approfondimento – Integrazione, rispetto, multidisciplinarietà, partecipazione. Con queste parole si possono riassumere le linee guida di Joachim Eble, architetto tedesco di Tubinga.

Lo studio di Joachim Eble ha sviluppato in questi decenni un'importante esperienza nei processi complessi di progettazione multidisciplinare integrata. Urbanistica sostenibile, efficienza energetica ed energia solare, design urbano, processi di consultazione pubblica, mobilità, ricostruzione del paesaggio, ciclo sostenibile delle acque, bioedilizia, comfort interno degli edifici, ventilazione naturale, illuminazione naturale, progettazione comunicativa, strumenti software per la valutazione dei costi del consumo energetico, dell'impatto sulla salute e sull'ambiente, ciclo di vita dell'organismo edilizio, smaltimento rifiuti, cicli di riuso e recupero. Queste alcune delle innumerevoli tematiche toccate nei progetti del suo studio.

ECOCITY - Piano urbano
ECOCITY è un progetto di gestione intelligente del territorio dove la sostenibilità ambientale ed il rispetto del paesaggio si combinano con il confort e la partecipazione sociale. Finanziato dall'Unione Europea ha affrontato lo studio di un modello di sviluppo urbano sostenibile, sia dal punto di vista ambientale, che sociale. Multidisciplinarietà e coinvolgimento della comunità sono gli elementi cardine del progetto. Diverse le tematiche toccate: dalla mobilità, ai flussi energia, acqua e rifiuti; dalle tematiche sociali, ai processi educativi. Il progetto è stato applicato a sette aree di studio localizzate in sei Paesi europei (Austria, Finlandia, Germania, Ungheria, Italia, Repubblica Slovacca e Spagna) e mira a dimostrare come, in diverse situazioni urbane, possano essere raggiunti ugualmente, importanti obiettivi di sostenibilità. (come ad esempio a Barcellona e a Tubinga).

Complesso residenziale Prisma (Norimberga, Germania) 1997
Nato dalla collaborazione tra l'Atelier Dreiseitl e lo studio di Eble, l'edificio residenziale (61 appartamenti, 32 uffici, 9 negozi, un caffè e un asilo pubblico), nasce dalla volontà politica di recupero urbanistico dei quartieri della città vecchia. L'edificio è costituito da due ali di 6 piani che si incrociano in un angolo, formando una corte interna coperta da vetrate, la cui esposizione a sud sud/ovest garantisce una buona illuminazione e un buon uso del solare passivo. Le vetrate schermano l'area dagli agenti atmosferici e dal rumore della strada. Il piano terra, ricco di piante, acqua e colori, accoglie i negozi. I pannelli di vetro sono stati realizzati con una nuova tecnica di fusione. Il nome Prisma deriva proprio dallo spettro dei colori della luce rifratta dai vetri, colori che sono presenti anche sul pannello di vetro progettato da Dreiseitl. In estate il lucernaio può essere aperto per consentire il ricircolo dell'aria. Durante l'inverno un sistema di riscaldamento addizionale contribuisce a non far scendere la temperatura sotto i 5°C. Un sofisticato sistema di monitoraggio registra ed analizza continuamente i dati ambientali. Il progetto è di particolare interesse soprattutto per la gestione dell'acqua. La pioggia, raccolta dalla superficie dei tetti (4.000 mq) oltre a reintegrare gli sciacquoni, viene incanalata in una cisterna di circa 200 mc. Il progetto prevede inoltre sei torri d'acqua con la funzione di condizionatori. Queste torri d'acqua sono alte 5-6 metri e sono costituite da una parete in cemento e da un pannello di vetro. Incamerano l'aria dall'esterno, la purificano attraverso un filtro vegetale e la nebulizzano nell'edificio, migliorando il microclima e riuscendo a condizionare dalla calura estiva i 15.000 mc dell'atrio vetrato. L'acqua piovana in eccesso in parte viene smaltita nel terreno sottostante e in parte segue un percorso sinuoso in forme spiraliformi e in piccoli ruscelli, arrivando in uno stagno centrale, vicino al caffè. Piante aromatiche e tipiche del Sud Africa e del Sud America, creano un ambiente particolarmente suggestivo e piacevole. L'esperienza sensoriale di questo luogo è unica. La pioggia scorre, sonora, a vista, sui tetti di vetro e la vegetazione e i suoni, avvolgono il visitatore donandogli la sensazione di stare in un'oasi naturale nel cuore della città.

EVA Lanxmeer, Quartiere (Culemborg, Olanda) 2002 - 2005
Questo progetto pionieristico per edifici residenziali fu premiato dal Ministero dell'Edilizia Olandese come modello per lo sviluppo urbano sostenibile. L'uso globale dell'energia solare, il recupero di calore residuo tramite pompe di calore, le costruzioni sostenibili in legno, il verde attrezzato, gli usi collettivi e creativi della corte centrale, il vivere senza automobili, permettono un'eccezionale qualità abitativa di questo complesso. Anche in questo caso è stata prevista una complessa gestione dell'acqua. Il tema caratterizzante questo progetto è il "parasole-ombrello", una copertura solare termica, dotata di pannelli fotovoltaici, che svolge anche una funzione di protezione dagli agenti climatici.