La trasformazione della storica “Casa dei polli” nel nuovo spazio multifunzionale “Casa dell’Ortolano” segna un importante intervento di riqualificazione urbana nel vallo delle Mura sud di Ferrara. Da corte rurale a punto di riferimento per il cicloturismo e la socialità, il progetto è oggi una nuova attrazione turistica e didattica per la città. Un ruolo centrale nella riqualificazione è stato affidato a Pavanello Serramenti, fornitore degli infissi che hanno contribuito sia all’estetica che alla funzionalità degli ambienti.

Siamo felici di contribuire alla creazione di uno spazio di valore dedicato ai turisti e ai ferraresi” dichiara Marco Pavanello, Responsabile Marketing e Vendite della Pavanello Serramenti.

Pavanello Serramenti

La Casa dell’Ortolano è composta da due edifici distinti che ospitano quattro alloggi per cicloturisti, un bistrot, una sala polivalente e un punto per il deposito e noleggio biciclette. I serramenti utilizzati variano a seconda dell’edificio e delle esigenze stilistiche: "Per il primo edificio la scelta dell’infisso è caduta sul modello Sinthesi di Pavanello in legno e alluminio, mentre per il secondo è stata preferita la linea classica di Europa. Sinthesi, con il suo stile minimal, abbina un interno in pino marrone laccato a un esterno in alluminio che apre al massimo la luce della finestra. Europa, invece, è un serramento tutto legno. L’essenza che abbiamo selezionato è l’abete, sempre laccato marrone: meno resinosa rispetto al pino, non teme il sole estivo di Ferrara”.

La Casa dell'Ortolano

Un progetto ambizioso, anche per le tempistiche ridotte, che ha richiesto all'azienda Pavanello Serramenti precisione e cura artigianale, soprattutto per via delle finestre tutte di dimensioni diverse. “Rinnoviamo con la Casa dell’Ortolano la collaborazione con la città di Ferrara - ricorda Marco Pavanello - che aveva già scelto i nostri infissi per le facciate del Palazzo Municipale. Questo nuovo incarico ci ha reso orgogliosi non solo perché conferma il valore dei serramenti Pavanello ma anche perché restituisce alla città uno spazio, quello delle Mura, di grande fascino”.