzonti, origini, scenari del lavoro dei designer” si propone come un laboratorio di studio e sperimentazione sul ruolo dei designer, a cui spetta il compito di ripensare il rapporto con l’esistente, esplorando fonti alternative e immaginando scenari inediti.

Nella sede dei Tolentini, la mostra “Hall of Fame” mette a fuoco le invenzioni eccellenti, disciplinari e di metodo, che hanno caratterizzato Iuav fin dalla sua fondazione, mentre “De Bibliotheca Venetiae. Un arcipelago di architettura e arti” restituisce una cartografia delle biblioteche veneziane come un unico immaginifico corpo architettonico, per visualizzare la rete che può connetterle e connotare l’idea di città.

All’ex convento delle Terese l’“Atlante della ricerca” raccoglie una panoramica completa dei lavori culturali prodotti dai docenti dell’ateneo attraverso libri e progetti.

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La mostra “Giancarlo De Carlo. The Open Work” al Magazzino 6 ex Ligabue mette in luce i mille piani dell’opera di Giancarlo De Carlo attraverso documenti, progetti, lettere e disegni inediti dell’architetto. Con l’occasione sarà possibile visitare per la prima volta le collezioni dell’Archivio Progetti con l’iniziativa “Iuav at Work - Open Visit”.

La Palazzina Masieri sul Canal Grande aprirà eccezionalmente al pubblico durante tutta la Biennale Architettura 2025 con la mostra “Carlo Scarpa e l’Officina Zanon”, dedicata ai lavori dei fratelli Paolo e Francesco Zanon per Carlo Scarpa, mai esposti finora.

A coronamento di questo impegno, sono stati pubblicati 26 volumi tra saggi e progetti che documentano il lavoro di ricerca dell’Ateneo. L’Università Iuav è inoltre curatrice del progetto speciale “Intelligent Venice. La più antica città del futuro”, promosso dal Presidente della Biennale, Pietrangelo Buttafuoco, presso la Tesa dell’Isolotto all’Arsenale.

Con “Iuav at Work”, l’Università Iuav amplia il concetto stesso di Padiglione, trasformando Venezia in un laboratorio culturale aperto, dove la progettualità si confronta con le sfide del futuro.