Tour La Marseillaise à Marseille

Il porto di Marsiglia rappresenta un terreno molto fertile per straordinarie creazioni architettoniche. Tra queste si inserisce La Marseillaise di Jean Nouvel che si staglia verso il cielo come un nuovo inno architettonico per la città e la sua area metropolitana e in particolare per il quartiere d’Arenc dove è situata. L’opera, mantenendo fede a questo patrimonio, si integra in un paesaggio urbano caratterizzato da numerosi edifici suggestivi, come la Citè Radiesuse di Le Corbusier, le residenze di Fernard Pouillon nel Vecchio Porto, il Mucem di Rudy Ricciotti e la Villa Mediterranée di Stefano Boeri. Jean Nouvel, dopo Sir Norman Foster con l’Ombrière e Zaha Hadid con la CMA CGM Tower, è il terzo premio Pritzker che contribuisce a rendere unico il sea-front di Marsiglia. L’edificio rappresenta il secondo atto di un più ampio progetto residenziale e di rinnovamento, generalmente denominato Les Quais d’Arenc, portato avanti dalla società Constructa. Tale progetto è uno dei punti cardine del programma Marsille-Euromediterranèe che attualmente rappresenta uno dei più vasti interventi di sviluppo urbano ed economico del sud Europa. Nel suo complesso il programma Euroméditerranèe occupa un’area di 480 ettari nel cuore della città di Marsiglia, abbracciata dal porto commerciale, il Vecchio Porto e la stazione dell’alta velocità. Sebbene La Marseillaise sia un edificio per uffici, è molto più che una semplice operazione immobiliare. La torre emerge come il simbolo di un nuovo aspirante quartiere e si unisce ad uno skyline già formato da Zaha Hadid.

La Marseillaise con i suoi 31 piani e 135 m di altezza, è anche l’ultimo punto culminante dell’architettura della città, visibile sia dal mare che dalla città stessa. L’edificio lascia sicuramente il suo segno nel nuovo skyline del 21° secolo che vuole quasi rendersi una risposta diretta alle ambizioni economiche della seconda città francese. Il Les Quais d’Arence riflette proprio l’ambizione di una regione, una città e un gruppo di architetti che hanno condiviso il desiderio di creare un dialogo tra la città e il mare. Il complesso, che ospita più di 35.000 mq di uffici, è nato da una perfetta sinergia e comunione di intenti tra il progettista Jean Nouvel e il committente Marc Pietri, presidente di Constructa. Il progetto, come dice il committente stesso, “è il perfetto risultato di ciò che entrambi avevamo in mente. Jean Nouvel creava l’atmosfera e tutti gli altri lo seguivano”. L’obiettivo del progettista era quello di creare qualcosa di singolare. Nella visione di Jean Nouvel, le torri generalmente proposte in tutto il mondo sono troppo simili, spesso appaiono interscambiabili, raramente sono in grado di descrivere la città in cui si trovano, sono alte ma anonime. L’ambizione del progettista era quindi quella di proporre qualcosa che appartenesse chiaramente alla densa area mediterranea, di giocare con il sole e disegnare ombre sul cielo. Tali ombre però devono essere chiare, le geometrie devono essere semplici ma creare giochi matematici complessi con l’obiettivo di conciliare semplicità e complessità. Jean Nouvel è affascinato dal paesaggio di Marsiglia e della campagna circostante. Questo fascino iniziale può essere visto nel modo in cui l’architetto utilizza il calcestruzzo ad alte prestazioni e i colori per la facciata. Lo sfondo del paesaggio di Marsiglia ha svolto un ruolo determinante nella progettazione del complesso, la Marseillaise incarna il desiderio di costruire una torre che attiri lo sguardo senza compromettere il panorama. Il progetto dell’edificio non ha mai perso di vista le esigenze dei residenti locali e ha anche tenuto conto della qualità della vita dei suoi futuri occupanti. Grazie a numerosi servizi specifici che garantiscono un ambiente di lavoro confortevole nell’era digitale, la Marseillaise favorisce la presa di possesso degli spazi da parte dei suoi occupanti che possono avere accesso a un asilo aziendale sito al terzo piano con un esteso orario di apertura o a un ristorante di 2.800 m², con 1.500 coperti, posizionato al secondo e terzo piano, a circa 20 m di altezza, proprio affacciato sul mare.

