in cantiere – A Rimini, nel 2009, sarà completato il più grande Palacongressi del nostro Paese un edificio a forma di grande conchiglia.

A Rimini, nel 2009, sarà completato il più grande Palacongressi del nostro Paese; in cifre, stiamo parlando di 9300 posti per un totale di 42 sale. Il nuovo edificio, a forma di grande conchiglia, occupa un' area di 38.000 mq che una volta era l'area della vecchia fiera. A testimonianza del fatto che si tratta di un intervento di grossa importanza strategica per lo sviluppo urbano e economico della città di Rimini, l'intervento, progettato dallo studio gmp di Amburgo con la consulenza dello studio mijic architects, vede la partecipazione di molti importanti professionisti, consulenti e società di progetto (vedi scheda credits).
 
L'intervento urbanistico e il "raggio verde"


Il nuovo Palacongressi di Rimini sorge all'interno di un più vasto intervento urbanistico. L'operazione fa parte del nuovo piano regolatore redatto da Leonardo Benevolo nel 1996 ed è di importanza strategica grazie alla vicinanza al centro, alla zona degli alberghi e alla stazione "Rimini fiera" della ferrovia. Lo sviluppo della nuova struttura congressuale rappresenta per il capoluogo della riviera l'occasione per trasformare l'indotto dell'industria alberghiera, sinora orientato esclusivamente al turismo, in un insieme di strutture di ricezione ad ampio raggio. Accanto al Palacongressi troveremo, infatti, un altro importante edificio pubblico: l'Auditorium della Musica progettato da Mario Botta. Nell'area è stata ripensata completamente la viabilità ed è stato creato un parco, il "raggio verde": si tratta di un percorso ciclo- pedonale lungo il fiume Ausa che, a partire dai due edifici, pubblici arriva sino al mare. Gli scavi per il "raggio verde" (il progetto è dello studio Land di Milano) sono già iniziati  e la realizzazione di uno dei laghi, un bacino naturale con tanto di pesci e suddiviso in tre livelli diversi, è già in corso.
  
Il progetto architettonico: la sala grande


Obbiettivo del nuovo edificio del Palacongressi è garantire la massima flessibilità d'utilizzo insieme alla possibilità di ospitare contemporaneamente più eventi. Quindi il progetto si basa sulla modularità degli spazi congressuali ed espositivi uniti a un'ottima dotazione di parcheggi interrati.
La struttura congressuale è composta da due corpi principali: il primo, a pianta quadrata, contiene  una vasta sala congressuale caratterizzata da un soffitto a lucernari che, organizzati a maglia, illuminano di luce naturale i 4700 posti. I lucernari, dalla sezione a forma di campana, fungono anche da lampade di luce artificiale. La sala centrale, concepita come una grande piazza (larga 65 x 65 metri e alta 12), può essere suddivisa per mezzo di pareti mobili, isolate acusticamente, e dar vita sino a otto sale autonome. Esternamente essa è circondata da un colonnato a tripla altezza, alto 27 metri e caratterizzato da una geometria molto regolare e dal rivestimento in marmo di Jura.


Il progetto architettonico: il teatro


Il secondo volume si contrappone al primo con una struttura leggera che si affaccia verso sud sul fiume Ausa. La forma è "a conchiglia", idealmente protesa verso il mare, ed è sospesa su piloni d'acciaio. L'edificio contiene al suo interno una sala ad anfiteatro da 1600 posti suddivisibile in due sale da 800. Esternamente la sala sarà rivestita sulla copertura da lamelle in alluminio disposte a strati, mentre nella parte inferiore sarà rivestita in vetro. I due corpi di fabbrica principali sono collegati da un sistema di foyer (di cui il più grande misura 4000 mq) e da diversi locali di servizio.
Il progetto prevede un alto numero di parcheggi, indispensabili per poter alleggerire l'area urbana dalla "nuova" presenza del Palacongressi (una struttura congressuale preesistente, seppur meno ampia, è sempre stata presente in quell'area). Si tratta di mille posti auto, suddivisi in due spazi sotto i due edifici pubblici (Palacongressi e l'Auditorium) e collegati da un tunnel sotterraneo. A questi si aggiunge un terminal per una decina di pullman.


La "perla" di Rimini

Una conchiglia senza perla non è preziosa. Così, a lavori iniziati, è nata l'idea di inserire una scultura a forma di perla al centro dell'edificio del teatro. L'idea di Volkwin Marg (gmp) è stata quella di introdurre un gioco d'acqua: una sfera di pietra appoggiata su un basamento concavo è sostenuta dal getto d'acqua sottostante che le permette di ruotare su se stessa avvolta, costantemente, da un velo d'acqua. Degno di nota è il peso della sfera di granito da 15 tonnellate che è stato calato dall'alto della copertura all'interno della sala circolare. Per compiere questa operazione si è reso necessario l'impiego di una gru della portata di circa 300 tonnellate. Prima di trovare posto nella sua conchiglia, la pietra, un granito royal white dal colore grigio, ha girato il mondo. Di origine indiana, la pietra è stato reperita a Carrara, poi trasportata in Germania per la lavorazione particolare a sfera (il diametro misura 2,5 metri) e da lì è nuovamente stata trasportata in Italia.

