Costruire a secco per un cantiere evoluto e un risultato energeticamente efficiente.

Alle Pillole di Architettura del Made Expo ne hanno parlato Mauricio Cardenas, Studio Cardenas, consulente Arup Italia, Silvio Cassarà, professore all'Università di Ravenna e visiting professor al New York Institute of Technology, Emilio Pizzi, direttore Dipartimento Best, Politecnico di Milano e Giuseppe Turchini, direttore Il Sole 24 ORE Arketipo.


Mercoledì 3 febbraio, alla fiera MADE expo 2010, si è dibattuto sul tema delle "costruzioni a secco”.


Giuseppe Turchini ha sottolineato che "Normalmente si intende con questa espressione differenziare la tecnologia prevalente in un intervento edilizio da quella sicuramente più usuale e tradizionale nel nostro Paese che è la costruzione basata sulle tecnologie delle murature in laterizio e su quelle del calcestruzzo armato. La frequenza del ricorso a tecnologie a secco, basate essenzialmente sull'uso di tecnologie dei metalli ferrosi e non, e del legno non è certo elevata come in altri Paesi europei ed extraeuropei, ma va crescendo per alcuni buoni motivi. Primo fra tutti l'elevato grado di flessibilità e di adattabilità delle soluzioni a secco nella soluzione dei problemi ambientali: risparmi energetici, benessere termico ed acustico, ad attività a contesti variabili ecc.


Silvio Cassarà, nell'ambito della ricerca e della sperimentazione legata alla produzione del bene edilizio, e all'alba dell'uso di materiali sostenibili e alternativi, ha mostrato una carrellata sui vari sistemi in uso nella messa a punto dell'involucro edilizio e sopratutto dei tentativi di farlo assemblando a secco o quasi i materiali che ne sono alla base. Ricorda Cassarà che "Non sono molti ma ve ne sono: anche perché è necessario ricordare che  in ogni caso ogni forma di sperimentazione tecnica - che è poi sopratutto economica - deve sfociare in un risultato che deve essere spazialmente significante, pena la ricaduta nel vasto fenomeno dell'edilizia di cui siamo produttori e da cui siamo, per molte motivazioni, invasi.


Giuseppe Turchini ha portato l'attenzione sul tema specifico del recupero edilizio. "È questo, anche dal punto di vista energetico, il più grande problema che si presenta in Italia a chi si preoccupa dei consumi energetici in edilizia: i milioni di case costruiti negli anni '60, '70 e anche successivamente, senza alcuna attenzione o provvedimento utili ai fini energetici, costituiscono un insieme enorme e difficilmente affrontabile se si pensa di migliorarne significativamente i comportamenti”.


Archinfo.it su Facebook
Seguici su Facebook e Diventa Fun di Archinfo.it e potrai vedere tutte le interviste realizzate al MADE Expo durante gli eventi delle Pillole di Architettura.

Vedi le interviste di Mauricio Cardenas, Silvio Cassarà, Emilio Pizzi e Giuseppe Turchini sul tema della costruzione a secco.

In collaborazione con: