Mercato – I dati di preconsuntivo 2007 elaborati da Csil segnalano una crescita a due cifre per molti marchi e per alcuni colossi della grande distribuzione

Il Centro Studi Csil analizza l'andamento della congiuntura del settore cucina in due momenti dell'anno. A settembre vengono rilevati gli andamenti dei nove mesi precedenti e le prospettive. Tra febbraio e marzo si rilevano i consuntivi. In genere i dati di consuntivo non si discostano molto dai dati di preconsuntivo, ed è su questi ultimi che si basa la presente analisi dei winner 2007 del settore.

I produttori nel mercato italiano
La crescita delle vendite dei mobili per la cucina a settembre in Italia, risulta pari al 2,4% in quantità, a seguito anche di una notevole incidenza dell'aumento dei volumi registrato nella grande distribuzione.
Fra le imprese maggiori, sono numerose quelle che presentano un andamento in linea con il settore o leggeremente sopra la media (Scavolini, Stosa).
Una prestazione di rilievo viene segnalata da Lube, con una crescita a due cifre, che acquista un valore ancora più elevato se consideriamo che un incremento del fatturato intorno al 10% medio annuo è ormai la regola da almeno un quinquennio.

L'azienda ha diversificato i propri marchi (Lube, Heral, Faer per i mobili per la casa) e si colloca nella fascia media con circa 1500 punti vendita. Sono circa 40 mila le cucine vendute in Italia. Fra gli skill promozionali dell'azienda, il “pannello ecologico” (MDF anche per parti interne) e una squadra di Volley di rango internazionale.
Doppia crescita anche per il gruppo Turi. Si tratta di un'azienda relativamente giovane (la Mobilturi ha vent'anni e nel 2000 le si è affiancata NetCucine), che va crescendo di pari passo con la grande distribuzione.

Nel medio-alto di gamma opera Euromobil, anch'essa protagonista di un'impennata a due cifre. Filotabula è oggi probabilmente il suo modello più rappresentativo. Ma vogliamo ricordare anche la sincera passione con cui l'azienda contribuisce alla divulgazione dell'arte dell'Ottocento, con un'attività costante di sponsorizzazioni d'alto livello. Per citarne una, nel 2007 il Gruppo Euromobil è stato "main sponsor" di "Arte Fiera" a Bologna, uno tra gli appuntamenti internazionali più importanti dedicato all'arte.

In media classifica (ci riferiamo al ranking delle prime 50 imprese operanti nel mercato italiano), si segnala una progressione a due cifre per Scic, Home, Aster. Scic ed Aster operano nella fascia medio-alta e hanno un peso di mercato lievemente superiore nel centro-sud. Leggermente più spostata sul nord Italia la distribuzione Home, che opera anche con il marchio Heron Cucine, attuando una rilevante campagna pubblicitaria sulle riviste al pubblico finale.

La grande distribuzione italiana
A ben guardare, i veri winner dell'anno sono i grandi distributori: Ikea, Mete, Semeraro, Emmelunga, tutti operatori in crescita sia come numero di centri attivi nel paese che come numero di cucine vendute per punto vendita.
La grande distribuzione dei mobili per la cucina nel 2007, in base ai dati di preconsuntivo, registra una salita dell'11% sia in valore sia in quantità. In questo caso, colpisce sia l'entità della crescita (considerando che la distribuzione tradizionale segna il passo), sia la capacità di tenere fermi i prezzi anche in un anno caratterizzato da segnali di ripresa dell'inflazione.

La quota di mercato della grande distribuzione nelle cucine oggi sfiora il 25%, quindi circa 200mila famiglie decidono di mettere in budget per la loro cucina un “primo prezzo” e poi, magari, spendere di più per un viaggio, o magari per un frigorifero particolare. In valore, la quota all'incirca si dimezza, anche se il conto può lievemente complicarsi se vogliamo calcolare in maniera omogenea il valore dei diversi canali (quindi con trasporto, installazione e così via).

I mercati esteri
Se nel mercato italiano lo sviluppo della Gdo probabilmente comprime i margini (di certo questo succede per gli elettrodomestici), i mercati esteri danno ancora grandi soddisfazioni.
Armony del gruppo Santarossa, in particolare, possiede un'ottima presenza nel mercato francese e cresce a due cifre.
Comprex produce circa 11mila cucine, le vende nella fascia economica in Italia e media all'estero, dove nel 2007 registra un vero e proprio boom.

Certo, bisogna tenere conto sia delle variazioni percentuali sia dei valori assoluti. Ad esempio, la crescita Lube all'estero (con flagship stores in India e in Sud Africa) nel 2007 non è mirabolante in percentuale, ma non dimentichiamo che si parte da una base 2006 di oltre 20 milioni di euro.
Aziende come Sicc (con la controllata francese Martival) e Scic partono da cifre più contenute, ma comunque rilevanti (siamo nell'ordine dei 10 milioni di euro).
Per Aster, Euromobil, Home, Turi, i tassi di crescita sull'estero sono anche superiori (20%), ma in questo caso si parte da valori assoluti inferiori.

*Csil