Un esempio di moderna architettura aziendale è rappresentato dall'asilo costruito all'interno del campus industriale di Verona del noto gruppo farmaceutico Glaxo SmithLine, interamente realizzato a Verona dall'architetto Antonio Citterio.
Un campus che trae ispirazione dalla socialità
Negli edifici del campus sono impiegate circa 1.500 persone, distribuite tra amministrazione, divisione commerciale, produzione e centro ricerca. Una struttura omogenea e autosufficiente, un complesso sistema di rapporti e di relazioni per un organismo densamente abitato. Il centro dell'intero complesso è rappresentato dalla caffetteria e dal bar, attorno ai quali è distribuita una rete complessa di parcheggi ed edifici industriali. L'impostazione dell'organizzazione e della vita all'interno del campus è di tipo anglosassone, con una fortissima interazione fra individuo, gruppo di lavoro e obiettivi dell'azienda; la finalità è ovviamente quella di coinvolgere il più possibile il lavoratore in tutto ciò che succede nell'impresa, nella certezza che un buon rapporto tra tutti i lavoratori e un positivo clima di socialità, possa generare un corrispettivo sviluppo della qualità produttiva. Lo studio milanese è stato chiamato a più riprese ad intervenire sulle strutture del campus, in prima istanza per ridefinire ruolo e caratteristiche di alcuni elementi sensibili e prioritari, capaci di comunicare anche all'esterno un'evoluzione delle modalità di lavoro e di interazione. Il primo intervento ha previsto pertanto la ristrutturazione dell'edificio che ospita la presidenza, con lo scopo di mettere a punto un programma progettuale che generasse un'evoluzione della pianta di tipologia tradizionale ancora fortemente condizionata dal sistema gerarchico, verso un ambiente interno molto più aperto e trasparente. Tale programma doveva tradursi in un impianto che consentisse la proliferazione di frequenti occasioni di contatto, confronto e trasferimento di informazioni, rendendo persone e attività visibili agli occhi di tutti.
Un progetto unico di asilo aziendale
L'evoluzione del programma di intervento all'interno del campus prevedeva poi la realizzazione dell'asilo, simbolicamente a sancire il passaggio dell'attenzione dal centro dell'organizzazione alle appendici più estreme dei rapporti familiari dei singoli. Le caratteristiche del sito e la specifica collocazione all'interno del contesto hanno condizionato le scelte progettuali per l'asilo, sin dall'impostazione planimetrica dei volumi. I progettisti hanno optato per una pianta introversa, che ritagliasse, dallo spigolo sul bordo del confine di proprietà, uno spazio più privato, protetto e sicuro, per le attività dei bambini all'aperto. Il volume effettivamente occupato dalle funzioni pedagogiche si estende con un'appendice costituita da un portico coperto, a ridosso del muro di perimetro. Il portico anch'esso con copertura in legno lamellare e pilastri cilindrici in calcestruzzo si snoda intorno al giardino e al campetto di sabbia, per richiudere e proteggere gli spazi di gioco all'esterno. Il carattere introverso della costruzione non condiziona l'unicità di una funzione aggregativa così significativa, nel rispetto della cultura aziendale di attenzione per la qualità e di sensibilità nei confronti del suo ruolo istituzionale. Dal diagramma ortogonale, organizzato sul profilo del muro di perimetro, la forma si snoda e si sviluppa dinamicamente, quasi come rappresentazione simbolica.
I materiali e la costruzione
Il legno è il materiale predominante all'interno del progetto dell'asilo, sia dal punto di vista strutturale che per quanto riguarda finiture ed arredi, a confermare e a dare continuità alle scelte che avevano precedentemente interessato il progetto della presidenza. Ancor di più in questa occasione, la volontà dei progettisti era quella di ricreare un'atmosfera molto domestica in un ambiente dall'identità decisamente specialistica e tecnica. Il legno chiaro ed il colore dall'accento forte arancio sono e saranno il filo conduttore dei vari moduli dei progetti di riqualificazione del campus. La struttura è stata pensata per essere realizzata interamente in legno lamellare con un notevole utilizzo di moduli e travi prefabbricate. Rendere complessa una geometria semplice è un'operazione facile, portatrice quasi sempre di buoni risultati perché arricchisce la percezione visiva dell'architettura e, di solito, sorprende. Renderla costruibile non è sempre possibile. La tipologia della struttura e dell'involucro collocano di fatto questo edificio più nel mondo degli oggetti che in quello dell'architettura. Come un arredo o un oggetto di design la struttura è stata materialmente prodotta in fabbrica, pre-montata e poi assemblata definitivamente in sito.
I rivestimenti e la grande vetrata
Il legno è protagonista anche dei rivestimenti di facciata; le sue tracce cariche di sfumature e di molteplici significati si esprimono in una doppia valenza: profili di differente spessore disegnano e organizzano le grandi superfici vetrate dei prospetti sulla corte, mentre le doghe verticali, anch'esse di diverso spessore, del prospetto esterno, sono interrotte da aperture di dimensione differente disposte casualmente. Le grandi vetrate garantiscono una notevole luminosità alle aule e amplificano il rapporto interno-esterno con lo spazio lasciato a prato. Un camminamento in legno lungo la facciata interna fa da filtro tra il limite del volume e lo spazio lasciato a verde. Parquet e linoleum rivestono i pavimenti di tutto l'asilo; in legno e cartongesso sono anche le pareti divisorie.