lectio magistralis – Appuntamento con l'inventore del "vuoto in architettura" e autore delle opere più importanti realizzate sul suolo giapponese e non solo.

Il potere di stupire, per quello che mostra. Ma anche il potere di creare aspettative, misteri, percorsi di lettura autonomi e diversificati, per ciò che nasconde. È in questo dialogo tra "vuoti" e "pieni", tra architettura e immaginazione, che si inserisce la poetica di Kengo Kuma, presente a Cersaie 2011 con una lectio magistralis dal titolo "Power of the place", Il potere dei luoghi.

Introdotto dallo storico dell'architettura Francesco dal Co, l'intervento di Kengo Zuma - in agenda per mercoledì 21 settembre alle 14.00 presso la Galleria dell'Architettura - si inserisce all'interno di un focus che la ventinovesima edizione del Salone internazionale della ceramica per l'architettura e l'arredobagno ha scelto di dedicare al Giappone, un Paese recentemente messo a dura prova da due eventi devastanti - terremoto e tsunami - eppure pronto a ripartire facendo leva sulla propria tradizione culturale secolare che si accompagna alla voglia di innovare e guardare avanti, che non viene meno neppure nei momenti più difficili. E con Kengo Kuma l'architettura si fa "strumento", la costruzione vero e proprio "atto di rispetto verso la natura".

Fondatore del prestigioso Kengo Kuma & Associates di Tokyo, Kuma è autore di alcune tra le opere di architettura più importanti e ardite realizzate sul suolo giapponese e non solo, tra cui la "Water/Glass House" di Shizuoka e il "Toyoma Center for Performance Artes" di Miyagi, lo "Stone Museum" di Tochigi e il Nezu Museum di Tokyo. Filo conduttore delle opere, per un'artista che sta seguendo attualmente diversi grandiosi progetti tra Cina ed Europa (vale la pena ricordare l'Arts Centre di Besançon, in Francia, e il Performing Arts Centre di Granada, in Spagna), il "vuoto", che con Kengo Kuma entra a far parte a pieno titolo dell'architettura, al pari degli altri materiali da costruzione.

"Il vuoto - ebbe a dire lo stesso Kuma in una lectio magistralis tenuta nel 2008 a Torino in occasione del Congresso internazionale di Architettura - ha in architettura la stessa importanza che ha il silenzio in musica". E ancora: "Molti miei colleghi credono che debba essere il museo il motivo di visita di un luogo, concepiscono i musei come fini. Per me sono mezzi: l'architettura deve essere una finestra verso qualcos'altro, sempre nel rispetto dei fenomeni naturali".

La lectio magistralis di Kengo Kuma - vincitore di numerosi riconoscimenti, tra cui l'International Spirit of Nature Wood Architecture Award del 2002 e l'International Architecture Awards for the Best New Global Design nel 2007, fino all'Energy Performance-Architecture Award del 2008 - si inserisce nell'ambito del ciclo di incontri "Costruire, Abitare, Pensare", che per il terzo anno consecutivo porta a Cersaie i protagonisti mondiali della ceramica e dell'architettura, della tecnologia e del design, per mettere a confronto esperienze e percorsi professionali che quest'anno trovano un punto di raccordo e di incontro proprio nella cultura architettonica giapponese e nei suoi protagonisti.

Nella sezione accredito eventi del portale www.cersaie.it, é possibile accreditarsi a tutti gli eventi in programma.

Appuntamento:
"Power of the place"
mercoledì 21 settembre, ore 14.00
Galleria dell'Architettura
BolognaFiere

Per informazioni:
Dr. Andrea Serri
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