Inoltre, la torre nell’ampia gamma di servizi prevede: portineria; servizio in camera per pranzi di lavoro negli uffici e gestione di eventi; 350 posti auto disponibili per il pubblico. Il 29° e il 30° piano, con i loro 2.300 m² totali, sono invece dedicati a un business center e a una Sky Lounge che le compagnie possono utilizzare per incontri con clienti ed eventi. Il rispetto delle persone che lo occupano e del contesto in cui è introdotto si affiancano anche alla grande sensibilità ambientale con cui è stata progettata la costruzione. La Marseillaise rispetta tutti i più elevati standard ambientali, proponendo innovativi impianti di condizionamento, materiali riciclabili e sostenibili, vernici resistenti all’invecchiamento, acustica migliorata per mezzo di spazi di assorbimento e sistemi di recupero dell’energia. L’edificio è stato progettato per rispettare tutte le più severe regolamentazioni in termini di pianificazione e ambiente. In questo modo la torre ha affermato la sua avanguardia nello sviluppo sostenibile, puntando a ottenere, per la prima volta in Francia, l’eccellenza ambientale grazie alle certificazioni “Excellent” HQE e Leed Gold e promuovendo anche una razionalizzazione dei costi operativi e una reale competitività in termini di costi per workstation. Inoltre, l’edificio, grazie alla connessione alla centrale geotermica marina di Thalassia, realizzata da Cofely (una filiale di GDF Suez), è il primo edificio alto a sfruttare questa tecnologia che gli permette di usufruire dell’energia termica marina per il raffrescamento. Per quanto riguarda il riscaldamento, invece, l’edificio è molto ben isolato e progettato con l’intento di minimizzare le dispersioni di calore ed energia. In generale si tratta di un edificio progettato con grande rispetto dell’ambiente grazie a impianti ad alte prestazioni e materiali decisamente sostenibili.

LE 30 TONALITÀ DI FACCIATA
La facciata dell’edificio è realizzata con pannelli in calcestruzzo ad alte prestazioni (HPFRC) dipinti secondo 30 differenti tonalità di colore che forniscono alla costruzione una profondità singolare. La torre onora la città mediterranea non solo con il nome ma anche con i suoi colori. Le gradazioni di blu, bianco e rosso evocano i colori tipici della regione: il blu del cielo, il bianco della costa di Calanques e del paesaggio Provenzale e infine il rosso dei tetti della città. I 30 colori della facciata a distanza creano un’illusione ottica, tipicamente utilizzata in ottica e nell’arte cinetica, per cui sembra che la torre si fonda con il cielo o l’ocra dei tetti di Marsiglia. Al contrario, avvicinandosi alla torre, le ombre e la complessità morfologica delle facciate vengono svelate in modo completo. Per la realizzazione della facciata, sono stati impiegati materiali riutilizzabili e calcestruzzi ottenuti da prodotti di riciclo, come per esempio calcestruzzi ad alte prestazioni fibrorinforzati (UHPFRC) prodotti da MED PREFA in Maignane. I frangisole esterni sono invece realizzati con un altro calcestruzzo ad alte prestazioni, denominato Ductal. Questo materiale è scarsamente usato per elementi di facciata e nel caso della Marseillaise era la prima volta che veniva utilizzato per realizzare una facciata sigillata isolante. Proprio per questo motivo, la decisione finale di adottare questa soluzione altamente innovativa è stata preceduta da numerose indagini sperimentali. Nella visione di Jean Nouvel, la costruzione prima di diventare un simbolo architettonico della città è appartenuta agli operai che ci hanno lavorato. La facciata è proprio emblematica di questo pensiero: le migliaia di elementi che compongono la facciata, a volte più di due tonnellate per modello, sono state dipinte individualmente dai pittori in un’officina vicino al cantiere. Nulla è stato lasciato al caso, ogni lato è stato dipinto in tonalità precise in modo tale da contribuire all’insieme di sfumature che rappresenta uno degli elementi più suggestivi della torre.

Scheda progetto
Progettista: Jean Nouvel Ateliers Jean Nouvel
Gross surface: 46,767 mq
Date: 2006-2018
Committente: Constructa Urban System
Assisting architect to Jean Nouvel: Aurélien Coulanges
Design and construction grouping headed by: Vinci Construction France
Studio manager: Didier Brault
Project leader: Alain Gvozdenovic (Project), Nathalie Sasso et Vincent Delfaud (Execution) Project: Chen Chen, Jean- Patrick Degrave, Katarina Dobrowolski, Patricia Fernandez, Laure Frachet, Sangmin Hyun, Carolina Oliveira, Pedro Rodriguez Dinis
Execution: Jeanne Autran, Luisa Caprio, Alice Dufourmantelle, Jean Saint- Pierre, Beryl Monnot
Computer generated images: Ateliers Jean Nouvel + Golem (Project)
Graphic design: Rafaëlle Ishkinazi (Project), Natalie Saccu De Franci, Élise Taponier, Clio Zancanella (Execution)
Engineers: Aedis (Structure), Alto Ingenierie (Building Services And Sustainable Development), Arcora (facades), Avel (Acoustic), Casso (Fire Safety), Serius (Kitchen)
Co-Contractor: Crudeli (CVCD), Snef (Electricity), Kone (Vertical Transportation)
Main contractor: Vinci Construction France
Photos: Claudine Colin, Jérôme Cabanel

Arketipo 134, Colore, Dicembre 2019