Una committenza attenta

La società che gestisce la costruzione del nuovo Palacongressi di Rimini è di tipo semipubblico (fra gli attori pubblici si annoverano la Camera di Commercio, la Provincia e il Comune di Rimini e la Regione Emilia-Romagna). La gestione futura dell'immobile, invece, sarà affidata al Convention Bureau della Riviera di Rimini, società del Gruppo Rimini Fiera. La presenza attiva sia della committenza sia dei futuri gestori sin dalle fasi iniziali del progetto ha favorito il processo di costruzione. In particolare, il committente si è rivelato molto presente nelle diverse fasi di realizzazione e sensibile alla definizione di tutte le parti fin nei minimi dettagli. La Società del Palazzo dei Congressi (nella persona del suo presidente Lorenzo Cagnoni) ha affiancato il lavoro dei progettisti favorendo, per citare un esempio, l'introduzione a cantiere avanzato della "perla". Un altro segnale importante di partecipazione è stato il sostegno al progetto per l'immagine coordinata e la segnaletica dell'edificio. L'atteggiamento di apertura da parte della committenza si è definitivamente concretizzato, fuor di metafora, nella rinuncia (su suggerimento dei progettisti) al recinto del Palacongressi. La totale apertura verso la città e i suoi cittadini avvalora e rafforza, in tal modo, il valore pubblico di questo nuovo edificio.


La conchiglia in carpenteria metallica

Per quanto riguarda l'avanzamento lavori, lo scheletro della conchiglia è oramai pronto. La struttura è interamente costituita da carpenteria metallica montata a secco. Le singole "costolature" che compongono la coppa della cavea (tecnicamente delle travi reticolari ricurve) si agganciano, nella parte inferiore, al cemento armato dell'edificio principale e, nella parte alta, poggiano su una coppia di puntoni incernierati a terra. Queste costolature sono state montate a coppie e controventate fra loro per sostenerle nella fase iniziale. Una volta terminata la serie, la struttura è stata rivestita con una lamiera completata con un getto in calcestruzzo. La coppa in lamiera fa da scudo acustico ed è stato pensato dai progettisti per isolare la sala teatrale dai rumori della strada posta nelle dirette vicinanze. Una volta posati gli elementi in cemento che costituiscono le gradonate-seduta, sulla cavea è stata appoggiata la copertura; si tratta di un reticolo in carpenteria a forma di calotta che chiude la coppa inferiore con una forma simmetrica proprio come una conchiglia. I puntoni di sostegno della conchiglia (detti puntoni a sigaro), che segnano il carattere formale della sala, sono stati realizzati da un'azienda abruzzese con conci di lamiera calandrata poi giuntati e lavorati al tornio.

La sala grande: una luce da 65 metri

Altro elemento costruttivamente importante è la realizzazione della copertura della grande sala da 4700 posti. La luce di 65 metri di copertura libera da pilastri è composta da una serie di travi reticolari in carpenteria metallica alte 5,5 metri situate a una distanza di 7,5 metri una dall'altra. Compito di tale copertura, inoltre, è di portare dei carichi particolarmente elevati. Oltre al peso proprio, quello degli impianti e delle passerelle per la manutenzione, la struttura di copertura deve portare il peso delle campane d'illuminazione e delle pareti mobili. Le prime sono costituite da 72 strutture a cono, dal peso di 6 tonnellate l'una, che verranno letteralmente appese alle travi. L'altro carico è costituito, invece, dalle pareti mobili in legno (isolate acusticamente), forse le più alte prodotte sino a ora, che pesano ben 950 kg al metro lineare per una lunghezza totale di sessanta metri. Il collaudo della resistenza delle travi portanti si farà realizzando un sistema di "tiro" costituito da cavi e pesi da 40 tonnellate l'uno. I singoli cavi vengono ancorati a ogni nodo di trave e tirati verso il basso dai pesi attaccati ai trefoli precompressi; fatti passare sotto alla soletta del pavimento, grazie a dei fori eseguiti appositamente, i trefoli costituiscono una sorta di anello chiuso. Per mezzo di martinetti idraulici, poi, essi verranno messi in tensione in modo da simulare le reali condizioni di progetto.






Credits

Committente: Società del Palazzo dei Congressi

RUP: Ing. Guglielmo Zaffagnini

Progetto architettonico: gmp - con Prof. Volkwin Marg. Stephanie Joebsch e Eduard Mijic

Progetto strutture: Favero & Milan Ingegneria S.r.l

Progetto impianti: Studio T.I. Soc. Coop

Alta Sorveglianza Gen. Strutt.: Favero & Milan Ingegneria S.r.l.

Alta Sorveglianza Architett. : gmp Von Gerkan, Marg und Partner con mijic architects

Alta Sorveglianza Impianti: Impianti: Studio T.I. Soc. Coop

General Contractor: Cofathec Servizi e Torno Internazionale S.p.A.

Direzione Lavori: Enesys : Proger ,TIFS Ingegneria, BMS Progetti

Aree verdi: Land srl

Tempi progetto: 2005 - 2006

Tempi di realizzazione: 2007 - 2009

Superficie costruita : 26.000 mq

Costo complessivo: 111 milioni di euro compreso il valore dell’area

Fotografie: courtesy of Convention Bureau Rimini, Mijic architects

Scheda Aziende

carpenterie metalliche: Edil Steel srl - Atessa (CH)

infissi e facciate: CIMA Infissi (Orciano di Pesaro)

impianti elettrici: C.A.R. - Rimini

impianti meccanici: C.A.R. - Rimini

rivestimenti in legno: Zenith

pareti mobili: Dorma

pavimenti in grès: Mirage

impianti elevatori: Schindler

porte: Sanco

porte in ferro: Schievano

illuminazione: Artemide